mercoledì 29 luglio 2015

Sentiero Pasturo - Pialeral (in discesa)

Percorro il Sentiero Pasturo - Pialeral in discesa per la maggior parte delle volte ripetendo lo stesso sentiero da dove sono salito. A volte scendo da più in alto Rifugio Brioschi, Comolli, altre da Pialeral e Rifugio Antonietta al Pialeral, o percorro solo una parte dall'Alpe Cova, Cornisella.

Scendo dal piano del Pialeral a 1430 metri prestando attenzione alla ripida discesa sdrucciolevole di piccoli sassi, ghiaia e tronchi in orizzontale e più rapidamente passando lungo la Costa per il Rifugio Antonietta, la baita gialla ristrutturata, la stanga che impedisce il passaggio auto fino alla discesa in cemento, il laghetto è già lì.
Rallento il passo lungo la strada sterrata, se ho sete bevo, ora in piano guardo le Cascine Cova a 1300 metri, so che in breve saranno un ricordo.

Corro lungo la Strada Pasturo - Alpe Cova in parte all'ombra, d'inverno a volte la neve finisce qua come il fresco nelle giornate estive più calde, dopo la baita in legno lascio la strada al tornante per il breve ma ripido tratto di mulattiera, sul cemento leggo 1980.
Proseguo in piano superando le due baite arrivando in breve al bivio che a destra dopo l'appostamento fisso di caccia porta al bosco e alla discesa ripida. Uno sguardo alla fontana al tornante, se ho sete bevo ancora, poi il rettilineo all'ombra e la parte più bella è terminata ma c'è ancora Cornisella. Dopo la Baita La Riva la ripida discesa fino alla compressione del Ponte dell'Acqua Fredda e la piccola risalita all'Acquafredda per Cornisella lungo la strada che a volte si sente nelle gambe e nel fiato.

Sono a Cornisella 1050 metri dopo 20, 25 minuti dal Pialeral, mi fermo alla Chiesetta degli Alpini Maria Regina Pacis per un sorso alla fontana e giù addio.
Ecco la baita in pietra di Cornisella bassa, e via giù nel bosco, occhio alla mulattiera dissestata fino al tornante di Monteno, giù a sinistra per le baite e in breve sono ai due ponti sul Torrente Cariola, la Madonna del Rosario mi vede ancora passare.
Qui in estate il caldo si fa sentire, ora non resta che la mulattiera dai grandi ciottoli, un po' di attenzione e arrivo al cancelletto della villa Pozzi e alle case di Via Cantellone di Pasturo, quarantacinque minuti dopo la partenza se ho fretta altrimenti un'ora.

Grignone un addio che spero sia un arrivederci.

Sentiero Pasturo - Pialeral

Il Sentiero Pasturo - Pialeral è un sentiero del Grignone, ovvero Grigna Settentrionale, o in altro modo sui monti di Pasturo, tra i 650 metri di Pasturo e i 1430 metri del Pialeral passando per Cornisella e Alpe Cova. L'itinerario non presenta difficoltà, è infatti in gran parte una larga mulattiera, spesso all'ombra, il tempo di percorrenza camminando è di un'ora e mezza. E' molto frequentato in ogni stagione, percorso in una sua parte o interamente.

Il Sentiero Pasturo - Pialeral stato segnato nel passato dal Club Alpino Italiano, con numero 33 ovvero Sentiero 33 Pasturo - Pialeral, prima parte, quasi la metà, del sentiero che da Pasturo conduce fino al Rifugio Luigi Brioschi e la cima della montagna è appena sopra il rifugio a metri 2409, il punto più alto del Gruppo delle Grigne. Da Pialeral il sentiero prosegue come Sentiero Pialeral - Rifugio Brioschi. Molti escursionisti si inseriscono nel sentiero all'Alpe Cova con Sentiero Colle di Balisio - Pialeral, il numero 31 del CAI, più breve per raggiungere Pialeral e per alcuni proseguire per il Rifugio Brioschi.
Il Sentiero Pasturo - Pialeral nonostante sia uno dei principali della montagna non è segnato dalla Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera che gestisce il Parco Regionale della Grigna Settentrionale. Ci sono comunque tanti cartelli pur non omogenei tra loro, le vecchie tabelle segnavie gialle del CAI come segnaletica verticale, e quella orizzontale vernice rossa e gialla ora sbiadita e in mezzo 33, tanti cartelli in legno recenti che dicono sempre Pialeral, le tabelle località Pedalando nel Parco, non ci si può veramente perdere.

A Pasturo in Via Alessandro Manzoni prendendo Via Cantellone si inizia il Sentiero dove, quasi all'angolo in alto su di un muro in pietra sotto l'insegna della via, due grandi cartelli marroni a freccia dicono Grigna Sett.le (Settentrionale) e Pialeral, e il segnavia orizzontale 33 è su un muro. Superate le ultime case e costeggiando il muro del giardino di casa Pozzi, si imbocca in salita la mulattiera a ciottoli lungo il torrente Cariola con parapetti bianchi, si lascia subito il torrente deviando a destra lungo una villa.
Si può partire anche costeggiando il Torrente Cariola per un sentiero sterrato evitando Via Cantellone c'è una freccia in legno Pialeral Brioschi, da Via San Calimero un centinaio di metri più avanti in direzione del centro del paese con indicazioni come in Via Cantellone, da Via Grigna senza indicazione; Via San Calimero si congiunge a Via Grigna e questa con una mulattiera incrocia quella di Via Cantellone.
Dopo l'incrocio delle due mulattiere, a destra si trova la villetta di Via Grigna 30, in un tratto ombreggiato un cartello di caduta massi e con una secco e ripido tornante a sinistra con sopra una baita dal tetto spiovente si è in vista della Cappella della Madonna del Rosario a 739 metri di altezza, un sentiero va a destra per Baiedo. Subito dopo la cappella un'altra baita e una fontana dove si incrocia il torrente Cariola.
Si supera il torrente e una valletta con moderata pendenza verso ovest raggiungendo le case di Monteno, un gruppo a sinistra all'interno e a destra una baita gialla più antica. Qui un tratto cementato ripido porta all'incrocio con la Strada Pasturo - Alpe Cova percorribile solo da mezzi autorizzati. Superato il tornante della strada il sentiero devia a destra, c'è scritto Monteno 850 metri sulla tabella località Pedalando nel Parco e due voci Pialeral Brioschi su una freccia in legno, anche un grande cartello di divieto di transito per le moto.

La mulattiera cementata sale molto ripida con qualche serpentina per spianare in vista di un prato sulla sinistra con in cima una baita bianca e un baitello poco più in basso a destra dove si vede la parte soleggiata del Grignone. Si entra in un bosco più fitto per uscirne dieci minuti dopo ad una grande baita in pietra con vista sulla sinistra di prati e dei fili dell'alta tensione. Seguendo la fila di piccoli alberi a sinistra del sentiero si arriva in breve all'incrocio con la Strada Pasturo - Alpe Cova dove si trova la Chiesetta degli Alpini Maria Regina Pacis e la fontana con la sua acqua preziosa. Si è percorso il Sentiero Pasturo - Pialeral nel suo primo tratto da Pasturo a Cornisella.

All'incrocio molti cartelli e un segnavia del CAI indica Pialeral Grigna Settentrionale Rifugio Brioschi per la strada, la tabella località di Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera dice Cornisella 1050 metri, un segnavia orizzontale 33 appare sbiadito su un muretto accanto alla Chiesetta. Si prosegue per circa 500 metri lungo la Strada agro-silvo-pastorale Pasturo - Alpe Cova scendendo ad Acquafredda e a Ponte dell'Acqua Fredda sopra il torrente Cornisella, una fontana ha un'ottima acqua. Si inizia a respirare l'aria del Grignone, la fatica e il sudore lasciano spazio alla felicità e alla gioia del cuore per questo secondo tratto del percorso Sentiero Pasturo - Pialeral da Cornisella ad Alpe Cova, verso i luoghi cari dell'Alpe Cova e del Pialeral.

Dopo il ponte si piega decisamente a destra seguendo un cartello Rifugio "Antonietta" Pialeral No Auto Solo Pedoni 45 minuti. Subito una salita ripida, fondo in cemento e qualche serpentina, dopo un tornante a destra, fondo ora a ciottoli, si passa lungo la baita La Riva m. 1125 e salendo con più dolce pendenza all'ombra di abeti si arriva ad una fontana ad una curva a destra. Si torna a salire in un bosco di faggi e abeti con fondo in cemento per arrivare ad un appostamento fisso di caccia e a prati con vista del Grignone.
Un cartello blu indica Brioschi Pialeral a sinistra, sono a 1200 metri di quota circa, la salita è quasi terminata da ora in poi si salirà più dolcemente verso ovest e potrò gustare il panorama sull'Altopiano Valsassina e delle sue montagne. La vista dell'Alpe Cova e della Costa Reor si apre dove ci sono due baite, una recente sotto il sentiero che sto percorrendo, e una più antica e ben tenuta appena sopra. Dopo una fontana in pietra e su un sasso finalmente 33, con un tratto più ripido si esce sulla strada Pasturo - Alpe Cova.

Nel breve tratto che precede l'arrivo dell'Alpe Cova ho il tempo di pensare a me stesso, a cosa spinge a venire quassù e più in generale all'uomo e alla montagna, alla meta che a breve si aprirà, e i pensieri di tutti giorni appaiono così lontani, piccoli, che nel vaneggiamento appare l'Alpe Cova preceduta dal suo cartello di pericolo mucche: la prima baita in pietra, il piccolo centro in discesa con le baite, la struttura in legno del vecchio Agriturismo Aliber e il laghetto con la Grignetta.
Ritornato in me, assaporo l'acqua al lungo abbeveratoio in pietra, a volte mi fermo all'ombra ai 1300 metri dell'Alpe Cova oppure salgo la strada lungo la Costa che porta al Pialeral. Guardo il Grignone spesso incontrando altri escursionisti che preferiscono il Sentiero Colle di Balisio - Pialeral più veloce, o alcuni pochi, dalla Traversata Bassa Piani dei Resinelli - Pialeral, alcuni salgono, altri scendono. All'incrocio dei sentieri dò una rapida occhiata al lungo cartello in legno Rifugio "Antonietta" Pialeral mt 1400 10 minuti, a quello più piccolo Rifugio Brioschi e alle due tabelle segnavia gialle, su un sasso a punta due segnavia orizzontali 31 e 33.
Salgo la mulattiera in cemento, supero la sbarra della strada e sogno ancora alla baita gialla ristrutturata di recente prima dei 1400 metri del Rifugio Antonietta al Pialeral e delle altre baite.

L'ultima salita su fondo sdrucciolevole aiutato da tronchi orizzontali conduce al piano del Pialeral, o Pialeràl, dove tabelle segnavie segnano in salita la Via estiva e la Via invernale al Rifugio Brioschi 2.30, a destra Traversata Bassa San Calimero ore 1 Rifugio Riva ore 2.
Ma io vado a sinistra, bevo l'ultima acqua in un abbeveratoio schiacciando il pulsante e mi fermo in uno dei cinque tavolini in legno da picnic nel grande prato in fondo alla Foppa del Ger dove c'era il Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral m. 1428.
Un breve riposo e il ritorno.

lunedì 27 luglio 2015

Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral

Il Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral, anche Rifugio Mario Tedeschi, Rifugio Tedeschi, è stato un rifugio sul Grignone a Pasturo in Valsassina a metri 1428 di altezza in località Pialeral, apparteneva alla Società Escursionisti Milanesi (SEM).
Il rifugio è stato distrutto da una valanga staccatasi dalla cima della Grignone e scesa dalla Foppa del Ger una vallata della montagna, nella notte tra il 30 e 31 gennaio 1986; fortunatamente il rifugio era vuoto e non ci furono vittime.

Il rifugio nacque come ampliamento della Capanna Pialeral costruita nel 1910, in posizione incantevole, in un prato in piano, un alpeggio, con vista perfetta del Grignone, davanti come da un balcone l'Alpe Cova e in lontananza la Valsassina. Era punto di riferimento per il Grignone nel versante di Pasturo, base per la salita al Rifugio Luigi Brioschi in cima alla montagna, circa mille metri sopra, e per molte altre escursioni.
Distrutto nel 1944 dai nazi-fasisti fu ricostruito nel dopoguerra.
Fu dedicato a Mario Tedeschi, presidente del CAI Sezione di Milano tra il 1910 e il 1912, promotore di un alpinismo popolare.

Il Rifugio Mario Tedeschi era una grande costruzione a due piani, costituito da un piano rialzato con terrazza, un primo piano e un piano mansarda.
Al Pialeral del rifugio rimane:

  • un muretto alto circa trenta centimetri e lungo circa dieci metri, cioè la sua base rivolta a valle
  • una placca di metallo rossa Club Alpino Italiano Sez. S.E.M. Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral m. 1428, attaccata al muretto
  • una placca in metallo grigio della dimensione di circa un metro per cinquanta centimetri con la dedica all'edificio, probabilmente ancora Capanna Pialeral, della Società Escursionisti Milanesi, il 17 luglio 1921. E' fissata su una roccia, accanto alla segnaletica dei sentieri, dietro su un alto palo verde sventola la bandiera italiana

Nella placca al centro una donna nuda in piedi su una cima di una montagna con le mani alzate che regge una fila di fiori. Sui quattro bordi della piastra dei fiori incisi, nel bordo superiore la becca di una picozza e in basso il suo puntale. Ai due lati della donna una serie di nomi, a sinistra tra il ventre e i suoi piedi:

    Barbieri Aldo
    Barbieri Mario
    Cameroni Ugo
    Castiglioni Pietro
    Clerici Cornelio
    Corradini Carlo
    Cova Nemo
    Donini Lamberto
    Fantaguzzi Olimpio
    Lavezzi Carlo
    Lucchini Pietro

A destra della donna:

    Mariani Ettore
    Mazzolari Osvaldo
    Moreo Arnaldo
    Piazza Edilio
    Rimoldi Salvatore
    Sgolmin Emilio
    Scattolin Aldo
    Tadini Domenico
    Zanini Adriano
    Zoja Pietro
    Zoppis Giuseppe

Sotto la donna e la montagna, su più righe:
La Società Escursionisti Milanesi consacra ai maschi compagni morti per l'Italia queste mure ospitali
XVII Luglio MCMXXI

Il rifugio dopo la valanga non è stato più costruito, nella sua posizione un grande prato attrezzato con tavolini in legno da picnic.
Le veci del Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral sono state prese da una baita sottostante diventata prima Rifugio Pialeral e ora Rifugio Antonietta al Pialeral.

  1. Società Escursionisti Milanesi, caisem.org
  2. La Sezione CAI di Milano dal 1900 al 1945. La nostra storia. caimilano.eu

venerdì 24 luglio 2015

Rifugio Antonietta al Pialeral

Il Rifugio Antonietta al Pialeral, indicato anche come Rifugio "Antonietta" al Pialeral, o Rifugio Antonietta, è un rifugio sul Grignone a Pasturo in Valsassina a circa 1400 metri di altezza in località Costa del Pialeral. Il Rifugio si trova circa a metà percorso tra Pasturo e il Rifugio Luigi Brioschi che è pochi metri sotto la cima della Grigna Settentrionale, facilmente raggiungibile da molti sentieri.

Il gestore del Rifugio Antonietta al Pialeral è Dario Pensa, Telefono Rifugio: 0341 955462, Telefono Abitazione: 035 4517465, Telefono Mobile: 338 3154374, Sito web: http://www.rifugioantonietta.it.
Il rifugio è aperto per il 2015 tutti i giorni luglio, agosto, fino al 13 settembre e i weekend.

I sentieri al Rifugio Antonietta sono Sentiero Pasturo - Pialeral meno di due ore di percorrenza in salita, Sentiero Traversata Bassa Piani dei Resinelli - Pialeral circa due ore, Sentiero Colle di Balisio - Pialeral 1 ora; poco sopra il rifugio Sentiero Pialeral - Rifugio Brioschi (Via estiva e invernale) due ore o due ore e mezza, Sentiero Traversata Bassa Pialeral - San Calimero - Rifugio Riva un'ora e mezza, e per ciclisti i cartelli Pedalando nel Parco.
Si arriva in salita al rifugio sulla mulattiera in parte cementata lungo la costa della montagna tra altre baite come proseguimento della strada agro-silvo-pastorale Pasturo - Alpe Cova in 10 minuti dall'Alpe Cova, i sentieri qui hanno tratto comune.

Al rifugio lungo la strada un grande faggio e con qualche gradino si accede alla sua parte esterna, un'insegna in legno tra edera arrampicante dice Rifugio "Antonietta" al Pialeral met 1400, sotto una aiuola con fiori di diverse specie indicate con il loro nome, sotto il faggio un piccolo Cristo in croce. Su un lungo tavolo e due panche ai lati si può sostare sia che il rifugio sia aperto o chiuso.
Appeso su una baita che costeggia il rifugio un pannello didattico del Parco regionale della Grigna Settentrionale e Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, in un progetto turistico che ha origine dai Geositi dell'Insubria, il secondo del Percorso geologico-paleontologico del Pialeral. Il titolo è Pialeral: i pesci dello Scudo e illustra i fossili trovati sulla Grigna che risalgono a circa 235 milioni di anni fa.
Qualche metro più avanti ben visibile un cartello in legno indica Sentiero Scaccabarozzi San Calimero ore 1 Rifugio Riva ore 2 Non possibile in bici, è un sentiero che si congiunge con la Traversata Bassa.
Una fontana di acqua piovana è proprio alla porta di ingresso, entrando un piccolo spazio sempre aperto che fa da bivacco in caso di bisogno. Sulla facciata verso la strada un affresco di tre metri per due di San Giorgio che uccide il drago.

Il Rifugio Antonietta è un edificio a due piani in grado di ospitare fino a 35 persone, di cui ventidue in una grande camerata e il resto in tre camerette.
Entrando un banco con la cassa e dietro la cucina, a destra una saletta dove mangiare, molti ricordi della località e della montagna anche d'epoca sono appesi alle pareti. Un ampio e bel terrazzo abbellito da fiori rossi con vista sulla Valsassina e il suo Altopiano è il luogo dove mangiare su tavoli di legno nelle belle giornate estive.
La cucina è casalinga con prodotti essenzialmente della zona. I piatti sono quelli di montagna come pizzoccheri, zuppa di legumi e la polenta, polenta di formaggi, polenta stracotta, e altri tipici, torta di mele.

Il Rifugio Antonietta punto di appoggio della località ha sostituito il Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral distrutto da una valanga il 31 gennaio del 1986 nel grande piano del Pialeral alla fine della Foppa del Ger poco sopra l'attuale. La località rimase senza il suo riferimento, la baita Innocente di Antonietta Pensa divenne prima base per il soccorso alpino e poi Rifugio Pialeral che nel tempo fu ingrandito.
Dagli anni 2000 Rifugio Pialeral o Rifugio "Pialeral" divenne Rifugio Antonietta, ci sono ancora qua e là indicazioni nella montagna con il vecchio nome. Il rifugio è ora gestito da Dario figlio di Antonietta.

Mi sono fermato qualche volta al Rifugio Antonietta al Pialeral, per mangiare una fetta di torta o un piatto veloce sulla terrazza guardando alla valle prima della discesa.

  1. Rifugio Antonietta al Pialeral, rifugioantonietta.it
  2. Pietro Fossati, 11 ottobre 2013. Rifugio Antonietta al Pialeral: punto di incontro tra escursionismo e alpinismo. resegoneonline.it

Pialeral

Pialeral, anche Pialeràl, è una località a tra i 1350 metri e i 1430 metri sul Grignone, o Grigna Settentrionale, nel comune di Pasturo in Valsassina a metà altezza della montagna che si erge ripida fino alla cima tra prati e rocce.
Pialeral si estende lungo la costa della montagna che sale dall'Alpe Cova fino ad un prato in piano al termine della Foppa del Ger, una vallata che scende dal Grignone. Propriamente il tratto in pendenza viene indicato come Località Costa.

Al Pialeral ci sono una decina di baite, il Rifugio Antonietta al Pialeral e un bel prato in piano; è raggiungibile dalla Strada agro-silvo-pastorale Pasturo - Alpe Cova e da molti sentieri, e partenza dei due sentieri, via estiva e invernale, al Rifugio Luigi Brioschi poco sotto la cima della montagna. Pialeral è un luogo molto frequentato da escursionisti per la sua posizione, sia come meta o passaggio.

Arrivati all'Alpe Cova a 1300 metri, una strada cementata risale la costa della montagna come proseguimento della Strada Pasturo - Alpe Cova con tratto comune ai sentieri Sentiero Traversata Bassa Piani dei Resinelli - Pialeral, Sentiero Colle di Balisio - Pialeral lungo la Valle dei Grassi Lunghi, Sentiero Pasturo - Pialeral; si può ritenere che dove finisce l'Alpe Cova inizi località Costa e quindi Pialeral.
Dopo breve tratto, superata una baita, si incontra una sbarra che chiude la strada con scritto Strada Privata, per aprirla ci vogliono le chiavi di un lucchetto, Solo Pedoni destra. Si sale in pendenza e si arriva ad una baita gialla con persiane blu appena ristrutturata con un piccolo prato all'ombra di faggi e un abete, probabilmente nel passato punto di appoggio per salire alla Grigna.
Si prosegue con più dolce pendenza o quasi in piano, la vista davanti va alla Grigna e di lato a destra ai monti della Valsassina. Superate due o tre baite si arriva, a 10 minuti dall'Alpe Cova, alla presenza di un maestoso faggio, al Rifugio Antonietta su una insegna in legno Rifugio "Antonietta" al Pialeral mt. 1400.

Il Rifugio Antonietta al Pialeral è riferimento della località gestito dalla famiglia Pensa, che ha sostituito il vecchio Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral distrutto poco sopra da una valanga nel 1986; fino agli anni 2000 si chiamava Rifugio Pialeral per questo ci sono ancora indicazioni con quel nome.
Sulla baita accanto al rifugio è appeso il secondo pannello didattico del percorso geologico-paleontologico del Pialeral che ha inizio all'Alpe Cova: i pesci dello Scudo.
Sul retro del rifugio lungo la strada un grande affresco di San Giorgio che uccide il drago.

Appena dopo il Rifugio qualche baita, alcune anche recenti, la strada finisce. Tutte le baite, così come il Rifugio Antonietta, sono a destra lungo la costa della montagna, che guarda i prati che salgono da Pasturo con panorama sui paesi dell'Altopiano Valsassina, Piani di Bobbio, i monti delle Orobie.
Il sentiero diventa ora ripido, il fondo un po' disagevole in ghiaia e piccoli sassi agevolato da tronchi in orizzontale, una baita spesso abitata è a sinistra, sulla destra i resti di una funicolare dipinta di giallo e una baita più grande seminascosta, si esce ad un piano con le indicazioni dei sentieri.
Si è arrivati a destinazione per Sentiero Pasturo - Pialeral meno di due ore di percorrenza in salita, Sentiero Traversata Bassa Piani dei Resinelli - Pialeral circa due ore, Sentiero Colle di Balisio - Pialeral 1 ora. I sentieri vengono ovviamente percorsi in senso inverso, per il secondo, il numero 31 del CAI, e il terzo, il numero 33, in discesa ci vuole circa la metà del tempo della salita.

L'occhio va subito alla segnaletica dei sentieri e alle sue tabelle segnavia, una punta in salita per il largo sentiero ben visibile accanto ad una staccionata in legno, si va in alto verso la cima del Grignone. Su tre righe:

  • Vetta - Rifugio Brioschi 2.30
  • Via estiva - Bocchetta Releccio
  • Via invernale - Comolli

Altre due come la prima della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera. La prima, in piano verso destra:

  • Traversata Bassa
  • San Calimero 1.00
  • Rifugio Riva 2.00

La seconda tabella segnavia, indica verso il basso il Sentiero Traversata Bassa Piani dei Resinelli - Pialeral in senso inverso:

  • Traversata Bassa, aggiunto di fianco Rif. Antonietta
  • Torrente Pioverna 0.40
  • Piani dei Resinelli 2.20

Una tabella segnavia gialla del CAI ribadisce a destra San Calimero Rifugio Riva.

A sinistra un alto palo in cui sventola la bandiera italiana e sulla roccia una placca in metallo grigia alta circa un metro e larga cinquanta centimetri, che era nel Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral, ricordo della consacrazione delle mura nel 1917.
Di lato un baitello in pietra con porta verde e sedile in pietra, sopra una grande antenna; pochi metri e una fontana con una vasca per abbeverare gli animali, è l'ultima acqua disponibile per gli escursionisti diretti verso il Rifugio Brioschi, nell'angolo un sedile in pietra con un muretto dove appoggiarsi. Per fare uscire l'acqua è necessario schiacciare un pulsante in metallo, il beccuccio in pietra ora è vuoto.

Proseguendo si apre un bello spettacolo: un piano verde, poco sopra una vasca in pietra per abbeverare gli animali, io ho visto pecore, e la Foppa del Ger, una vallata di origine glaciale che scende dalla Bocchetta della Bassa, e la vista meravigliosa della Grigna.
Nel prato in legno cinque tavolini con panche attaccate al tavolo non fissati al terreno che a piacere vengono spostati, a destra una struttura in legno con tettucio in mattoni che protegge un cartellone del Comune di Pasturo Panoramica Territorio Comunale con la foto della montagna e i Principali Itinerari Escursionistici. Sulla struttura è appeso un vecchio cartello: su sfondo bianco terreno a disposizione per la sosta oppure il campeggio, al centro su sfondo rosso Informazioni presso il Rifugio "Pialeral" 0341 955462, su bianco in maiuscolo Si declina ogni responsabilità per danni a persone o cose derivanti dall'uso stesso. Accanto un pannello didattico del Parco della Grigna Settentrionale e Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera intitolato Versante di Pasturo che istruisce sulle caratteristiche della montagna, è il terzo, sebbene non numerato, del percorso geologico del Pialeral.
In mezzo al prato un sasso naturale alto circa quattro metri e lungo cinque, dietro un piccolo faggio. Una trentina di metri più avanti una cappelletta bianca retta da una struttura di mattoni, due gradini in pietra sono davanti, una vaschetta appena sotto. Nella cappella una piccola scultura di gradevole fattura della Madonna col Bambino presi dal busto in su, sopra Ora Pro Nobis. Oltre una baita bassa in pietra ben costruita con serramenti in legno.

Nello spazio del prato lasciato vuoto a ben guardare rimangono altri resti del rifugio: qualche metro quadrato del pavimento, e un muretto lungo una decina di metri in cui è stata fissata la placca di metallo rossa che gli apparteneva, Club Alpino Italiano Sez. S.E.M. Rifugio Mario Tedeschi al Pialeral m. 1428.
Dal piano del Pialeral si vede poco sotto l'Alpe Cova e in lontananza i paesi dell'Altopiano Valsassina, una tabella località di Pedalando nel Parco rivolta a monte dice Pialeràl 1430 metri, e Pertus - Rifugio Riva - 1 a sinistra, percorso che arriva da una strada sterrata che sale dall'Alpe Cova fino all'ultima baita, quella bassa in pietra.

Il Pialeral o Pialeràl è una località nota ad ogni escursionista che è stato sulla Grigna, posta circa a metà percorso della Traversata Bassa Piani dei Resinelli - Rifugio Riva, a metà tra Pasturo e la cima della montagna e velocemente raggiungibile dal Colle di Balisio.
Al Pialeràl si può passare qualche ora piacevole fermandosi al Rifugio Antonietta, ci si può dissetare alla fontana, quella con la vasca per animali, si può rimanere nel grande prato attrezzato con tavolini in legno da picnic quando non c'è pericolo valanghe, ed evitando il sole troppo forte, e godere della bellezza del Grignone in ogni stagione.

Sono passato dal Pialeral decine di volte, salendo e scendendo la montagna, la vista della verde o bianca conca è sempre affascinante, altre volte è stato la mia meta. Mi sono fermato qualche minuto o una mezz'ora ai tavolini del prato guardando verso valle protetto dal Grignone, al Rifugio Antonietta o alla baita più in basso. La vista dalla ripida discesa verso la compressione della strada e del Rifugio mi ha sempre colpito come passaggio dalla montagna alle cose abitate.

sabato 11 luglio 2015

Alpe Cova

English

Alpe Cova, Alpe Coa in dialetto lecchese, è una località ed alpe sul Grignone a 1300 metri di altezza, nel comune di Pasturo in Valsassina.

Alpe Cova giace in posizione pianeggiante dove si trovano una serie di baite, la maggior parte d'epoca, e un laghetto alpino, così piccolo da essere uno stagno. Dall'alpe, un'oasi di pace e bellezza, si gode il meraviglioso panorama delle due Grigne, Grignetta e Grignone, o Grigna Meridionale e Grigna Settentrionale, proprio di fronte al Buco di Grigna, che separa le due montagne.[^]
La località è facilmente raggiungibile dalla Strada Pasturo - Alpe Cova e da numerosi sentieri che si incrociano, ed è passaggio dei numerosi escursionisti, che partono da Pasturo o dal Colle di Balisio, diretti al Pialeral e più in alto, fino al Rifugio Brioschi in cima al Grignone, o ciclisti.[^][^][^]

In Internet

Alpe Cova è in tante pagine su Internet,[^] è una pagina Montagna in Facebook[^],[^] è stata taggata in Instagram[^] e ci sono foto su Flickr[^].

Le baite

Arrivando all'alpe dalla Strada Pasturo - Alpe Cova, ad un cartello stradale di pericolo mucche, lo sguardo cade sulla parte della montagna rivolta verso Pasturo, il grande prato della Costa Reor, alta 1336 metri, che divide il versante di Pasturo dalla Valle dei Grassi Lunghi. Viene raccolto il fieno e ci sono delle piccole coltivazioni, principalmente lamponi.[^] A sinistra si viene accolti dalla prima delle vecchie Cascine Cova, lasciata così come è, poi un'altra, con un cancello in legno, che precede la prima.[^] Questa nel lato opposto, ristrutturata, è di bell'aspetto, con un balcone e un sentiero che scende alla porta d'ingresso, davanti c'è un acero.[^] In una stradina acciotolata che va in basso di qualche metro[^][^] c'è una baita, il cui ingresso è nel senso opposto, e un'altra, dove una targa dice dove siamo, Alpe Coa met 1300.[^] Guardando in alto da un piccolo prato delle due baite, su un piccolo dosso, altre baite d'epoca,[^] che sono solo quattro, alcune hanno una targa, una croce, un intaglio nel legno o un affresco[^] che testimoniano, in modo discreto ma chiaro, la fede religiosa delle persone di questi luoghi.

Poco più avanti, ad una semicurva della strada sterrata in direzione delle Grigne, si intravede uno spiazzo interno chiuso in basso da una catena, al cui ingresso c'è una bacheca per appendere fogli.[^] Dentro su una porta in legno, di quello che potrebbe essere un deposito attrezzi, un cartello, Agriturismo Le Tre Casine Alpe Cova. A destra, c'è una grande baita in legno[^] e un'altra, più piccola e in muratura, Baita Bocieto[^]. L'agriturismo probabilmente non è stato mai aperto, e, con lo stesso nome, uno è a Primaluna.[^] Circa dieci anni c'è stato per un periodo molto breve l'Agriturismo Aliber.[^] La baita di montagna in legno si affaccia verso il laghetto con un terrazzo, dove c'è un lungo tavolo in legno.
Una strada a sinistra si stacca risalendo la costa della montagna, e ci sono altre baite o case.[^]
A destra, più in alto e di lato al laghetto, sopra un muretto a secco e tre abeti, una casa bianca, più grande delle altre, e altri alberi.[^]

Il laghetto o stagno

All'Alpe Cova, tuttavia, l'attenzione e lo stupore sono tutti per il laghetto affacciato sulle Grigne, non più lungo di cinquanta metri e largo dieci, e bisognerebbe dire pozza o stagno. Esso, infatti, è un avvallamento naturale su terreno impermeabile che raccoglie acqua, utilizzato dai pastori per abbeverare il bestiame,[^] e in Grigna ci sono tante mucche e pecore.[^] Lo stagno è circondato da sassi di medie dimensioni che in qualche modo lo delimitano. Guardando nel laghetto ci sono girini, che diventeranno rane, e svolazzano libellule. Due cartelli sbiaditi di Comunità Montana, su lati opposti della pozza, montati su paletti arancioni davvero poco estetici, dicono: È assolutamente vietato gettare sassi nello stagno, rivolto probabilmente a bambini e genitori.

Nello sfondo del panorama dello stagno spicca una lunga vasca in pietra,[^] probabilmente un altro abbeveratoio per animali. Da una bocca in pietra, che ha inciso 1992, esce acqua,[^][^] desiderio di escursionisti e ciclisti assetati,[^] una targa, Acqua potabile, li rassicura.[^] Dietro la fontana e una staccionata in legno, un bell'esemplare di frassino,[^] alla cui ombra si riposano escursionisti stanchi dalla salita alla Grigna Settentrionale e famiglie, altri preferiscono il sole. Alcuni, che probabilmente arrivano dalla pianura o dalla città, sono contenti che non fa caldo.[^] Qua e là alcuni sassi, sistemati dall'uomo o che hanno terminato la loro corsa chissa quanto tempo fa, e fanno parte del bel paesaggio.
Una striscia di prato delimitata da una staccionata in legno circonda il laghetto,[^] dove ci sono due panchine[^] e due alberi, ed è un altro luogo prediletto da chi si ferma all'alpe; accanto, un crocifisso in legno in una struttura anch'essa di legno che lo protegge con una volta.[^] Osservando meglio, nell'incavo di una grande roccia vicino alla baita in legno che dà sulla pozza d'acqua,[^] c'è una piccola statua della Madonna.[^]

Nel laghetto alpino si riflettono le Grigne,[^][^] gli alberi, il cielo e le nuvole,[^] le baite[^][^]. Nei mesi che si susseguono, che nessuno può fermare o rallentare, mille colori e variazioni,[^] il verde opaco dell'estate,[^] gli alberi spogli del tardo autunno, il laghetto ghiacciato,[^][^] la neve,[^] il disgelo[^] e il verde vivace della primavera, i fiori e le nuove foglie.

Due pannelli del Parco regionale della Grigna Settentrionale

Vicino ad una traccia di sentiero e a pochi metri dalla vasca ci sono due pannelli didattici del Parco regionale della Grigna Settentrionale e della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera.[^]

Uno è Percorso geologico-peleontologico del Pialeral.[^] È un itinerario ad anello corredato da tavole didattiche, che illustra la geologia delle Grigne attraverso un percorso di 14 stazioni, una storia iniziata oltre 200 milioni di anni fa. Il percorso completo prevede un dislivello di trecento metri. Nel pannello c'è anche il logo di Regione Lombardia.
L'altro è Alpe Cova, la prima di queste 14 stazioni.[^] In basso è scritto Programma Interreo III A Italia - Svizzera - "Un sentiero lungo 350 milioni di anni. I geositi dell'Insubria: nuove opportunità per il turismo".

Strade, itinerari e sentieri

Alpe Cova è un incrocio di strade, itinerari e sentieri:

  • Strada agro-silvo-pastorale Pasturo - Alpe Cova,[^] che può essere percorsa solo da veicoli autorizzati
  • Strada privata Alpe Cova - Pialeral,[^] chiusa da una stanga duecento metri oltre l'Alpe
  • Strada sterrata che va a Baita Amalia
  • Sentiero Pasturo - Pialeral, il quale passa a Cornisella e Acquafredda, e arriva all'Alpe in circa un'ora e mezza su comoda mulattiera, congiungendosi con la strada Pasturo - Alpe Cova. Il sentiero prosegue per Pialeral, e con Sentiero Pialeral - Vetta arriva al Rifugio Brioschi, con due possibili vie, via estiva e invernale
  • Sentiero Colle di Balisio - Pialeral, che percorre la Valle dei Grassi Lunghi. È un sentiero molto frequentato, la via più veloce per Pialeral e quindi preferito al Sentiero Pasturo - Pialeral come primo tratto da chi va al Rifugio Brioschi
  • Sentiero Traversata Bassa Piani dei Resinelli - Torrente Pioverna - Pialeral. La Traversata Bassa al Pialeral continua per la chiesetta di San Calimero
  • Itinerario Pedalando nel Parco 1, che viene dalla Traversata Bassa e arriva a Pialeral

I sentieri che passano dall'Alpe Cova sono segnati da cartelli e tabelle segnavie.

Cartelli e segnavia

La strada cementata Alpe Cova - Pialeral è il percorso comune ai tre sentieri sopra citati per Pialeral. Essi si incrociano, appena poco sopra la fontana del laghetto, su un palo in metallo ci sono le direzioni. Di fianco, c'è uno dei tanti nuovi pannelli Tra Geologia e Paesaggio installati sulla Grigna da Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, Parco regionale della Grigna Settentrionale, Sistema Parchi Lombardia e Natura 2000, questo affronta il carsismo.[^] A mio avviso, queste grandi tabelle di legno in verticale hanno un impatto visivo eccessivo, e la posizione di questa tavola rovina il magnifico paesaggio.
Tornando alle direzioni:

  • un grande cartello in legno a forma di freccia, ben intagliato, punta per la strada in salita: Rifugio "Antonietta" Pialeral 10 minuti
  • una freccia in legno per la salita: Rifugio Brioschi m. 2410 h. 2.30; una striscia di metallo con lucchetto nasconde Aperto o Chiuso, lasciando visibile l'altra opzione
  • una tabella segnavia gialla del CAI, in direzione monte, Pialeral Grigna Settentrionale Rifugio Brioschi. C'era, fino a qualche tempo fa, un'altra verso il basso: Grassi Lunghi Colle di Balisio[^]

Guardando meglio, dopo pochi metri lungo la salita per Pialeral, su un sasso a punta ci sono due segnavia orizzontali del CAI, 31 e 33,[^] con il quale Club Alpino Italiano indicava il Sentiero Colle di Balisio - Pialeral e il Sentiero Pasturo - Pialeral.
Sulla strada per Pasturo, un segnavia 33 è su una roccia a sinistra, sbiadito e quasi cancellato, uno a destra che si legge appena[^].

Percorrendo pochi metri di un sentiero in discesa, e alla stessa altitudine del laghetto, si è alla segnaletica dei sentieri 'ufficiale' della Grigna di Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, la prima per chi sale dal Colle di Balisio.
Su un palo di metallo ci sono davvero tante frecce, non è il miglior effetto visivo, sembra un totem.[^] Per leggerle bisogna girarci intorno,[^] e la tabella località è in mezzo alle tabelle segnavia; inoltre si mischiano percorsi ciclabili a quelli dell'escursionismo classico. Iniziando dalla prima in alto,

    guardando a valle:[^][^]
  • tabella segnavia, verso monte, su tre righe: Traversata Bassa (in maiuscolo), Rifugio Antonietta Pialeral 0.15 (minuti), San Calimero 1.10
  • tabella segnavia, in piano verso destra, su tre righe: Traversata Bassa (in maiuscolo), Torrente Pioverna 0.30, Piani Resinelli 2.10
  • tabella località, su tre righe, Alpe Cova m1301
  • girandomi di 180° e così guardando a monte:[^]
  • tabella con una bici bianca leggermente inclinata su sfondo rosso, vuol dire che si è su un itinerario Pedalando nel Parco
  • tabella segnavia, per la salita, nella stessa direzione della prima tabella segnavia di questo elenco: Pialeràl - 1 e a destra un bollino rosso
  • tabella segnavia, verso il laghetto e vicino ai pannelli didattici, e quindi verso la Strada Pasturo - Alpe Cova: Pasturo

La cosa incredibile è che il sentiero più frequentato, Colle di Balisio - Alpe Cova, non è segnato da nessuna tabella segnavia o freccia.

Festa dell'Alpe Coa

La penultima domenica di luglio si tiene la Festa dell'Alpe Coa,[^] una manifestazione affollata e sentita con particolare affetto dagli abitanti di Pasturo.

La ricca giornata di Pasturo inizia, negli ultimi anni, con due gare non competitive, una gara di corsa in montagna e una di mountain bike.[^][^] La gara di corsa parte dai 620 metri di Pasturo e percorre il Sentiero Pasturo - Pialeral con arrivo all'Alpe Cova, passando a Cornisella, per complessivi 4 km.[^][^] La gara di bici parte da Baiedo, una frazione di Pasturo, e percorre la strada Pasturo - Alpe Cova, per un totale di 7 km. C'è la solidarietà con persone disabili che, accompagnate, partecipano alla gara e alla festa. Poi c'è la premiazione delle gare.[^]
Verso mezzogiorno, attorno al laghetto, si celebra una messa,[^] con il parroco al Cristo crocifisso.[^] Al termine, da una tenda, si apre un gradito servizio di ristoro, con panini con salamella, polenta, torte e caffè.

Alpe Cova per me

L'Alpe Cova per me è luogo tradizionale e caro, estivo e a volte invernale, e può essere meta o passaggio.

Se l'Alpe Coa, la Coa, è arrivo, la lunghezza del percorso è quella giusta per tenermi allenato, corro piano. Allora, mi godo il pomeriggio sdraiato sulla panchina,[^] all'ombra dei due alberi lungo il laghetto, cercando di recuperare energia e prendere fresco. È una vacanza nella vacanza, cullato dalla vicinanza delle Grigne e, nel lato opposto, dai più lontani monti delle Orobie. Ascolto i suoni, il rumore dell'acqua che cade dalla fontana, lo scampanellio delle mucche sparse sui verdi pascoli della Grigna, qualche cinguettio di uccellino, il vento, che a volte mi fa coprire, il ronzio degli insetti, qualche lontano rumore di motore, le voci degli escursionisti, felici o stanchi, che scendono dal Pialeral e dal Rifugio Brioschi, e le loro scarpe sul sentiero.

Quando Alpe Cova è un passaggio verso sentieri o un luogo da raggiungere, c'è il tempo per bere alla fontana e godere qualche attimo della bellezza del luogo, spesso contemplando le due Grigne. Scendendo dall'alto, prima della malinconia di lasciare quei posti, uno sguardo veloce è sufficiente,[^] senza perdere il piano dello stagno con l'acqua e la striscia di verde, lo sfondo delle baite e i monti della Valsassina.

L'emozione più grande è l'arrivo all'Alpe Cova dalla strada di Pasturo. Dopo la semicurva e le baite, l'escursionista dai prati sopra Pasturo è catapultato ad un notevole scenario alpino, o prealpino: la vista del piccolo laghetto e delle due Grigne, che ad ogni metro diventano più grandi.[^] Il mio stupore e la mia contentezza[^] sono uguali a quelli provati dal pastore, che in estate felice saliva in Grigna a portare le sue mucche.

Note

  1. Mauro Vezzoli (9 settembre 2011). "Meraviglia.". In Alpe Cova, Sentiero Pasturo - Pialeral e Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova). [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  2. Mauro Vezzoli (27 agosto 2004- ). "Alpe Cova". [Album di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  3. Mauro Vezzoli. "Alpe Cova". [Album di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  4. Mauro Vezzoli. "Alpe Cova". [Album di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  5. "alpe cova". [Cerca in Google Italia]. Google. Consultato il 9 settembre 2017.
  6. "Alpe di Cova". [Pagina di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  7. "alpe cova". [Cerca in Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  8. "#alpecova". [Cerca in Instagram]. Consultato il 9 settembre 2017.
  9. "alpe cova". [Cerca in Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  10. Mauro Vezzoli (9 luglio 2015). "Alpe Cova con il pendio coltivato a lamponi e altro.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  11. Mauro Vezzoli (28 giugno 2012). "Prima baita all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  12. Mauro Vezzoli (7 dicembre 2015). "La prima casa dell'Alpe aperta con acero spoglio.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  13. Mauro Vezzoli (2 agosto 2012). "Le baite dell'Alpe.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  14. Mauro Vezzoli (26 luglio 2016). "Fiori viola fuori da una baita lungo la mulattiera alle baite.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  15. Mauro Vezzoli (11 settembre 2017). "Scorcio della baita all'inizio dell'alpe con la targa Alpe Coa.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 11 settembre 2017.
  16. Mauro Vezzoli (5 settembre 2013). "Scorcio delle baite all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  17. Mauro Vezzoli (9 luglio 2015). "Baita con piccolo affresco della Madonna col Bambino all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  18. Mauro Vezzoli (11 settembre 2017). "La bacheca per appendere informazioni all'Alpe Cova, con sullo sfondo il simbolo dell'agriturismo Le Tre Casine.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 11 settembre 2017.
  19. Mauro Vezzoli (28 giugno 2012). "Baita in legno, vecchio Agriturismo Aliber.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  20. Mauro Vezzoli (27 luglio 2013). "Alpe Coa Baita Bocieto m. 1300.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  21. "Agriturismo Le Tre Casine.". letrecasine.it. Consultato il 11 settembre 2017.
  22. Mauro Vezzoli (28 luglio 2015). "La bacheca in legno all'agriturismo.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  23. Giuseppe Paola Piva (7 agosto 2017). "Alpe Cova 1301mt.". [Post del gruppo pubblico di Facebook Lago di Como e dintorni]. Consultato il 9 settembre 2017.
  24. Andrea Brunelli (25 febbraio 2016). "all'Alpe Cova.". [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  25. Mauro Vezzoli (6 dicembre 2017). "Dettaglio del pannello didattico Tra Geologia e Paesaggio all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 6 dicembre 2017.
  26. Matteo (22 giugno 2008). "Splash.". In Cow Are Friend, Not Food e altri 9 gruppi. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  27. mrstratosphere (14 marzo 2017). "Questa foto è stata scattata esattamente due settimane fa nei pressi del laghetto dell'Alpe Cova, ai piedi della Grigna Settentrionale. Un luogo magico...". Taggata alpecova. [Post di Instagram]. Consultato il 9 settembre 2017.
  28. Mauro Vezzoli (20 novembre 2012). "La fontana.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  29. Mauro Vezzoli (1 luglio 2014). "Primo piano della fontana.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  30. Alberto Prina (15 giugno 2013). "MTB - Uscita #2 - Pasturo / Alpe Cova". [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  31. Mauro Vezzoli (18 agosto 2016). "La targa Acqua potabile alla fontana.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  32. rosy_rocchi (28 dicembre 2016). "Laghetto #alpecova. [Post di Instagram]. Consultato il 9 settembre 2017.
  33. Michael Selva (5 luglio 2017). "No ma non fa caldo!! Ahahah ". [Post di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  34. La Valsassina (17 luglio 2016). "Un po' di relax all'alpe Cova - seguici anche su www.lavalsassina.it -". [Post di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  35. Mauro Vezzoli (7 luglio 2014). "Le due panchine.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  36. Graziano Olivieri (27 ottobre 2015). "CONCORSO FOTOGRAFICO "COLORI D'AUTUNNO" Alpe Cova". [Post di Facebook condiviso da La Valsassina]. Consultato il 9 settembre 2017.
  37. Mauro Vezzoli (11 settembre 2017). "Il grande sasso con all'interno la piccola statua della Madonna.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 11 settembre 2017.
  38. Mauro Vezzoli (1 ottobre 2015). "La piccola statua della Madonna all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  39. clarissavintage (10 giugno 2017). "La Grigna allo specchio (e 931 metri di dislivello in poco più di due ore) #trekkingday We walked up for 931". Taggata alpecova. [Post di Instagram]. Consultato il 9 settembre 2017.
  40. Massimo Bonacina (24 ottobre 2015). "Alpe Cova". In Hike'n' Fly, Grignone da Pasturo,10-2015. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  41. Ilaria Bosisio (20 marzo 2017). "Alpe Cova". [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  42. Malvisi Ermis (17 agosto 2017). "Alpe Cova". [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  43. Roberto Bressani (24 agosto 2016). "Il mini-laghetto dell'Alpe Cova (m. 1300), non lontano dal Pialeral.". [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  44. stefano.guarneroli (25 febbraio 2017). "Tutto cambia perché nulla cambi. La natura. Taggata alpecova. [Post di Instagram]. Consultato il 9 settembre 2017.
  45. Momenti verticali (21 agosto 2017). "Alpe di Cova". [Post di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  46. Mauro Vezzoli (6 dicembre 2016). "Il laghetto alpino ghiacciato.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  47. Emanuel Foglia (6 dicembre 2015). "Laghetto ghiacciato. Laghetto dell'Alpe Cova zona Pialeral". In Grigna sett. e in 9 gruppi. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  48. Mauro Vezzoli (26 febbraio 2015). "Il laghetto all'Alpe Cova coperto di neve.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  49. Claudio Berto (22 aprile 2016). "Alpe Cova". [Post di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  50. Edmondo Bonfè (8 dicembre 2016). "....eccoci arrivati all'Alpe Cova..". [Post di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  51. Mauro Vezzoli (8 settembre 2016). "Pannello geologico-paleontologico del Pialeral all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  52. Mauro Vezzoli (18 agosto 2016). "Pannello percorso geologico-panteologico del Pialeral all'Alpe Cova con ciclisti sullo sfondo.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  53. andreadardi (20 giugno 2017). "#trekking #italy #pialeral #alpecova #lake #mountain #hiking #nature #sport #relax #italiabella. Taggata alpecova. [Post di Instagram]. Consultato il 9 settembre 2017.
  54. Mauro Vezzoli (13 settembre 2016). "La strada privata per il Pialeral.". In Sentiero Pasturo - Pialeral. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  55. Mauro Vezzoli (13 settembre 2017). "La nuova tavola Tra Geologia e Paesaggio accanto ai vecchi cartelli all'Alpe Cova.". In Alpe Cova e Segnaletica dei sentieri sul Grignone nel versante di Pasturo. [Foto di Flickr]. Consultato il 13 settembre 2017.
  56. Mauro Vezzoli (4 agosto 2014). "I cartelli dei sentieri e dei rifugi.". In Alpe Cova e Sentiero Pasturo - Pialeral. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  57. Mauro Vezzoli (22 luglio 2015). "I due segnali 31 e 33 su un sasso all'inizio della salita all'Alpe Cova.". In Sentiero Pasturo - Pialeral. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  58. Mauro Vezzoli (14 settembre 2016). "La strada lungo il laghetto e il segnavia 33 sul sasso.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  59. "Accorgimenti per migliorare la posa della segnaletica verticale". Sentieri, pianificazione, segnaletica e manutenzione. Quaderno di escursionismo n. 1 (4a edizione 2010) [PDF File]. Club Alpino Italiano. Consultato il 9 settembre 2017.
  60. Mauro Vezzoli (26 luglio 2016). "Mauro perplesso alla segnaletica della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  61. Mauro Vezzoli (5 agosto 2014). "Segnaletica all'Alpe Cova.". In Alpe Cova e Segnaletica dei sentieri sul Grignone nel versante di Pasturo. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  62. Gianluigi Turati (1 gennaio 2015). "Indicazioni di percorso All' Alpe Cova". In Balisio - Bivacco Riva 01012015. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  63. Mauro Vezzoli (4 settembre 2014). "Cartelli all'Alpe Cova da Traversata Bassa.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  64. "festa dell'alpe coa". [Cerca in Google Italia]. Google. Consultato il 9 settembre 2017.
  65. 5 luglio 2017. "Mountain bike e skyrun: a Pasturo tutto pronto per la festa dell’Alpe Coa". LeccoNotizie. Consultato il 9 settembre 2017.
  66. Saliinvetta (23 luglio 2016). "[Senza titolo]". [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  67. 25 luglio 2016. "[Senza Titolo]". In Alpe Coa 2016: altre immagini e tutte le classifiche delle gare. Valsassina News. Consultato il 9 settembre 2017.
  68. Mauro Vezzoli (24 luglio 2016). "L'arrivo della gara femminile con la prima classificata Martina Brambilla, che stabilisce il record della gara Pasturo - Alpe Coa con 33 minuti 5 secondi.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  69. Mauro Vezzoli (24 luglio 2016). "Premiazione gara maschile di corsa in montagna Trofeo Aliprandi Carlo all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  70. Mauro Vezzoli (22 luglio 2012). "Messa alla Festa della Coa.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  71. Mauro Vezzoli (22 luglio 2012). "La messa all'Alpe Cova.". In Alpe Cova. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 settembre 2017.
  72. Mauro Vezzoli (18 agosto 2016). "La panchina sulla quale mi sdraio e la mia roba.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  73. Mauro Vezzoli (6 agosto 2009). "Il laghetto scendendo.". In Alpe Cova, Sentiero Pasturo - Pialeral, Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova) e Sentiero Pasturo - Pialeral (in discesa). [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.
  74. Mauro Vezzoli (6 settembre 2007). "Visione incantevole.". In Alpe Cova. [Foto di Facebook]. Consultato il 9 settembre 2017.
  75. Mauro Vezzoli (16 dicembre 2014). "Mauro contento all'alpe.". In Alpe Cova. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 settembre 2017.

martedì 7 luglio 2015

Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova)

Il Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova) è una parte del Sentiero Pasturo - Pialeral sul Grignone a Pasturo, tra i 1050 metri e i 1350 metri, ci vuole circa quaranta minuti.

Percorso il primo tratto del Sentiero Pasturo - Pialeral da Pasturo a Cornisella con arrivo alla Chiesetta degli Alpini di Cornisella, all'incrocio una tabella segnavia del CAI gialla indica Pialeral Grigna Settentrionale Rifugio Brioschi per la Strada Pasturo - Alpe Cova, la vecchia segnaletica orizzontale 33 è su un muretto accanto alla chiesetta. La strada sale con leggera pendenza, una bella casa gialla è a destra; un breve tratto sinuoso conduce ad Acquafredda, un'altra tabella segnavia conferma la direzione della strada lasciandone un'altra a destra. Si scende al Ponte dell'Acqua Fredda sul Torrente Cornisella, dopo il quale una freccia indica a destra "Rifugio Antonietta" Pialeral No Auto Solo Pedoni min. 0,45, sotto un'altra Automezzi a sinistra per la Strada Pasturo - Alpe Cova, vicino al ponticello una fontana con una vasca, incisa una data 24-05-1933.

La salita inizia molto ripida, è una mulattiera cementata con leggere incisioni inclinate di pochi gradi rispetto all'orizzontale per migliorare l'aderenza in un bosco di frassini e poi abeti, in cui dall'alto si vede Ponte dell'Acqua Fredda e la Strada Pasturo - Alpe Cova per Cornisella. Dopo un centinaio di metri di pura fatica si gira a destra dove la mulattiera diventa acciotolata e appare la Baita La Riva, m. 1125 accanto al sentiero il nome su una insegna in legno, un rubinetto e una piccola vasca come lavatoio, e sopra una finestrella una tavoletta con un piccolo disegno che mostra una descrizione molto sommaria del percorso Pasturo - Pialeral - Rifugio Brioschi e scritto noi siamo qui.

Ora un rettilineo di un centinaio di metri in lieve pendenza, nell'ombra di abeti con a sinistra una staccionata in legno, conduce ad un tornante verso destra dove c'è una fontana, a sinistra una strada sterrata che ignoriamo.
La fontana, ideale per dissetarsi ancora, ha una lunga vasca in pietra e una copertura in legno retta da due tronchi che si appoggia ad un muro in pietra, sopra il tubo da cui esce l'acqua 20-08-2012. Si gira lo stretto tornante, proseguendo nel bosco ora di betulle, faggi e abeti con staccionata in legno a destra, poi con più accentuata pendenza dove la mulattiera ritorna in cemento e altri tornanti fino alla vista di un prato.
Due cartelli della Provincia di Lecco dicono Si segnala che a meno di 50 metri da questa tabella è attivo un Appostamento di caccia fisso Leggi Vigenti, in effetti è subito là nel prato, una piccola costruzione verde in lamiera appena nascosta da arbusti; il piastrone del Grignone appare ora più vicino e un altro cartello della Provincia di Lecco uguale agli altri due per chi scende.
Giunti ad un bivio un grande cartello con due scritte bianche su blu, Pialeral Rifugio Brioschi, due frecce a sinistra. In alcune cartine dettagliate ho letto che siamo a Canta Curtone.

Si procede quasi in piano sui ciotoli della mulattiera, una vecchia cascina è sopra il prato, poi una strada sterrata si lascia verso il basso, per proseguire per un breve tratto di moderata pendenza con un piccolo bosco di faggi a destra, esposto a nord e all'ombra.
La vista si apre meravigliosamente sull'Altopiano Valsassina, i suoi paesi e i Piani di Bobbio, sotto a circa mille metri di altezza le località del Grignone Cornisella, Spinarolo e Brunino, noi siamo 200 metri di dislivello sopra. Due case si profilano, in basso una grande casa dall'aspetto recente, casa Annovi, e una appena sopra la mulattiera, una baita d'epoca bianca con persiane gialle ben tenuta, poi si segue la strada lungo il prato.
Si arriva all'ultima rampa di questo tratto del Sentiero Pasturo - Pialeral dove si trova una fontana con vasca dalla quale cade sempre acqua e una strada che sale a destra, un cartello in legno a due voci dice Rifugio "Antonietta" e Pialeral a sinistra, un segnavia orizzontale 33 appare su un sasso. Il fondo è in cemento per permettere la discesa di automezzi diretti alle baite.
Si incrocia la Strada agro silvo pastorale Pasturo - Alpe Cova dove c'è un tornante a sinistra e un gruppo di baite, su un palo una freccia in legno Pasturo da dove si è saliti.

Si procede seguendo la strada con a destra i ripidi prati della costa del Pialeral e in 5 minuti con qualche leggera curva si arriva ai 1300 metri dell'Alpe Cova preceduta da un cartello stradale sulla destra pericolo mucche.

Il percorso del Sentiero Pasturo - Pialeral, il Sentiero 33 del CAI, da Cornisella ad Alpe Cova è davvero molto bello, si lascia il primo tratto da Pasturo a Cornisella più vicino a valle per addentrarsi nella montagna, il Grignone, o la Grigna Settentrionale come la si voglia chiamare, che appare in tutta la sua bellezza. L'aria si fa più fine e la temperatura gradualmente a scende, la vegetazione diventa di abeti e faggi. Si avverte il legame dell'uomo con la sua montagna, le baite sparse qua e là nella natura, prati coltivati su pendii ancora dolci, il lontano scampanellio di mucche su pascoli erbosi, qualche volta capre e pecore, con la vista della Valsassina che si apre e si gusta l'arrivo all'Alpe Cova e del resto. Nel senso opposto la discesa è davvero piacevole, agevole e veloce.

lunedì 6 luglio 2015

Acquafredda

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Acquafredda, o per esteso Località Acquafredda, è una località sulla Grigna Settentrionale lungo la Strada agro-silvo-pastorale Pasturo - Alpe Cova e il Sentiero Pasturo - Pialeral. Si trova circa un centinaio di metri dopo Cornisella, che segue senza discontinuità;[^] a 1066 metri di altezza il Ponte dell'Acqua Fredda attraversa il Torrente Cornisella.[^][^]

Descrizione

La strada a Cornisella di Pasturo sale fino ad un piccolo dosso, poi scende con lieve pendenza per circa 200 metri, con una curva ad esse,[^] avendo ad un bordo una protezione in ferro dipinta di verde e dall'altro delle rocce;[^] come riferimento siamo nel tratto del Sentiero Pasturo - Pialeral da Cornisella ad Alpe Cova. Una strada sterrata si stacca a destra di quella principale, in leggera salita, dove pochi metri dopo ci sono alcuni cartelli, che in verità andrebbero spostati alla biforcazione delle due strade:[^]

  • una tabella segnavia gialla del CAI, una vecchia segnaletica, dice a sinistra per la strada principale in direzione dell'Alpe Cova con quattro scritte: Pialeral Rifugio Pialeral Grigna Settentrionale Rifugio Brioschi
  • un'altra tabella segnavia del CAI, che punta per la strada sterrata: Chiesetta San Calimero Rifugio Riva
  • una tabella segnavia di Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera: Risciol - 2 nella prima riga e Cant - 2 nella terza, entrambe per la strada sterrata

Scendendo lungo la strada principale, davanti, si profila un prato con una baita in pietra distante 50 metri,[^] in estate spesso aperta,[^] e poi, improvvisamente, appare uno splendido scorcio del Grignone.[^] Arrivati più vicino, un tornante è a sinistra, dove a destra, c'è un cartello ormai sbiadito di chissà quanto tempo fa della Comunità Montana n° 16. Su più righe, in stampatello, si legge: Valsassina - Valvarrone Val d'Esino e Riviera Introbio Comune di Pasturo, in grande Strada di Servizio, più in grande e in rosso E' Vietato il Transito con l'immagine del cartello stradale, più in piccolo in nero dei mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli di servizio autorizzati - Ex. art. 26 L. R. 5-4-1976 N. 8. Sotto, in due frasi, altri divieto di transito e l'articolo delle contravvenzioni.[^]

Dopo il tornante, si è al Ponte dell'Acqua Fredda, sul Torrente Cornisella, con ringhiere verdi,[^] preceduto da un cartello stradale di divieto di transito sopra le 6.00 t.[^]

Superato il ponticello, a destra un po' all'interno, una fontana con una vasca in pietra da cui sgorga dell'acqua veramente fredda, con incisi nella roccia 24-5-1933 e R. 2010.[^]
Lungo la strada, su un palo, ci sono due frecce su tabella bianca: la prima, "Rifugio Antonietta" Pialeral No Auto Solo Pedoni min. 0,45, indica in salita per una mulattiera cementata, la seconda, sotto, Automezzi,[^] per la strada che continua leggermente a sinistra, dove ci sono altre baite.

Acquafredda per me

Acquafredda per me, in salita è la vista della montagna, della baita e il ristoro alla fontana. Scendendo dal Grignone, nella piccola salitella che conduce a Cornisella,[^] mentre saluto la montagna chiedendomi se tornerò ancora, da quanto mi fanno male le gambe e la schiena e da quanta forza mi è rimasta capisco la mia condizione fisica e il mio stato di salute.

Note

  1. "45.9473006,9.4287698,616". Google Maps. Consultato il 4 settembre 2017.
  2. Mauro Vezzoli (27 agosto 2004- ). "Acquafredda (Grignone)". [Album di Google Photos]. Consultato il 4 settembre 2017.
  3. Mauro Vezzoli. "Acquafredda (Grignone)". [Album di Flickr]. Consultato il 4 settembre 2017.
  4. Mauro Vezzoli (7 aprile 2006). "Il tracciato della strada tra Cornisella e Ponte dell'Acqua Fredda.". In Acquafredda (Grignone) e Sentiero Pasturo - Pialeral. [Foto di Flickr]. Consultato il 4 settembre 2017.
  5. Mauro Vezzoli (20 novembre 2012). "Curva a gomito.". In Acquafredda (Grignone), Sentiero Pasturo - Pialeral e Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova). [Foto di Google Photos]. Consultato il 4 settembre 2017.
  6. Mauro Vezzoli (11 settembre 2017). "Il bivio dei sentieri prima della discesa a Ponte dell'Acqua Fredda.". In Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova). [Foto di Google Photos]. Consultato il 11 settembre 2017.
  7. Mauro Vezzoli (6 agosto 2014). "La strada e la baita alla curva.". In Acquafredda (Grignone), Sentiero Pasturo - Pialeral e Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova). [Foto di Google Photos]. Consultato il 4 settembre 2017.
  8. Mauro Vezzoli (21 luglio 2016). "La cascina al Ponte dell'Acqua Fredda aperta.". In Acquafredda (Grignone). [Foto di Google Photos]. Consultato il 4 settembre 2017.
  9. Mauro Vezzoli (9 luglio 2015). "Bello scorcio alla località Acquafredda.". In Acquafredda (Grignone). [Foto di Flickr]. Consultato il 4 settembre 2017.
  10. Mauro Vezzoli (30 marzo 2016). "Il cartello della Comunità montana N° 16 ad Acquafredda.". In Acquafredda (Grignone). [Foto di Google Photos]. Consultato il 4 settembre 2017.
  11. Mauro Vezzoli (9 luglio 2015). "Il Ponte dell'Acqua Fredda sul Torrente Cornisella con la ringhiera verde.". In Acquafredda (Grignone), Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova) e Sentiero Pasturo - Pialeral (in discesa). [Foto di Flickr]. Consultato il 4 settembre 2017.
  12. Mauro Vezzoli (26 febbraio 2008). "Il ponte dell'Acqua Fredda dall'alto.". In Acquafredda (Grignone) e Sentiero Pasturo - Pialeral. [Foto di Flickr]. Consultato il 4 settembre 2017.
  13. Mauro Vezzoli (5 luglio 2015). "La fontana sempre all'ombra a Ponte dell'Acqua Fredda del 24-05-1933.". In Acquafredda (Grignone). [Foto di Flickr]. Consultato il 4 settembre 2017.
  14. Mauro Vezzoli (5 luglio 2015). "Cartelli a Ponte dell'Acqua Fredda.". In Acquafredda (Grignone). [Foto di Flickr]. Consultato il 4 settembre 2017.
  15. Mauro Vezzoli (26 febbraio 2015). "Salita a Ponte dell'Acqua Fredda con neve.". In Acquafredda (Grignone), Sentiero Pasturo - Pialeral e Sentiero Pasturo - Pialeral (in discesa). [Foto di Flickr]. Consultato il 4 settembre 2017.

giovedì 2 luglio 2015

Sentiero Cornisella - Brunino

English

Il Sentiero Cornisella - Brunino è un percorso quasi pianeggiante di circa 15 minuti a piedi che collega le due località della Grigna Settentrionale. Siamo sopra Pasturo in Valsassina a poco più di 1000 metri di altezza. Cornisella è in posizione centrale e inclinata, Brunino è decentrato, avanzato verso valle, pianeggiante protetto da piccole alture, in mezzo c'è Spinarolo, tre baite e un prato.
La prima parte del sentiero, il cui terreno è una strada sterrata sulla Valle dell'Acqua Fredda, è in comune al Sentiero Colle di Balisio - Cornisella fatto a scendere. Oltrepassato questo bivio, a un casolare ricovero di attrezzi o animali, c'è una biforcazione, alla quale scegliamo di procedere diritto per entrare in un bosco di un piccolo rilievo lasciando la valle, per uscire pochi minuti dopo all'ingresso di Brunino dalla strada di Pasturo, dove c'è una cappelletta, attualmente con delle statuine della Sacra Famiglia.[^][^] Se alla biforcazione avessimo preso a destra, arriveremmo all'altro capo della località, pochi metri più in basso dell'Agriturismo Brunino.

Anni fa la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera che gestisce il Parco regionale della Grigna Settentrionale dove ci troviamo disegnò dei percorsi per le mountain bike, con il nome Pedalando nel Parco. Il Sentiero Cornisella - Brunino coincide con un tratto del percorso 3, Bike tour della dorsale, di cui ci sono alcune tabelle segnavie.

Le indicazioni a Cornisella

L'incrocio della Chiesetta degli Alpini a Cornisella lungo la Strada Pasturo - Alpe Cova è ricco di indicazioni. A destra della strada che si dirama a sinistra dove c'è una casa, sotto la tabella di località Cornisella, in direzione della strada secondaria punta un segnavia Brunino - 3 di Pedalando nel Parco, inteso come Parco della Grigna. Dall'altro lato della strada secondaria in faccia alla Cappella dedicata alla Madonna, Regina Pacis, tra le frecce una è vistosa gialla, Agriturismo Brunino cell. 339 67 18 395 a sinistra.[^]

Percorsi i pochi metri di questa strada in salita, cementata per facilitare le auto, e pochi metri in discesa, a un secondo incrocio in piano, un'altra tabella segnavia delle bici, con due indicazioni nella stessa direzione. Nella prima riga, Brunino - 3 bollino azzurro o blu a sinistra; nella terza Spinarolo, pallino o cerchio verde. Il colore azzurro significa percorso di media difficoltà, fino a Spinarolo è verde ossia facile. Ho camminato tante volte questo sentiero, non ho mai visto una bicicletta! Sullo stesso palo, è stata aggiunta una tabella, ZacUp nella stessa direzione; ZacUp è la skyrace del Grignone che si svolge a settembre. Nella parte opposta della strada lungo il muretto in pietra di una casa, una freccia in legno Chiesetta-Sacro-Cuore Colle-Balisio punta nella stessa direzione di marcia; sul bordo del muretto, in vernice gialla, Balisio in quella direzione, un'azione da biasimare. Non esiste quindi una segnaletica del Sentiero Cornisella - Brunino per chi si muove a piedi in Grigna, che seguiranno quella per le biciclette.

Da Cornisella, lungo la Valle dell'Acqua Fredda

Percorso il girotondo all'incrocio degli Alpini, per la proprietà della casa tinteggiata di rosa, a dislivello come due gobbe, più alta la prima, ci ritroviamo pochi metri di lato alla cappelletta della Madonna, camminando in piano in direzione sud su una strada grande quanto un auto, sterrata nello spazio delle due ruote con erba in mezzo, godendo del paesaggio dei monti della Valsassina verso le Orobie, allontanandoci dalla Grigna. Dopo una casa in pietra in posizione panoramica utilizzata da chi fa il fieno, che segna il confine ideale tra Cornisella e Spinarolo, [^] c'è la baita Caterina, i cui proprietari hanno una allestito una zona coperta esterna vivibile e un giardino curato con tronchi d'albero come sedie. Cani fanno buona guardia abbaiando all'escursionista. La nuova località è rivolta verso la Valle dell'Acqua Fredda, un dosso di pochi metri tagliato a prato nasconde Cornisella.
Pochi metri in piano, ecco la Baita de Spinarol, mt. 1030, riconoscibile dall'affresco di un cervo nella neve della Grigna Settentrionale. Scendiamo verso una casa bianca lungo la strada che è stata cementata nello spazio delle due ruote. A destra, un cartello in legno Balisio. Pochi metri ancora, un primo bivio del sentiero diventato largo quanto il passaggio di una persona e in terra battuta. La tabella rossa della bici indica a sinistra in leggera salita per Brunino - 3, sul palo nella stessa direzione un tabella segnavia della corsa ZacUp, sfondo bianco e freccia rossa. Per leggere Balisio in giù su un cartello in legno dovresti scendere di qualche metro, e salire dall'altra parte per trovare Cornisella in legno appeso a un tronco di albero che punta nella direzione opposta al nostro senso di marcia. A piedi del terreno erboso, Agriturismo Brunino e una freccia gialla insù,[^] esempi di segnaletiche differenti che si incontrano frequentemente sulla montagna.

In alto sul dosso, dietro a un'altalena della casa, svetta un traliccio, che trasporta elettricità dalla Valtellina alla pianura, ahimè proprio lungo l'amata Grigna e parco regionale. Poi, il tratto più bello dell'intero percorso, cento metri che attraversano in piano un prato inclinato, fertile pascolo di mucche o cavalli.[^] Raggiunto un piccolo edificio abbandonato, vecchio deposito di attrezzi o riparo per animali, una piccola altura coperta da un bosco, costringe a proseguire leggermente a sinistra o a destra. In una mappa, l'impervio rilievo con sassi è lo Zucco del Canto del Brug alto 1097 metri, 83 metri più alto della strada a Brunino. Una tabella per le mountain bike indica Brunino - 3 a sinistra in giù. A destra puntano il solito cartello giallo privato Agriturismo Brunino cell. 339 67 18 395 e la tabella con la freccia rossa ZacUp, un breve tracciato che ho descritto in direzione opposta, Sentiero Brunino - Cornisella.

Nel bosco fino alla strada di Brunino alla cappelletta

Alla biforcazione del casolare, avendo scelto di andare a sinistra, lasciamo la Valle dell'Acqua della Fredda per cinque minuti di divertente scendi e sali in un bosco di faggi, tra i sassi dell'impervio rilievo a destra e i prati tagliati dall'uomo con baite a sinistra. Rivediamo la luce a Brunino, dove la strada carrozzabile che sale da Pasturo arriva alla località in prossimità di una cappelletta, che ha statuine che rappresentano la Sacra Famiglia. Voltandoci da dove siamo sbucati, su un albero due cartelli in legno, Cornisella Pasturo, indicano la direzione da prendere. Non possono mancare, un cartello di Pedalando nel Parco (della Grigna Settentrionale), che indica Capp. Sacro Cuore 3 per la strada sterrata verso il centro della località, e Agriturismo Brunino cell. 339 67 18 395 nella stessa direzione.

Conclusione

Cornisella e Brunino sono due località poco distanti sulla Grigna Settentrionale quasi alla stessa quota ma differenti nel paesaggio. La meta del vecchio Rifugio Brunino è attraente per chi passa per Cornisella come me. Percorro il giro ad anello da Cornisella in senso orario, arrivando nella località a 1015 metri di altezza con il Sentiero Cornisella - Brunino alla cappelletta, che è in comune a un piccolo tratto dell'Itinerario unidirezionale 3 delle bici, per gustarmi gli ultimi metri in piano, con la bella vista della cascina sul dosso, dei prati, il profumo del fieno appena tagliato, prima di una sosta all'Agriturismo Brunino. Riservo il percorso più breve per il ritorno, che inizia al primo tornante a sinistra della strada per Balisio proprio sotto la struttura ricettiva.

Note

  1. Mauro Vezzoli (30 giugno 2014- ). "Sentiero Cornisella - Brunino". [Album di Google Photos]. Consultato il 9 ottobre 2023.
  2. Mauro Vezzoli. "Sentiero Cornisella - Brunino". [Album di Flickr]. Consultato il 9 ottobre 2023.
  3. Mauro Vezzoli (5 novembre 2022). "La vista dalla chiesetta di Cornisella con la strada verso Brunino e i cartelli dei sentieri.". In Autunno, Chiesetta degli Alpini a Cornisella, Cornisella, Escursioni sul Grignone, Escursioni sulle Grigne, Escursionismo in montagna, Escursionismo in Valsassina, Itinerario Pedalando nel Parco 3 Bike tour della dorsale, Segnaletica dei sentieri della Grigna, Sentiero Cornisella - Brunino. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 ottobre 2023.
  4. Mauro Vezzoli (2 luglio 2015). "Nello stesso periodo dell'anno scorso e orario non cambia la mia escursione, da Barzio a Brunino. Dal paese dell'altopiano della Valsassina alla località sui Monti di Pasturo ci vuole meno di un'ora e mezzo di cammino e corsa. C'è il sole, l'estate del 2015 è asciutta e calda quanto quella del 2014 fu piovosa e fresca. Lunga la strada in piano sterrata che lascia Cornisella un casolare prima di una curva.". In Sentiero Cornisella - Brunino, Spinarolo. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 ottobre 2023.
  5. Mauro Vezzoli (11 ottobre 2023). "I due sentieri che si dividono al bivio sotto la casa bianca di Spinarolo. Rispetto a 7 anni fa, sul palo in zinco della segnaletica Pedalando nel Parco è stata aggiunta la freccia della corsa in montagna ZacUp in direzione di Brunino e in basso nel prato una dell'Agriturismo Brunino.". In Autunno, Escursioni sul Grignone, Escursioni sulle Grigne, Escursionismo in montagna, Escursionismo in Valsassina, Itinerario Pedalando nel Parco 3 Bike tour della dorsale, Segnaletica dei sentieri della Grigna, Sentiero Colle di Balisio - Cornisella, Sentiero Cornisella - Brunino, Spinarolo. [Foto di Google Photos]. Consultato il 11 ottobre 2023.
  6. Mauro Vezzoli (30 giugno 2014). "È passato mezzogiorno da pochi minuti, sul fertile prato inclinato lungo il sentiero che da Cornisella conduce a Brunino pascolano le mucche. La Grigna in estate è il luogo ideale per bestie e escursionisti, ancor più bella in una splendida giornata di sole come oggi dopo la pioggia.". In Sentiero Cornisella - Brunino, Spinarolo. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 ottobre 2023.