mercoledì 31 agosto 2016

Numerazione dei sentieri

Si tocca qui l'argomento spinoso della numerazione dei sentieri, lo introduco con considerazioni di ordine generale.
Pensando alle grandi strade, esse hanno un numero che precede l'itinerario o il nome proprio, Autostrada A4 Torino - Venezia, Strada Statale 36 dei Giovi, Strada Provinciale 62 della Valsassina, e così via.
Il Club Alpino Italiano nel piano regolatori dei sentieri spiega le ragioni perchè in una rete si devono numerare, in modo che ogni sentiero:

  • diventi più facilmente individuabile dall’escursionista sul terreno e nella cartografia escursionistica
  • possa essere ordinatamente censito in un elenco (catasto) dei sentieri
  • possa essere gestibile in un sistema informatizzato che ne consenta l’individuazione in maniera univoca su tutto il territorio nazionale

Il Grignone dal 2005 è Parco regionale della Grigna Settentrionale gestito da Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera a cui spetta la segnaletica dei sentieri. Essa non numera i sentieri e segna solo:

  • Colle di Balisio - Pialeral
  • Pialeral - Vetta (Via estiva)
  • Pialeral - Vetta (Via invernale)
  • Traversata Bassa
  • Traversata Alta

La Comunità Montana introduce cinque itinerari Pedalando nel Parco per bici, numerandoli e segnandoli in una sola direzione.

Un'altra osservazione da fare è che sul Grignone rimane la vecchia segnaletica del CAI che aveva segnato tutte le Grigne e con una numerazione, cito Sentiero 31 Colle di Balisio - Pialeral e Sentiero 33 Pasturo - Pialeral - Rifugio Brioschi. Scomponendo questi numeri, il primo cioè 3 si riferisce al settore Grignone nel versante di Pasturo, il secondo al sentiero. Così il numero 1 inizia dal Colle di Balisio, il 3 da Pasturo e va in vetta come sentiero principale, mentre di solito il sentiero più importante è il numero 1, c'è un po' di confusione.

Dopo queste riflessioni e gli esempi che ho mostrato, devo prendere una decisione su come formalmente dare un titolo ai miei sentieri, inevitabilmente farò torto a l'uno o all'altro, ed è più importante Colle di Balisio, la via più veloce per la cima e più frequentata, anche più vicina per chi arriva da Lecco, o Pasturo il paese?
Decido di non mettere il numero, privilegiando una già parziale conoscenza della montagna, rimangono i nomi di località o riferimenti che già dicono a chi è stato, a discapito del numero che orienta più facilmente, e non è mia intenzione fare un catasto di sentieri. In effetti però, ci potrebbero essere dei duplicati, dovrò aggiungere qualcosa tra parentesi. Nel contenuto raccontando quello che vedo, qua e là tornano i numeri 31 e 33, come fanno i segnavia orizzontali che di tanto in tanto appaiono sbiaditi sui sentieri, e le tabelle segnavie gialle.

  1. Il piano regolatori dei sentieri (PDF). Il sentiero. Sentieri, pianificazione, segnaletica e manutenzione. Quaderno sentieri n. 1/2010. pagine 21-22. cai.it

martedì 30 agosto 2016

Introduzione

English

Vorrei evitare di creare una cosa inutile e grande, che sempre si dilata, imprecisa, annoiando il lettore e appesantendo l'escursionista. Per anni ho camminato sulle Prealpi Lombarde e le fotografie si sono accumulate. La montagna che ho più frequentato sono le Grigne, per la diversità e il fascino dell'ambiente, e perché sono vicine a Milano. Non sono un alpinista ma uno sportivo. Trascorro le vacanze a Barzio, in Valsassina, perché in estate fa fresco, ci sono le Grigne e i Piani di Bobbio. Le fotografie sono diventate la sorgente per descrivere principalmente il percorso, e la scrittura mi obbliga a ritornare per scoprire meglio e a navigare su internet per conoscere e approfondire.

In questo nuovo viaggio, parto da Pasturo e vado sul Grignone. Percorro il Sentiero Pasturo - Pialeral. Cammino e corro sul Grignone nel versante di Pasturo prestando attenzione a dove metto i piedi, su sassi lavorati, terra calpestata, cemento, terra e roccia. Incontro baite, località, una strada, prati, piccoli edifici di culto dei cristiani, cappelle dedicate alla Madonna e chiesette, incrocio torrenti e raccordi tra sentieri, che ho fotografato e forse descriverò, senza introdurre nuovi nomi. Per qualche ora vivo nella natura, tra alberi e colorati fiori, che mi incuriosiscono, e con le mucche. Respiro aria pulita e godo di un panorama di montagna splendido, fa più fresco, mi sembra di stare meglio e sono felice. La segnaletica è multiforme. I rifugi e gli alpeggi di alta montagna sono più su, chissà se ci arriverò, è più incerto e lungo che farlo a piedi.

Racconto in Blogger e non penso di guadagnarci qualcosa, spero solo di tornare ancora sulle montagne. Ogni post ha la data di pubblicazione, eventuali modifiche non la cambiano. I primi sono stati scritti nell'estate 2015, rileggo e riscrivo quasi esclusivamente in estate. Questa introduzione viene dopo 23 articoli!
Nonostante le fotografie siano state la sorgente, non ci sono, perché preferisco concentrarmi sulla scrittura. Carico le mie foto su Google Photos, facebook e Flickr, organizzandole in album, collegate esternamente in fondo nelle note, insieme alla citazione delle fonti. La prima occorrenza del titolo è in grassetto, così come sinonimi o alias, l'evidenziazione è utile per avere una conferma che sto per davvero trattando del tema. Le citazioni sono in corsivo. I collegamenti ipertestuali sono indirizzati ad altri post che consentono una agevole navigazione. Nella prima riga, un collegamento cambia la lingua, da italiano a inglese e viceversa; in inglese nel titolo le parole Sentiero, Rifugio, Agriturismo non sono tradotte. Le abbreviazioni della segnaletica le scrivo spesso per esteso: così i due cartelli stradali Grigna Sett.le che si trovano a Pasturo li scrivo Grigna Settentrionale, Capp. Sacro Cuore - 3 a Brunino come Cappella del Sacro Cuore - 3.

I sentieri del Grignone nel versante di Pasturo sono escursionistici, solo la Traversata Alta è sentiero alpinistico. Le strade Pasturo - Alpe Cova e Cappella del Sacro Cuore - Agriturismo Brunino sono strade agrosilvopastorali. I sentieri sono senza numerazione, ma si trovano ancora i vecchi segnavia numerati del CAI. Li descrivo secondo il percorso in salita, mentre quando il sentiero è in piano in base alla direzione principale della segnaletica. Il Sentiero Pasturo - Pialeral lo racconto nel suo insieme e in due parti, Sentiero Pasturo - Pialeral (da Pasturo a Cornisella) e Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova), e persino in discesa. Prosegue fino al Rifugio Brioschi, pochi metri sotto la croce in cima alla Grigna Settentrionale.

Senza volere cammino sugli itinerari Pedalando nel Parco della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, che non sono altro che l'unione di tratti di sentieri escursionisti alla scoperta del Parco regionale della Grigna Settentrionale.

domenica 28 agosto 2016

Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera

English

La Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera è una comunità montana[^][^] costituita dall'unione di quattro zone che comprende 25 comuni della Provincia di Lecco.[^]
La Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera ha sede a Barzio, in Via Fornace Merlo 2, in Località Prato Buscante, che è la località dove si tiene ad agosto la rinomata Sagra delle Sagre; telefono 0341 910144. Il presidente della Comunità Montana è Fabio Canepari.[^] La comunità è dotata di un corpo di Guardie Ecologiche Volontarie (GEV). La Comunità montana Valsassina - Valvarrone - Val d'Esino e Riviera è anche l'Ente gestore del Parco regionale della Grigna Settentrionale. Il sito web della comunità montana è www.valsassina.it.[^]

La Comunità Montana si prefigge di valorizzare il proprio territorio montano, principalmente attraverso la conservazione dell'ambiente naturale e la rivalutazione dei mestieri, dei prodotti e dello stile di vita delle popolazioni montane.[^]

Stemma ed elenco dei 25 comuni

Lo stemma della Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera è un gonfalone composto da 4 chiavi dorate su sfondo blu, ognuna rappresenta una delle quattro zone che comprendono il territorio della comunità, la Valsassina, la Valvarrone, la Val d’Esino e la Riviera lecchese del Lago di Como.

I 25 comuni che fanno parte della Comunità Montana sono: Barzio, Bellano, Casargo, Cassina, Colico, Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Dervio, Dorio, Esino Lario, Introbio, Margno, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perledo, Premana, Primaluna, Sueglio, Taceno, Valvarrone e Varenna.[^]

Guardie Ecologiche Volontarie

Dal 1982, la Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d'Esino e Riviera si è dotata di un corpo di Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), che esercita le proprie funzioni sull'intero territorio della Comunità Montana. Poiché il Parco regionale della Grigna Settentrionale è gestito dalla Comunità Montana della Valsassina, le GEV della Comunità Montana sono a disposizione per la tutela del parco regionale.

Nella Comunità Montana Valsassina le Guardie Ecologiche Volontarie svolgono importanti attività, come l’osservazione e la segnalazione della presenza di flora e fauna endemica minacciata o a rischio di estinzione, la perlustrazione e il monitoraggio del territorio, per prevenire la diffusione di discariche abusive di rifiuti, l'azione informativa, preventiva e, se necessaria, sanzionatoria per tende e campeggi abusivi in zona parco, transiti non autorizzati su mulattiere e sentieri, raccolta funghi, tutela di specie protette. Attualmente sono 9 le guardie volontarie, riconoscibili da divisa e distintivo.[^]

Il Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica è stato istituito con Legge Regionale n. 105 del 29.12.1980,[^] in seguito aggiornata con le Leggi Regionali n. 9 del 28.02.2005 e n. 14 del 06.05.2008. Le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) o Gev (Guardie ecologiche volontarie)[^] sono cittadini che volontariamente hanno scelto di prestare un servizio pubblico a tutela dell'ambiente, senza remunerazione dell'attività svolta.

Leggi Regionali che affidano la gestione del Parco regionale della Grigna Settentrionale alla Comunità Montana

La Legge Regionale in vigore che affida Il Parco regionale della Grigna Settentrionale alla Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera è la Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12:[^]

Nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifiche alle leggi regionali 30 novembre 1983, n. 86 (Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale) e 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione dei parchi)

Articolo 3 (Gestioni Speciali), Comma 2:

La gestione del parco regionale della Grigna Settentrionale è affidata alla Comunità montana Valsassina – Valvarrone – Val d’Esino e Riviera.

Nella legge regionale precedente, del 16 luglio 2007, n. 16, articolo 189:

La gestione del parco è affidata ad un consorzio tra la comunità montana Valsassina - Valvarrone - Val d’Esino e Riviera e i Comuni di Cortenova, Esino Lario, Parlasco, Pasturo, Perledo, Primaluna, Taceno, Varenna.[^]

Il Parco regionale della Grigna Settentrionale è un parco regionale montano istituito con legge regionale 2 marzo 2005, n. 11.[^]

Si noti il nome proprio Comunità montana Valsassina – Valvarrone – Val d’Esino e Riviera nella dichiarazione della Legge Regionale rispetto a Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera oppure anche Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d'Esino e Riviera.

Un po' di storia

Una comunità montana è un ente territoriale locale italiano istituito con legge 3 dicembre 1971, n. 1102[^] e ora disciplinato dall'art. 27 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (testo unico sugli enti locali). In Valsassina, la legge fu accolta con entusiasmo perché andava a dare riconoscimento a iniziative locali sparse e disomogenee. L'esigenza di confronto e coordinamento trovò realizzazione in un Consiglio di Valle, presieduto dall'ingegner Pietro Pensa,[^] sindaco di Esino Lario sin dal 1956. Tre anni dopo, nel 1974, nasce la Comunità montana n° 16 Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera con sede a Villa Migliavacca a Introbio, con presidente lo stesso Pietro Pensa. Negli anni Ottanta tra i delegati della Comunità Montana con presidente Alvaro Ferrari[^] si fa largo l'ipotesi senza troppo clamore di una nuova sede nella vasta area della Fornace Merlo, in località Pratobuscante, che era in stato di abbandono. Il 14 marzo 1988, la Comunità Montana acquistò il complesso salvando l'area dalla speculazione edilizia, presidente della comunità era Claudio Baruffaldi, in carica dal 1986 al 1992. Su quel terreno tra Barzio e Pasturo oggi sorge la sede dell'ente e trovano ospitalità i grandi eventi del territorio.[^]

Progetti

La Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, gestore del Parco regionale della Grigna Settentrionale, partecipa a numerosi progetti e piani, tra i quali:

  • Museo La Fornace,[^] inaugurato nel settembre del 2017 all'interno di una vecchia fornace di laterizi del 1890, proprio accanto alla sede della comunità montana.
  • progetto Valsassina Outdoor,[^] uno strumento per far conoscere e vivere il territorio
  • il portale Valsassina Cultura,[^] in collaborazione con il Fondo per lo sviluppo del territorio provinciale Lecchese attivato dai Comuni soci di Lario reti Holding S.p.A. e Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus
  • progetto INTERREG (Italia-Svizzera) per la valorizzazione del paesaggio culturale:[^] Catasti storici, Archivi Storici, Alpinescapes, Wiki Valsassina
  • GAL dei due Laghi,[^][^] il Gruppo di Azione Locale costituito nel 2002 per valorizzazione le risorse naturali e turistiche dei laghi di Como e di Porlezza

Il presente

I sentieri della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera sono percorsi da centinaia di escursionisti in tutte le stagioni. Non sembrano interessare alla comunità montana della Valsassina perché sono senza interventi da anni. La comunità montana non frena la progressiva cementificazione di mulattiere, non accorgendosi che per una sola persona che arriva comoda in baita con macchina e moto, cento sono costretti a camminare su un fondo non adatto a mammiferi. Sono salito tante di quelle volte in Grigna Settentrionale da Pasturo e ovviamente non ho incontrato una guardia ecologica volontaria, né altrove. L'attività della comunità montana si nota per pannelli didattici lungo i sentieri principali e la segnaletica di Pedalando nel Parco.

Passati quasi cinquant'anni dalla sua fondazione, che fu accolta con entusiasmo, tra la popolazione residente, turisti e tutti quelli che vivono le montagne e l'ente non c'è un legame. La Comunità Montana della Valsassina, e delle altre tre zone (Valvarrone, Val d'Esino e Riviera) non ha acquisito (o perso) un'autorevolezza e una concretezza di azioni per evitare il cronico consumo dello splendido ambiente a lei affidato per legge, voce troppo debole rispetto a politici di turno che siedono in Regione Lombardia, sindaci della valle, i primi a voler violentare il territorio lecchese per promuovere un turismo cieco e insostenibile, personaggi locali con interessi economici, fuorilegge che approfittano di scarsi controlli per lavori in proprio su terreno pubblico. Non inganni la partecipazione della comunità montana a numerosi progetti, sono di facciata, vecchi se non morti. I siti web di riferimento sono solo in italiano, che non è il miglior modo di attirare turisti stranieri. Una strada per ristabilire un contatto con la popolazione sarebbe quello di promuovere eventi culturali, legati al territorio o a scopo promozionale, ospitati nella propria sede di Via Fornace Merlo. Immagino concerti, racconti sulla montagna, che approfondiscono la conoscenza del territorio della Valsassina, fanno memoria e tengono vive tradizioni, altro. Per acquisire credibilità sarebbe utile una serata di incontro con il personale che lavora nella comunità montana, informando sui progetti in esecuzione.

Anche nel 2023, e sembra impossibile doverlo scrivere, così come triste, nuove strade che distruggono per sempre la natura, senza nessun vantaggio per il bene comune, vengono costruite sulle montagne del lecchese dentro il confine della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, come la strada che da Morterone sale verso il Resegone.[^] Per interventi minori, come la cementificazione della strada per i Piani di Bobbio a Nava di Barzio di due anni fa, dalla comunità montana non si è sentita voce di protesta.[^]

In Italia, il dibattito sul reale beneficio delle comunità montane per il territorio e la gente che lo vive è aperto. In molte regioni sono state abolite, come Sicilia, Sardegna, Molise, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte; in Lombardia dal 2009 sono calate da 30 a 23.[^]

Note

  1. "Comunità montana". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.
  2. Policy Paper (aprile 2020). "Le agevolazioni finanziarie a sostegno di popolazioni e imprese nelle aree montane" [PDF File]. Polis Lombardia. Consultato il 1 settembre 2023.
  3. "Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.
  4. "Il Presidente". valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  5. "Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera". valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  6. "L'Ente". valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  7. "I Comuni". In L'Ente. valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  8. "Guardie Ecologiche Volontarie". In L'Ente. Parco Grigna. Consultato il 1 settembre 2023.
  9. "L.R. 29 dicembre 1980, n. 105.". Edizioni Europee. Consultato il 1 settembre 2023.
  10. "Guardie ecologiche volontarie". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.
  11. "Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12". In Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 1 settembre 2023.
  12. "Articolo 189 - Ente di gestione del parco". In Normatìva. Legge Regionale Lombardia 16/7/2007 n. 16. Edil Tecnico. Consultato il 1 settembre 2023.
  13. "Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11". Gazzetta Ufficiale. Consultato il 24 agosto 2023.
  14. "Legge n. 1102 del 3 dicembre 1971 e s. m. ed i". Regione Abruzzo. Consultato il 1 settembre 2023.
  15. "Pietro Pensa". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.
  16. "Curriculum Vitae". Studio Tecnico AF. webspace. Consultato il 1 settembre 2023.
  17. Canepari, Cesare (14 marzo 2023). "Esclusiva: ecco perché la comunità montana sta là. 35 anni fa fermata la speculazione alla fornace di Pratobuscante". Valsassina News. Consultato il 1 settembre 2023.
  18. "Museo La Fornace". valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  19. "Valsassina Outdoor". valsassinaoutdoor.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  20. "Valsassina Cultura". valsassinacultura.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  21. "Wiki.Valsassina.it". wiki.valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  22. "Il GAL dei due laghi". In Partecipazioni. In L'Ente. valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  23. "GAL dei due laghi". Rete Rurale Nazionale. Consultato il 1 settembre 2023.
  24. Colombo, Marta (6 settembre 2023). "Strada Morterone «Più che tagliafuoco sembra a due corsie»". La Provincia di Lecco. Consultato il 6 settembre 2023.
  25. RedBar (24 novembre 2021). "Barzio-Bobbio, venerdì apre la strada col nuovo bitume. Grazie ai volontari e all’aumento del pedaggio. Valsassina News. Consultato il 1 settembre 2023.
  26. "Le comunità montane in Italia". In Comunità montana. Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.

Parco regionale della Grigna Settentrionale

English

Il Parco regionale della Grigna Settentrionale è un parco regionale montano istituito con Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11. La gestione del parco è affidata all'ente Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera. Pertanto, la sede del parco coincide con quella della comunità montana, che si trova in Via Fornace Merlo, 2 a Barzio (LC), CAP 23816, tel. 0341-910144. La direttrice del parco è Giulia Verano. Un servizio a tutela del parco è svolto dalle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) della Comunità Montana. Il sito web del parco è www.parcogrigna.it.[^]

In Lombardia, tra Lario, Val d'Esino e Valsassina, a un passo dalle cime occidentali delle Orobie, il Parco regionale della Grigna Settentrionale si sviluppa su di un territorio di più di 5000 ettari (5541,46) attorno al massiccio delle Grigne, uno dei più noti gruppi montuosi della regione, composto da Grigna Meridionale o Grignetta, e Grigna Settentrionale o Grignone. La meravigliosa roccia calcarea, con le sue particolari formazioni, fa da cornice a un mondo immutato nei secoli, felice risultato di un connubio equilibrato tra risorse naturali e presenza umana, tra boschi e pascoli, tra montagne superbe nella loro immobile bellezza e malghe, rifugi, sentieri per l'escursionismo e vie attrezzate per l'alpinismo.[^]
L'area protetta, classificata come montana, si estende quasi interamente al di sopra dei 500 metri sul livello del mare, comprendendo il Comune di Esino Lario[^] e una parte di quelli di Cortenova, Parlasco, Pasturo, Perledo, Primaluna, Taceno e Varenna.[^][^] Sopra il paese di Pasturo, il confine del Parco corre a circa 900 metri di altitudine. In quota, il confine è la cresta tra la Grignetta e il Grignone, per proseguire verso la Cima di Piancaforma, Monte Pilastro e Monte Croce.

2070 ettari del Parco della Grigna Settentrionale, pari a circa il 37% della sua superficie, sono area protetta della Rete Natura 2000, in due Siti di Interesse Comunitario, Sito di Interesse Comunitario IT2030001 "Grigna Settentrionale" e Sito di Interesse Comunitario IT2030002 "Grigna Meridionale", e una Zona di Protezione Speciale, Zona di Protezione Speciale IT2030601 "Grigne".[^][^]

Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11. Istituzione del Parco regionale della Grigna Settentrionale

IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga la seguente legge regionale:
Art. 1 Istituzione del Parco regionale della Grigna Settentrionale[^]

  1. Ai sensi dell'Art. 16-bis della legge regionale 30 novembre 1983, n. 86 (piano generale delle aree regionali protette. Norme per l'istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale)[^] e successive modifiche e integrazioni, è istituito il Parco regionale della Grigna Settentrionale, di seguito denominato parco.
  2. Il parco è classificato, ai sensi dell'Art. 16, comma 1 lettera b, della legge regionale n. 86/1983, come parco montano.[^]

In parcogrigna.it, la pagina Istituzione di Ente inizia: "Con legge n. 11 del 2 marzo 2005 è stato istituito il PARCO REGIONALE GRIGNA SETTENTRIONALE".[^] Si noti il nome tutto maiuscolo e la mancanza della proposizione della rispetto al testo della legge citata. Questo è il nome che compare anche nel logo del parco.

Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16 e Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12

Successivamente alla promulgazione della Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11, Regione Lombardia approva due leggi:

  1. Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16. Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi.
  2. Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12. Nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifiche alle leggi regionali 30 novembre 1983, n. 86 (Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l'istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale) e 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi).

La Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12 è quella attualmente in vigore.[^]

Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16, Art. 1 (Oggetto): Il presente testo unico, redatto ai sensi della legge regionale 9 marzo 2006, n. 7 (Riordino e semplificazione della normativa regionale mediante testi unici), riunisce le disposizioni di legge regionali in materia di istituzione di parchi regionali e naturali della Lombardia.[^]
Il capo XXII riguarda il Parco della Grigna Settentrionale. In sezione I Previsione e disciplina del Parco della Grigna Settentrionale, ci sono 7 articoli. Nella banca dati delle leggi regionali di Regione Lombardia, gli articoli sono aggiornati secondo le modifiche della successiva legge:

  • Articolo 186 (Classificazione del parco regionale della Grigna Settentrionale)[^]
  • Articolo 187 (Finalità del parco)[^]
  • Articolo 188 (Confini del parco)[^]
  • Articolo 189 (Ente di gestione del parco)[^]
  • Articolo 190 (Strumenti di pianificazione)[^][^]
  • Articolo 191 (Siti di importanza comunitaria)[^]
  • Articolo 192[^]

Nella legge del 2007, articolo 189, la gestione del parco è affidata ad un consorzio tra la comunità montana Valsassina - Valvarrone - Val d’Esino e Riviera e i Comuni di Cortenova, Esino Lario, Parlasco, Pasturo, Perledo, Primaluna, Taceno, Varenna.[^] La legge del 2011 riscrive l'articolo 189: 1. La gestione del parco è affidata alla Comunità montana Valsassina - Valvarrone - Val d'Esino e Riviera. L'Articolo 192 (norme transitorie) viene abolito.[^]

Logo del parco

Lo sfondo del logo del parco è costituito in basso dal verde di un prato, dove in bianco su tre righe c'è la scritta in caratteri tutti maiuscoli Parco Regionale Grigna Settentrionale, Grigna è in mezzo e più grande. Sopra il colore verde, il bianco-grigio con cui è disegnato il Grignone, la cima è di solo colore bianco. In alto, l'azzurro del cielo. Dal prato, spuntano dei fiori viola con cinque petali, di cui uno in primo piano, che hanno un unico stelo verde, con quattro foglie basali in direzione opposte, quelle davanti e dietro di un verde più chiaro rispetto alle altre due. Il fiore rappresentato è la Primula glaucescente (Primula glaucescens), nota anche come Primula di Lombardia.[^] In mezzo, dove c'è lo sfondo della montagna, spicca un grande conchiglia perché la Grigna Settentrionale 245 milioni di anni fa era sotto il livello del mare e nelle rocce calcaree sono stati trovati numerosi fossili.[^]

Grignone come parco regionale montano

Si dice semplicemente "andare in Grigna" ma la Grigna non è una cima, la Grigna è un mondo, disse il grande alpinista Riccardo Cassin. Sopra Pasturo, non ci sono case, palazzi, solo baite di montagna sparse che non formano un agglomerato urbano. Non c'è il traffico, non ci sono funivie e teleferiche, né impianti da sci. Le mucche pascolano su fertili prati erbosi, così come gregge di pecore, alcuni lavorano per il bestiame. Si incontra gente che cammina, alcuni vanno in vetta, altri raggiungono con il loro mezzo la baita. Questa mondo fatto di gente, animali e architettura nella natura preziosa si è sviluppato nei secoli scorsi e conservato nel Novecento. È giusto preservarlo con un parco. Dopo quasi 20 anni dall'istituzione del parco regionale montano il caro Grignone è ancora così. Questo è un bene.

La Grigna Settentrionale è una delle due montagne del Gruppo delle Grigne. Il Parco regionale della Grigna Settentrionale si estende su una superficie che è solo una parte della montagna, il versante occidentale che si trova nel comune di Mandello del Lario, una zona di alto valore naturalistico, è escluso. Quante delle numerose persone che frequentano il Grignone sono a conoscenza di essere dentro un parco con questo nome? E come potrebbero? Forse dal logo del parco che c'è sulle tabelle segnavie e i pannelli didattici sparsi lungo i sentieri? Si entra ed esce dal Parco Grigna istituito nel 2005 senza notarlo perché è disatteso è l'articolo 188, Confini del parco, comma 2: I confini del parco sono indicati, ai sensi dell'articolo 32 della l.r. 86/12983, a cura dell'ente gestore di cui all'articolo 189, da apposita segnaletica. Il sito Openstreetmap è stato in grado di delineare il confine del Parco Regionale della Grigna Settentrionale sulla propria cartina digitale;[^] un altro sito web sulla mappa di Openstreetmap ha aggiunto il confine dei tre Siti Rete Natura 2000.[^]

Lo stato dei sentieri e della segnaletica del Grignone, e delle Grigne, sono peggiorati con l'istituzione del parco. Fino ad allora se ne occupava il Club Alpino Italiano.
I sentieri del Parco della Grigna sono come possono essere dopo anni senza manutenzione e cura, ossia un terreno sconnesso. Oppure, l'escursionista cammina sul Grignone nel versante di Pasturo sempre più a lungo sul cemento, perché le vecchie mulattiere erano scomode per moto e auto, tanto da scegliere una scarpa da corsa piuttosto di una da trail-running. La strada principale che sale da Pasturo al Pialeral è una striscia di cemento costruita e aggiustata dai frontisti con collette e chissà quali autorizzazioni della Comunità Montana o del Comune di Pasturo. Non è raro incontrare moto da trial che impennano a grande velocità su sentieri, dove è vietato circolare. Il Piano Territoriale di Coordinamento (in sigla PTC), lo strumento fondamentale attraverso il quale vengono dettati gli obiettivi, gli indirizzi e le regole che hanno vigore nel territorio di un'area protetta, se mai viene stilato, non tiene conto del materiale che è idoneo per il fondo di strade e sentieri.
La segnaletica è carente e unidirezionale, la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera si nota solo per indicazione per bici e pannelli didattici. Quest'ultimi hanno il pregio di informare su alcune caratteristiche della montagna, ma la rigida struttura in plastica riciclata con effetto legno è scarsamente estetica. I cartelli di area di maggior tutela sono sempre più rari, inesistenti quelli dei due Siti di Interesse Comunitario. Non ho esperienza e competenza su flora e fauna, che ammiro e mi incuriosiscono, geologia e fossili. Godo di qualche ora all'aria aperta salendo e scendendo il Grignone, che è nel mio cuore, un ambiente naturale unico e inimitabile. Mi piacerebbe allora che tra i valori umani di un parco montano fossero valorizzati escursionisti, alpinisti, ciclisti, che condividono la mia stessa passione e fatica.

Note

  1. "Parco Grigna". parcogrigna.it. Consultato il 24 agosto 2023.
  2. "Colori, profumi e sapori di un mondo immutato nei secoli...". In Parco Regionale della Grigna Settentrionale. Parks.it. Consultato il 24 agosto 2023.
  3. "Esino Lario". In Ambiente e Tesori. In Il Territorio. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  4. "Parco Regionale della Grigna Settentrionale". In Cosa vedere. Valsassina Cultura. Consultato il 24 agosto 2023.
  5. "Parco Regionale Grigna Settentrionale". Lake Como tourism. Consultato il 24 agosto 2023.
  6. "La Rete Natura 2000". In Rete Natura. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  7. "Parco Regionale della Grigna Settentrionale". Archivio Digitale Pietro Pensa e Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne. pietro.pensa.it. Consultato il 24 agosto 2023.
  8. "Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11". Gazzetta Ufficiale. Consultato il 24 agosto 2023.
  9. "LEGGE REGIONALE 30 novembre 1983 , N. 86". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  10. "Art. 16. Classificazione dei parchi regionali.". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  11. "Istituzione". In L'Ente. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  12. "Legge Regionale 4 agosto 2011 , n. 12". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  13. "Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  14. "Art. 186 (Classificazione del parco regionale della Grigna Settentrionale)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  15. "Art. 187 (Finalità del parco)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  16. "Art. 188 (Confini del parco)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  17. "Art. 189 (Ente di gestione del parco)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  18. "Art. 190 (Strumenti di pianificazione)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  19. "Piano Territoriale di coordinamento del Parco Regionale della Grigna Settentrionale". Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  20. "Art. 191 (Siti di importanza comunitaria)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  21. "Art. 192". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  22. "Articolo 189 - Ente di gestione del parco". In Normatìva. Legge Regionale Lombardia 16/7/2007 n. 16. Edil Tecnico. Consultato il 24 agosto 2023.
  23. "Articolo 192 - Norme transitorie". In Normatìva. Legge Regionale Lombardia 16/7/2007 n. 16. Edil Tecnico. Consultato il 24 agosto 2023.
  24. "La Flora". In La Vegetazione e la Flora. In Il Territorio. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  25. "I Fossili delle Grigne". In La Geologia. In Il Territorio. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  26. "map=15/45.9506/9.4394". OpenStreetMap. Consultato il 24 agosto 2023.
  27. " WebGis Parco regionale Grigna settentrionale". Studio Soster. Consultato il 24 agosto 2023.

sabato 27 agosto 2016

Grignone

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Il Grignone è la montagna più alta del Gruppo delle Grigne,[^] o delle Grigne, misura 2409 metri sul livello del mare e si trova nelle prealpi lecchesi, tra il lago di Como e la Valsassina. «La Grignia è più alta montagnia ch’abbin questi paesi ed è pelata», annotava Leonardo dal Vinci nel Codice Atlantico, questi paesi sono nella pianura lombarda occidentale. Grignone è il nome con il quale, comunemente, si denomina la Grigna Settentrionale.[^][^] Pochi metri sotto la cima, sulla quale c'è una croce, accoglie gli escursionisti di ogni paese il Rifugio Brioschi e si può ammirare un fantastico panorama, dalla pianura padana con Milano alle Alpi.

Il Gruppo delle Grigne è costituito da due montagne principali, il Grignone e la Grignetta, ovvero la Grigna Meridionale, alta 2184 metri; ognuna delle due ha numerose cime, in Grignetta ci sono vere e proprie guglie, la cima ha la forma appuntita. E prima di procedere, ringrazio la lingua nostra che permette di misurare le due montagne con vezzeggiativi, accrescitivo l'uno (Grignone), diminutivo l'altro (Grignetta).
La gioia di aver camminato in montagna mi ha fatto innamorare di più delle vicine Grigne, scrivendo ricordo e imparo, motivi che mi spingono a tornare, in una terza veste, che si aggiunge a sportivo e fotografo. Per indicare la montagna, privilegio, così come nel titolo, il nome popolare, Grignone, a quello formale, Grigna Settentrionale. Non trascuro il più corto, Grigna, che deriva da omettere il punto cardinale, Settentrionale, e perché Grignone è la maggiore del Gruppo. Nel primo modo, ossia senza la direzione principale, Grigna Meridionale e Grigna Settentrionale hanno lo stesso nome, Grigna, o volendo precisare la natura del luogo Monte Grigna. Ma non è infrequente neppure chiamare Grigna o Monte Grigna tutto il gruppo montuoso. Molte città e paesi lombardi hanno celebrato il rilievo montuoso con una via, per mezzo dell'odonimo via Grigna o in forma estesa più rara via Monte Grigna.

Per la Grignetta, accenno il suo carattere selvaggio, che viene dalle rocce e dalle guglie protese verso il cielo. Luogo meraviglioso e attraente, la Grigna Meridionale è una delle mete preferite e palestra di tanti rocciatori e alpinisti. La via principale alla vetta, che da Piani dei Resinelli segue la Cresta Cermenati, è percorribile da escursionisti allenati senza grandi difficoltà, se non per la pendenza.

Versante di Pasturo, versante di Mandello e versante del Cainallo

Il versante di Pasturo del Grignone, in Valsassina, è un grande pendio esposto a est che sale dal paese di Pasturo da una quota di 650 metri circa. Dal nome del paese, questo fianco della Grigna Settentrionale è chiamato anche la montagna di Pasturo o monti di Pasturo. Si adatta perfettamente all'escursionismo e più in genere all'attività in montagna, con lunghi percorsi e dislivelli notevoli, la cui difficoltà aumenta in inverno. La forma della montagna è un massiccio che si estende in largezza senza particolari variazioni di altezza della cima. Fino a una quota di circa 1800 metri, da secoli i suoi fertili e grassi prati sono pascolo di bestiame, con la presenza di numerose baite.

Il versante opposto a Pasturo, verso ovest con sullo sfondo il Lago di Como e la cittadina di Mandello del Lario, ha una conformazione completamente differente. Ci sono rocce imponenti, come il celebre Sasso Cavallo, che è stato disegnato in un foglio da Leonardo da Vinci. In questa parte della Grigna si trovano due rifugi, Rifugio Bietti a 1719 metri, nella conca del Releccio, e il più piccolo Rifugio Elisa, a metri 1515 metri, nella Val Meria.

Verso nord-ovest, c'è la conca di Moncodeno, di origine glaciale e chiusa dalle pareti verticali del Pizzo della Pieve, dove a 1816 metri si trova il Rifugio Bogani. Monte Coden era il nome della Grigna o Monte Grigna Settentrionale nei secoli scorsi. Qui, c'è la Via Ganda, che parte da sopra il Cainallo, nella zona di Esino Lario, e sale fino alla cima della Grigna Settentrionale, tra la Cresta Piancaformia e Cima del Palone, che è un percorso con dislivello minore rispetto alla salita dal versante di Pasturo.

La montagna è protetta con leggi regionali attraverso il Parco regionale della Grigna Settentrionale, istituito nel 2005 con lo scopo di preservare l'ambiente e le specie animali e vegetali. La Grigna è una montagna molto studiata dai naturalisti per le diversità che presenta, e probabilmente, per la vicinanza alla densamente abitata pianura.

Sentieri principali nel versante di Pasturo

Quasi ogni montagna ha un sentiero più importante, e di solito è il sentiero che va in vetta o al rifugio più prossimo alla vetta, e che si può percorrere senza eccessive difficoltà.
Per il Grignone nel versante di Pasturo il sentiero più frequentato è facile da individuare ed è il sentiero che conduce al Rifugio Luigi Brioschi. Si individuano due tratti principali, nel cui mezzo c'è la località Pialeral a 1400 metri, dove c'è anche un rifugio, il Rifugio Antonietta al Pialeral. Al Pialeral si arriva da Pasturo e da Colle di Balisio, le due vie si uniscono all'Alpe Cova, poco sotto Pialeral. Il percorso più breve e con minore dislivello (circa 200 metri) è dal Colle di Balisio, e quindi preferito dalla maggioranza degli escursionisti, che lasciano la macchina un po' più avanti, alla Chiesetta del Sacro Cuore; esso segue la Valle dei Grassi Lunghi costeggiando il Torrente Pioverna. Da Pialeral per il Rifugio Brioschi ci sono due vie, via estiva e via invernale. Colle di Balisio - Rifugio Brioschi richiede almeno tre ore di cammino, con un dislivello di più di 1500 metri.

Altri due rilevanti sentieri sono: Traversata Bassa, una lunga e comoda passeggiata tra boschi, Piani dei Resinelli - Pialeral - Chiesetta di San Calimero, e Traversata Alta, attrezzata con catene, bella e panoramica, che unisce le due cime delle Grigne in circa 2 ore e mezza.

Note

  1. "Gruppo delle Grigne". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 6 aprile 2018.
  2. "Grigna settentrionale". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 6 aprile 2018.
  3. "Grigna Settentrionale". lavalsassina.com. Consultato il 6 aprile 2018.

mercoledì 24 agosto 2016

Sentiero

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Cammino in montagna da tanto tempo e credo di sapere cosa sia un sentiero. Immagino che un sentiero sia stretto e percorso a piedi, in terra battuta, terra e sassi o ciottoli. Mi chiedo se è mantenuto dall'uomo, è in piano o in pendenza, il suo grado di difficoltà. Ho premesso che fosse in montagna, ma potrebbe essere in collina, al mare, in un parco cittadino, circondato da prati, tra boschi o rocce.
Cerco una definizione più precisa e ne trovo più di una:[^]

  • Sentiero (o mulattiera o tratturo): strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni e di animali.[^]
  • Quel tracciato che si forma naturalmente e gradualmente per effetto di calpestio continuo e prolungato[^] ad opera dell'uomo o degli animali, in un percorso privo di incertezze e ambiguità, riportato nelle mappe catastali.[^][^]
  • Una via stretta e appena tracciata tra prati, boschi, rocce, ambiti naturalistici o paesaggi antropici, in pianura, collina o montagna.[^]
  • viottolo, genericamente stretto che in luoghi campestri, montani o simili si è formato in seguito al frequente passaggio di persone e animali.
  • Il sentiero è una via stretta, generalmente di larghezza non superiore a 2,50 metri, a fondo naturale e tracciato dal frequente passaggio di uomini e animali, tra terreni, boschi o rocce, in pianura, in collina o in montagna.[^]

Classificazione in base alla difficoltà secondo il Club Alpino Italiano

Con lo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero e suggerire al contempo il grado di difficoltà della percorrenza, la Commissione Centrale Escursionismo del Club Alpino Italiano ha individuato una classificazione dei percorsi:[^][^]

  • Sentiero (Percorso o Itinerario) turistico (T)
  • Sentiero escursionistico (E)
  • Sentiero per escursionisti esperti (EE)
  • Sentiero per escursionisti esperti con attrezzatura (EEA), la classica via ferrata o attrezzata
  • Percorso in ambiente innevato (EAI), con utilizzo di racchette da neve

Particolari sentieri di interesse, Sentiero storico, che ripercorre antiche vie, e Sentiero tematico, un sentiero didattico a scopo informativo (naturalistico, glaciologico, geologico, storico, religioso), sono di livello di difficoltà T o E.[^]

Note

  1. "Definzione giuridica". In Sentiero. Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 3 aprile 2018.
  2. "Articolo 3. Definizioni stradali e di traffico.", comma primo, n. 48. In Titolo I - Disposizioni generali, Codice della Strada. Automobile Club d'Italia. Consultato il 3 aprile 2018.
  3. Cassazione, maggio 1996, n. 4265. Consultato il 3 aprile 2018.
  4. Cassazione, 29 agosto 1998, n. 8633. Consultato il 3 aprile 2018.
  5. Cassazione, 21 maggio 1987, n. 4623. Consultato il 3 aprile 2018.
  6. Commissione centrale per l'escursionismo, Gruppo Lavoro Sentieri. "Il sentiero - Definizioni". Sentieri. Pianificazione, segnaletica e manutenzione. Quaderno di escursionismo n. 1 (4a ed., 2010) [PDF File]. Club Alpino Italiano. p. 11. Consultato il 3 aprile 2018.
  7. "Sentiero". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 3 aprile 2018.
  8. Sede centrale (20 novembre 2021). "Classificazione dei percorsi in base alla difficoltà in ambito escursionistico e cicloescursionistico". [File PDF]. Club Alpino Italiano. Consultato il 3 giugno 2022.
  9. Dianin, Andrea. "Scala delle difficoltà escursionistiche e alpinistiche". Qui montagna. Consultato il 3 giugno 2022.
  10. Commissione centrale per l'escursionismo, Gruppo Lavoro Sentieri. "Il sentiero - Definizioni". Sentieri. Pianificazione, segnaletica e manutenzione. Quaderno di escursionismo n. 1 (4a ed., 2010) [File PDF]. Club Alpino Italiano. pp. 11-13. Consultato il 3 aprile 2018.