domenica 17 luglio 2016

Sul Grignone anche questa estate

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È metà luglio, torno in Valsassina a Barzio, a giugno ci sono stato solo pochi giorni. Come gli scorsi anni, non spendo niente perché mio fratello mi permette di utiizzare la sua casa per le vacanze gratis. II mio programma è camminare sul Grignone da Pasturo come salutare esercizio fisico all'aria aperta, calpestare mulattiere, godere per qualche ora del fresco clima di montagna nel pesante tempo del sole alto all'orizzonte o delle ore più calde, proteggendomi con la crema solare ben spalmata sulla pelle, indossando un cappellino in testa e occhiali da sole, bevendo. Sarò finalmente nella natura, libero, leggero, nei fertili prati, all'ombra delle piante, ascoltando le mucche, e scatterò qualche significativa fotografia. Poi, al tavolo, al lavoro, sul mio nuovo computer portatile Lenovo, leggendo gli articoli del blog Il Grignone nel versante di Pasturo che ho pubblicato la scorsa estate per revisionarli. Questo impegno mi consola perché scrivo di luoghi cari e di montagna e mi motiva, prolungando l'attività di andare per sentieri. Scopro che scrivere è utile esercizio in generale, perché richiede ricerca, approfondimento, analisi; l'esito, rimanendo come lettera, ha un indefinito sviluppo futuro. In me c'è la tristezza della perdita di mio padre che, in una mattina di fine di luglio dello scorso anno, proprio mentre ero al Pialeral, mi telefonò dall'Ospedale Manzoni di Lecco per la richiesta della documentazione medica per un ultimo consulto sul tumore alla tonsilla di cui soffriva.

Come nelle ultime due stagioni, dal 2014, inizio le mie escursioni con lo stesso tragitto, la prima parte non può essere che da Pasturo a Cornisella. Dalla chiesetta degli Alpini di Cornisella, la località a poco più di mille metri di altezza in posizione centrale sulla Grigna Settentrionale, prendo il sentiero secondario Cornisella - Brunino, un percorso comune a uno per le mountain bike, segnato con le nuove tabelle segnavie Pedalando nel Parco. I recenti cartelli mi hanno indotto a scrivere un nuovo post, segnaletica dei sentieri, e aggiungere tag alle mie foto. In piano e più al fresco cammino lungo le tre case di Spinarolo e nel suo scenografico pascolo. Se è l'ora di pranzo, mi fermo a mangiare un primo piatto all'Agriturismo Brunino, il prezzo è modico. Da Barzio a Brunino, passando per Cornisella, è una escursione non troppo lunga e faticosa, andata e ritorno, richiede circa due ore e mezzo con cinquecento metri di dislivello, non sono molto allenato, vorrei evitare di avere mal di gambe. Inoltre non sono stato bene, al dolore cronico alla schiena si è aggiunto male alla faccia e ai denti, meglio rimanere tranquillo e al coperto. Torno a Cornisella con il Sentiero Brunino - Cornisella.

Poi, con qualche chilometro nelle gambe, con le scarpe da trail-running e lo zaino rosso sbiadito The North Face Animas 12 sulle spalle, sono pronto per qualcosa in più: anche quest'estate salirò ai milletrecento metri dell'Alpe Cova. Lasciata la strada principale della montagna, da Cornisella ad Alpe Cova la Valsassina si apre dall'alto nel suo splendore con i monti delle Orobie. Su una delle panchine dello stagno dell'alpe, sdraiato all'ombra degli alberi, vicino al crocifisso ligneo, riprenderò le forze perdute dalla salita e dalla salute, malcurata dai medici e fuori asse. Al fresco contemplerò le Grigne. Domenica 24 luglio è in programma la gara di corsa e bici non competitiva Pasturo - Alpe Coa, a cui vorrei assistere, e partecipare alla messa, come quattro anni fa.
Per le successive camminate e corse sul Grignone, a costo zero per l'ambiente perché iniziano da casa, la mia vacanza prevede di salire di poco ancora, rimanendo dentro i sentieri e le località del blog come fossero confine, al Rifugio Antonietta e alla conca del Pialeral. Fino a metà settembre, più allenato, avrò tempo per svagarmi e ripetere numerose volte i percorsi tra Pasturo e Pialeral.

mercoledì 13 luglio 2016

Segnaletica dei sentieri

Buona parte del Grignone dal 2005 è Parco regionale della Grigna Settentrionale avente ente gestore la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera che segna i sentieri della montagna, e quelli del versante di Pasturo, sentieri percorsi da centinaia di anni.

La Comunità Montana ha adottato una segnaletica simile al Club Alpino Italiano (CAI), con gli inconfondibili colori rosso e bianco e la segnaletica verticale con le tabelle, e ne fa le veci, Club che nel passato aveva segnato i sentieri delle Grigne. Inoltre ha tracciato a quota inferiore a 1500 metri cinque percorsi ciclabili con il nome Pedalando nel Parco.

Esaminando le tabelle della segnaletica verticale, montate su pali in metallo, di Parco regionale della Grigna Settentrionale e della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, esse sono come quelle del CAI dei giorni d'oggi con l'assenza della numerazione:

  • tabelle segnavie a forma di freccia di dimensioni 55 x 15 cm.
  • la punta di colore rosso con il logo bianco Parco Regionale Grigna Settentrionale
  • la coda di colore rosso con al centro su bianco il logo Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera
  • tre righe con le destinazioni, se ce ne è una sola è al centro, a destra il tempo di percorrenza
  • tabella località con l'altitudine, come all'Alpe Cova m. 1301

Allo stesso modo sono le tabelle Pedalando nel Parco:

  • in alto una tabella rossa con una bici che sale e il logo Sistemi Parchi Regione Lombardia
  • tabella località con una riga bianca su grigio con "Pedalando del Parco" tra i due loghi Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera e Parco Regionale Grigna Settentrionale e sotto l'altitudine. Le ho viste a Monteno, Cornisella, Brunino, Pialeral
  • tabella segnavia a tre righe, in ognuna la meta seguita da un trattino (-) e il numero del percorso, a destra un cerchio colorato

Coesistono i vecchi cartelli del CAI:

  • tabella segnavia a sfondo giallo, più piccola rispetto a quella attuale, e senza la divisione in righe, coda e numerazione
  • freccia incisa in rosso, bianco, giallo, il bianco al centro più grande
  • scritta C.A.I. in verticale a sinistra o a destra della (delle) destinazione (i)

Disseminati sui sentieri e a incroci cartelli in legno a freccia che indicano la destinazione, alcuni in metallo, veri e propri cartelli stradali a freccia come i due marroni a Pasturo in Via Cantellone e Via San Calimero che indicano Grigna Sett.le (Settentrionale) e Pialeral.

Per la segnaletica orizzontale, i segnavia a tre colori rosso bianco rosso, o a due rosso bianco, su rocce, muri, e punti visibili, si vedono solo in quota. Rimangono sbiaditi i vecchi e rari segni del CAI rosso bianco giallo, oppure giallo bianco rosso, con il numero del sentiero in mezzo.

Sulla Grigna Settentrionale a bassa quota ci sono percorsi misti, strade, mulattiere, sentieri, che collegano le località percorribili in auto, a piedi, in bici, in moto. La Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera ha tracciato per gli escursionisti il sentiero più rapido per raggiungere Pialeral, e da lì si va in quota e al Rifugio Brioschi, cioè dal Colle di Balisio, tralasciando gli altri soprattutto Sentiero Pasturo - Pialeral; quest'ultimo fino a circa mille metri di quota non fa parte del Parco regionale della Grigna Settentrionale. Fioriscono cartelli, in genere di legno, o tavole improvvisate che sopperiscono a questa carenza, alcuni di rifugi, altre che dividono il tipo di percorso come ad Acquafredda, automezzi da una parte e pedoni dall'altra. Qua e là i rimangono vecchi segnali del CAI con la sua numerazione.
Inotre l'ente che gestisce la montagna ha privilegiato le bici con cinque percorsi, generando una sovrapposizione con i sentieri, o una loro parte, che erano già noti in altro modo, e confusione in chi va a piedi (che sono la maggioranza) nell'averli indicati in una sola direzione. Utili sono le sue tabelle località.

La segnaletica con la sua stratificazione riflette la popolarità delle Grigne, e per chi ci va spesso è bello vedere di nuovo. Manca un criterio unitario con i sentieri che vengono segnati dal CAI su tante montagne.

  1. Documentazione. cai.it
  2. La segnaletica (PDF). Sentieri, pianificazione, segnaletica e manutenzione. Quaderno sentieri n. 1/2010. pagine 33-54. cai.it