mercoledì 29 luglio 2015

Sentiero Pasturo - Pialeral

Il Sentiero Pasturo - Pialeral è un sentiero del Grignone, ovvero Grigna Settentrionale, o in altro modo sui monti di Pasturo, tra i 650 metri di Pasturo e i 1430 metri del Pialeral passando per Cornisella e Alpe Cova. L'itinerario non presenta difficoltà, è infatti in gran parte una larga mulattiera, spesso all'ombra, il tempo di percorrenza camminando è di un'ora e mezza. E' molto frequentato in ogni stagione, percorso in una sua parte o interamente.

Il Sentiero Pasturo - Pialeral stato segnato nel passato dal Club Alpino Italiano, con numero 33 ovvero Sentiero 33 Pasturo - Pialeral, prima parte, quasi la metà, del sentiero che da Pasturo conduce fino al Rifugio Luigi Brioschi e la cima della montagna è appena sopra il rifugio a metri 2409, il punto più alto del Gruppo delle Grigne. Da Pialeral il sentiero prosegue come Sentiero Pialeral - Rifugio Brioschi. Molti escursionisti si inseriscono nel sentiero all'Alpe Cova con Sentiero Colle di Balisio - Pialeral, il numero 31 del CAI, più breve per raggiungere Pialeral e per alcuni proseguire per il Rifugio Brioschi.
Il Sentiero Pasturo - Pialeral nonostante sia uno dei principali della montagna non è segnato dalla Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera che gestisce il Parco Regionale della Grigna Settentrionale. Ci sono comunque tanti cartelli pur non omogenei tra loro, le vecchie tabelle segnavie gialle del CAI come segnaletica verticale, e quella orizzontale vernice rossa e gialla ora sbiadita e in mezzo 33, tanti cartelli in legno recenti che dicono sempre Pialeral, le tabelle località Pedalando nel Parco, non ci si può veramente perdere.

A Pasturo in Via Alessandro Manzoni prendendo Via Cantellone si inizia il Sentiero dove, quasi all'angolo in alto su di un muro in pietra sotto l'insegna della via, due grandi cartelli marroni a freccia dicono Grigna Sett.le (Settentrionale) e Pialeral, e il segnavia orizzontale 33 è su un muro. Superate le ultime case e costeggiando il muro del giardino di casa Pozzi, si imbocca in salita la mulattiera a ciottoli lungo il torrente Cariola con parapetti bianchi, si lascia subito il torrente deviando a destra lungo una villa.
Si può partire anche costeggiando il Torrente Cariola per un sentiero sterrato evitando Via Cantellone c'è una freccia in legno Pialeral Brioschi, da Via San Calimero un centinaio di metri più avanti in direzione del centro del paese con indicazioni come in Via Cantellone, da Via Grigna senza indicazione; Via San Calimero si congiunge a Via Grigna e questa con una mulattiera incrocia quella di Via Cantellone.
Dopo l'incrocio delle due mulattiere, a destra si trova la villetta di Via Grigna 30, in un tratto ombreggiato un cartello di caduta massi e con una secco e ripido tornante a sinistra con sopra una baita dal tetto spiovente si è in vista della Cappella della Madonna del Rosario a 739 metri di altezza, un sentiero va a destra per Baiedo. Subito dopo la cappella un'altra baita e una fontana dove si incrocia il torrente Cariola.
Si supera il torrente e una valletta con moderata pendenza verso ovest raggiungendo le case di Monteno, un gruppo a sinistra all'interno e a destra una baita gialla più antica. Qui un tratto cementato ripido porta all'incrocio con la Strada Pasturo - Alpe Cova percorribile solo da mezzi autorizzati. Superato il tornante della strada il sentiero devia a destra, c'è scritto Monteno 850 metri sulla tabella località Pedalando nel Parco e due voci Pialeral Brioschi su una freccia in legno, anche un grande cartello di divieto di transito per le moto.

La mulattiera cementata sale molto ripida con qualche serpentina per spianare in vista di un prato sulla sinistra con in cima una baita bianca e un baitello poco più in basso a destra dove si vede la parte soleggiata del Grignone. Si entra in un bosco più fitto per uscirne dieci minuti dopo ad una grande baita in pietra con vista sulla sinistra di prati e dei fili dell'alta tensione. Seguendo la fila di piccoli alberi a sinistra del sentiero si arriva in breve all'incrocio con la Strada Pasturo - Alpe Cova dove si trova la Chiesetta degli Alpini Maria Regina Pacis e la fontana con la sua acqua preziosa. Si è percorso il Sentiero Pasturo - Pialeral nel suo primo tratto da Pasturo a Cornisella.

All'incrocio molti cartelli e un segnavia del CAI indica Pialeral Grigna Settentrionale Rifugio Brioschi per la strada, la tabella località di Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera dice Cornisella 1050 metri, un segnavia orizzontale 33 appare sbiadito su un muretto accanto alla Chiesetta. Si prosegue per circa 500 metri lungo la Strada agro-silvo-pastorale Pasturo - Alpe Cova scendendo ad Acquafredda e a Ponte dell'Acqua Fredda sopra il torrente Cornisella, una fontana ha un'ottima acqua. Si inizia a respirare l'aria del Grignone, la fatica e il sudore lasciano spazio alla felicità e alla gioia del cuore per questo secondo tratto del percorso Sentiero Pasturo - Pialeral da Cornisella ad Alpe Cova, verso i luoghi cari dell'Alpe Cova e del Pialeral.

Dopo il ponte si piega decisamente a destra seguendo un cartello Rifugio "Antonietta" Pialeral No Auto Solo Pedoni 45 minuti. Subito una salita ripida, fondo in cemento e qualche serpentina, dopo un tornante a destra, fondo ora a ciottoli, si passa lungo la baita La Riva m. 1125 e salendo con più dolce pendenza all'ombra di abeti si arriva ad una fontana ad una curva a destra. Si torna a salire in un bosco di faggi e abeti con fondo in cemento per arrivare ad un appostamento fisso di caccia e a prati con vista del Grignone.
Un cartello blu indica Brioschi Pialeral a sinistra, sono a 1200 metri di quota circa, la salita è quasi terminata da ora in poi si salirà più dolcemente verso ovest e potrò gustare il panorama sull'Altopiano Valsassina e delle sue montagne. La vista dell'Alpe Cova e della Costa Reor si apre dove ci sono due baite, una recente sotto il sentiero che sto percorrendo, e una più antica e ben tenuta appena sopra. Dopo una fontana in pietra e su un sasso finalmente 33, con un tratto più ripido si esce sulla strada Pasturo - Alpe Cova.

Nel breve tratto che precede l'arrivo dell'Alpe Cova ho il tempo di pensare a me stesso, a cosa spinge a venire quassù e più in generale all'uomo e alla montagna, alla meta che a breve si aprirà, e i pensieri di tutti giorni appaiono così lontani, piccoli, che nel vaneggiamento appare l'Alpe Cova preceduta dal suo cartello di pericolo mucche: la prima baita in pietra, il piccolo centro in discesa con le baite, la struttura in legno del vecchio Agriturismo Aliber e il laghetto con la Grignetta.
Ritornato in me, assaporo l'acqua al lungo abbeveratoio in pietra, a volte mi fermo all'ombra ai 1300 metri dell'Alpe Cova oppure salgo la strada lungo la Costa che porta al Pialeral. Guardo il Grignone spesso incontrando altri escursionisti che preferiscono il Sentiero Colle di Balisio - Pialeral più veloce, o alcuni pochi, dalla Traversata Bassa Piani dei Resinelli - Pialeral, alcuni salgono, altri scendono. All'incrocio dei sentieri dò una rapida occhiata al lungo cartello in legno Rifugio "Antonietta" Pialeral mt 1400 10 minuti, a quello più piccolo Rifugio Brioschi e alle due tabelle segnavia gialle, su un sasso a punta due segnavia orizzontali 31 e 33.
Salgo la mulattiera in cemento, supero la sbarra della strada e sogno ancora alla baita gialla ristrutturata di recente prima dei 1400 metri del Rifugio Antonietta al Pialeral e delle altre baite.

L'ultima salita su fondo sdrucciolevole aiutato da tronchi orizzontali conduce al piano del Pialeral, o Pialeràl, dove tabelle segnavie segnano in salita la Via estiva e la Via invernale al Rifugio Brioschi 2.30, a destra Traversata Bassa San Calimero ore 1 Rifugio Riva ore 2.
Ma io vado a sinistra, bevo l'ultima acqua in un abbeveratoio schiacciando il pulsante e mi fermo in uno dei cinque tavolini in legno da picnic nel grande prato in fondo alla Foppa del Ger dove c'era il Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral m. 1428.
Un breve riposo e il ritorno.

1 commento :

  1. Se e possibile vorrei chiarimenti sul percorso pialeral grignone grazie

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