venerdì 16 settembre 2016

La mia estate sul Grignone

English

La mia estate sul Grignone è durata fino alla fine della stagione, settembre è stato un mese caldo. Ho mantenuto la promessa di rimanere nei sentieri e località del blog. Ho raggiunto il Pialeral, la mia cima di quest'anno, solo pochi giorni fa, il 13 del mese. Pazza estate di lettura, scrittura, lettura, scrittura, fino a tarda sera! Frasi e parole che mi svegliano all'alba del mattino seguente. Di chi di giorno per davvero ha camminato sulla montagna in cerca di libertà e benessere. Le foto erano la sorgente per descrivere il percorso dei sentieri. Mancava una seconda parte, dove si trovano, chi li gestisce, eventualmente altro di significativo, che mi sono impegnato a colmare. Mi sono sentito come se fossi un onesto lavoratore del Sentiero Pasturo - Pialeral. È stato possibile grazie al nuovo computer Lenovo Intel Core i7 equipaggiato di Windows 10 che ha funzionato perfettamente e alla rete mobile Vodafone, lottando per ogni gigabyte consumato, con qualche piccola interruzione e richieste di chiarimento alla compagnia. Rendo grazie a Dio dei doni e della protezione, sempre sia lodato e benedetto il suo santo Nome.

Come era prevedibile la mia andatura è stata lenta, la schiena non è a posto e c'è il dolore alla faccia e ai denti che è da indagare. Molto è cambiato nel blog, a partire dal nome nelle due lingue, in italiano Il Grignone nel versante di Pasturo e in inglese Grignone in slope of Pasturo, che ha ora una introduzione. Grignone è anche Grigna Settentrionale, Grigna, monti di Pasturo. Ho definito cosa è un sentiero e tolto la numerazione dai tracciati perché opera del Club Alpino Italiano, il quale non si occupa più della loro gestione. Rimane in me impresso il numero 33 del Sentiero 33 Pasturo - Pialeral, di cui rimangono numerosi segnavie orizzontali sulla montagna, così come quello della linea di tram 33 che prendevo vicino a casa a Milano. L'unico percorso aggiunto è il corto Sentiero Brunino - Cornisella, che chiude l'anello di Brunino.

Il protagonista della mia vacanza estiva è stata la segnaletica verticale delle bici, che incrocio numerose volte e segna percorsi in comune ai miei. La tabella segnavia rossa ha nome Pedalando nel Parco del Sistema Parchi Regione Lombardia, sulla tabella direzionale c'è il logo Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera. Per andare in Grigna da Barzio passo davanti alla sede nel fondo valle, vicino al torrente Pioverna, in località Prato Buscante. Si è aperto un mondo, scopro anche che la Grigna Settentrionale è parco regionale dal 2005! Informazioni istituzionali e altre le trovo nei siti web della comunità montana e di Parco Grigna. Più di un terzo degli oltre 5000 ettari del Parco regionale della Grigna Settentrionale è a protezione speciale, tra cui il Sito di Interesse Comunitario IT2030001 Grigna Settentrionale.

Non ho tralasciato che la Grigna è stata ispirazione per Antonia Pozzi, la poetessa milanese che soggiornava a Pasturo. La villa settecentesca è stata finalmente aperta al pubblico, ho visitato le stanze, lo studio rimasto come allora, il giardino, che si può anche osservare dalla finestra dove Antonia scriveva. Sul muro interno della Chiesetta degli Alpini di Cornisella c'è il verso emblematico di un conflitto interiore, Anima, sii come la montagna, il primo verso della quarta strofa della poesia Esempi. Fuori da un argomento specifico è rimasta invece la natura, gli animali, gli uccelli, i fiori, le piante, le rocce.

Alla chiesetta di Cornisella dedicata a Maria Regina Pacis ho avuto l'opportunità di partecipare alla messa e alla festa che ogni anno si tiene la seconda domenica di settembre organizzata dal gruppo locale di Pasturo degli Alpini, nell'anniversario dell'inaugurazione della cappella degli alpini. Ho girato uno splendido video di oltre un minuto dell'alzabandiera. In veste di spettatore che ama lo sport, ero presente al traguardo dell'Alpe Cova della gara di corsa e bici non competitiva Pasturo - Alpe Coa, la quarta domenica di luglio, e alla messa, in mezzo alla gente di Pasturo.

Come colui che impegnando tutto se stesso su l'obiettivo in cui si era concentrato non ha più forze e tempo per il resto, per il Grignone ho trascurato le montagne dalla parte opposta della valle del Pioverna, i monti di Barzio, che ho invece frequentato con continuità nella stagione estiva di sette anni dopo. Tornerò in Valsassina nella festività di Sant'Ambrogio e qualche volta in inverno senza scrivere altri post, così come non lo farò la prossima estate perché bastano, e avanzano, i 16 articoli dell'estate 2016.

Copyright © 2016 e 2023 Mauro Vezzoli

giovedì 15 settembre 2016

Sito di Interesse Comunitario IT2030001 Grigna Settentrionale

La Grigna Settentrionale è un Sito di Interesse Comunitario (SIC) di Natura 2000, codificato in IT2030001.
Natura 2000 è una rete di Siti di Interesse Comunitario e di Zone di Protezione Speciale, un progetto dell'Unione europea che si estende per ben 28 paesi dell'unione. La Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche detta Direttiva "Habitat", e la Direttiva Uccelli costituiscono il cuore della politica comunitaria in materia di conservazione della biodiversità e sono la base legale su cui si fonda Natura 2000.

Il SIC IT2030001 "Grigna settentrionale" è stato individuato con D.G.R. n. VII/14106 del 12 settembre 2003; successivamente, con D.G.R. n. VIII/1876 del 8 febbraio 2006 sono stati rettificati i confini con minime variazioni.
La sua gestione è stata affidata dapprima interamente alla Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, con D.G.R. VII/18453 del 30 luglio 2004, poi dalla Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11 istitutiva del Parco regionale della Grigna Settentrionale, all'Ente amministratore dell'area protetta per la porzione compresa entro i suoi confini, mentre per la rimanente la responsabilità è stata attribuita all'Amministrazione provinciale di Lecco. Sono in tal modo identificabili due settori, sufficientemente distinti anche geograficamente, l'uno di 990 ettari che si estende a settentrione della Cresta di Piancaformia, l'altro di 630 ettari circa che ricade a meridione della stessa.

  1. Natura 2000, it.wikipedia.org
  2. Direttiva Habitat. minambiente.it
  3. Grigna Settentrionale - Grigna Meridionale IT2030001 - IT2030002 (PDF). Atlante dei SIC della provincia di Lecco. flanet.org
  4. La Rete Natura 2000. Rete Natura. parcogrigna.it
  5. La legge 2 marzo 2005, n. 11 è stata abrogata e aggiornata dalla Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16. Banca dati delle leggi regionali. normelombardia.consiglio.regione.lombardia.it

domenica 11 settembre 2016

Sentiero Brunino - Cornisella

English

Il Sentiero Brunino - Cornisella è un sentiero pianeggiante che collega le due località del Grignone a Pasturo in un quarto d'ora di cammino, a poco più di 1000 metri di altezza aggirando un rilievo montuoso. Il sentiero inizia un po' nascosto al primo tornante della strada che dall'Agriturismo Brunino scende alla Cappella del Sacro Cuore e Balisio.[^][^] Non è segnato dagli enti che gestiscono o hanno gestito i sentieri della montagna, Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera e Club Alpino Italiano. Per il sentiero da Brunino alla cappelletta, dove la strada arriva da Pasturo, a Spinarolo e Cornisella, bisogna invece leggere Sentiero Cornisella - Brunino, descritto in direzione opposta. I due tracciati che partono da luoghi differenti di Brunino si uniscono dopo circa 5 minuti di cammino.

Dal primo tornante della strada all'incrocio con l'altro sentiero di Brunino

Dal centro di Brunino, dove ci sono l'agriturismo e la Cascina Margherita, al primo tornante a sinistra della strada che scende, a destra un sentiero va nel bosco verso ovest, un vecchio cartello giallo tra gli alberi lo indica per tre indicazioni con terminologia non comune (o errore di grammatica): Cornicella (ossia Cornisella) Pialleral (due elle invece di una) S. Calimero.[^]

Il sentiero in terra e sufficientemente largo si apre dopo una curva verso la Valle dell'Acqua Fredda, gli alberi si diradano. Qui si possono vedere dei bei fiori, in estate margherite,[^] gigli martagone, e poi ciclamini, crochi. Non ho neppure il tempo di riflettere sulla bellezza della natura che allieta il cammino dell'escursionista, quando le case di Spinarolo sono già in vista. A un cascina fatiscente, si incrocia il Sentiero Cornisella - Brunino, segnato da una tabella segnavia del tracciato Pedalando nel Parco su un palo di metallo come 3 per Brunino a destra in discesa, che arriva al capo opposto della località, noi dall'agriturismo, le bici o chi lo segue alla cappelletta della Sacra Famiglia. A mezza altezza dello stesso palo, una tabella segnavia ZacUp e un cartello giallo Agriturismo Brunino cell. 339 67 18 395 puntano nella direzione da cui proveniamo.

Dall'incrocio al casolare abbandonato a Cornisella

Al casolare abbandonato in cui si è incrociato il sentiero perpendicolare, a destra la tabella segnavia delle bici per Brunino, a sinistra nulla, dove sullo sfondo si innalza la Grigna Settentrionale. Siamo abbastanza esperti per non sbagliare ritenendo che a sinistra si va a Cornisella. La mia descrizione del percorso si alleggerisce perché c'è quella in direzione contraria in Sentiero Cornisella - Brunino. Tuttavia ogni percorso nelle due direzioni offre un'esperienza diversa.

In piano si continua per un prato, recintato in estate da un filo, dove pascolano cavalli con mantello pezzato bianco e marrone, o tutto marrone, una bella criniera e coda,[^] oppure mucche. Si profila una casa con altalene nel giardino e sull'altura un gigantesco traliccio dell'elettricità. Scendendo pochi metri, sul tronco di un albero finalmente Cornisella su una freccia in legno nella nostra direzione di marcia, mentre a un incrocio si lascia il sentiero a sinistra che scende a Balisio. Una tabella segnavia delle bici punta da dove proveniamo, così come la tabella ZacUp. Si sale lungo la casa bianca, in piano si passa davanti a una baita gialla e alla Baita Caterina dove un cane ti abbaia e ti insegue. Lo sguardo va alla Chiesetta degli Alpini e alla Grigna Settentrionale su una strada sterrata con l'erba in mezzo. Un doppio tornante con altre indicazioni ci conduce all'incrocio di Cornisella con la strada Pasturo - Alpe Cova.

Conclusione

Anche un corto tracciato, come il sentiero per Spinarolo che si stacca a Brunino al primo tornante della strada per Balisio, sconosciuto alla segnaletica ufficiale, è sufficiente per emozionare chi frequenta il Parco regionale della Grigna Settentrionale. All'incrocio di sentiero con una tabella segnavia delle bici in prossimità di un casolare abbandonato bisogna girare a sinistra per Cornisella. In senso opposto, il percorso è una piccola parte della corsa in montagna ZacUp.

Note

  1. Mauro Vezzoli (3 agosto 2004- ). "Sentiero Brunino - Cornisella". [Album di Google Photos]. Consultato il 16 ottobre 2023.
  2. Mauro Vezzoli. "Sentiero Brunino - Cornisella". [Album di Flickr]. Consultato il 16 ottobre 2023.
  3. Mauro Vezzoli (8 dicembre 2015). "Una delle escursioni più frequenti degli ultimi anni è senza dubbio, la Barzio - Pasturo - Alpe Cova, alla fine ci impiego circa 3 ore. Tornando nel paese dove trascorro molti giorni dell'anno, specialmente in estate, alla cappelletta Regina Pacis talvolta devio per Brunino, compiendo un giro ad anello, sempre nella stessa direzione, in senso orario. Arrivo quindi a Brunino per il sentiero che sbuca in prossimità della strada che sale da Pasturo dove c'è una cappelletta con delle statuine, proseguo per l'agriturismo o rifugio. Scendendo pochi metri lungo la strada per la Chiesetta del Sacro Cuore, tra le piante spogliate dall'inizio dell'inverno, un cartello giallo Cornicella Pialleral Calimero e il sentiero.". In Brunino, Segnaletica dei sentieri della Grigna, Sentiero Brunino - Cornisella. [Foto di Flickr]. Consultato il 16 ottobre 2023.
  4. Mauro Vezzoli (2 luglio 2015). "Sentiero lungo la Valle dell'Acqua Fredda tra Spinarolo e Brunino con mazzetti di margherite. Stare nella natura, tra piante e colorati fiori, è una delle ragioni che inducono a frequentare la montagna.". In Escursioni sul Grignone, Escursioni sulle Grigne, Escursionismo in montagna, Escursionismo in Valsassina, Estate, Sentiero Brunino - Cornisella. [Foto di Google Photos]. Consultato il 16 ottobre 2023.
  5. Mauro Vezzoli (30 luglio 2015). "Tre cavalli a Spinarolo nel Parco regionale della Grigna Settentrionale.". In Sentiero Brunino - Cornisella, Sentiero Cornisella - Brunino, Spinarolo. [Foto di Flickr]. Consultato il 16 ottobre 2023.

venerdì 9 settembre 2016

Antonia Pozzi

English

Antonia Pozzi[^][^] è stata una poetessa italiana, nata a Milano il 13 febbraio 1912 e morta suicida a 26 anni nella stessa città il 3 dicembre 1938.[^] A Pasturo Antonia Pozzi trascorreva le vacanze nella settecentesca villa di famiglia in Via Alessandro Manzoni 1, ai piedi della Grigna. È sepolta nel cimitero del paese.

Breve biografia, poesie e scritti

Allevata in un ambiente familiare e colto, Antonia manifesta in giovane età la sua predilizione per gli studi classici, la letteratura, il sapere, la parola scritta e la poesia. L'amore per il professore di liceo di greco e latino, Antonio Maria Cervi, contrastato dal padre, e la rinuncia alla vita sognata, non secondo il cuore ma secondo il bene (1933), lascia nel suo animo sensibile un vuoto incolmabile e che provoca dolore.[^]

Il tema delle sue poesie,[^] autobiografico, è l'amore, la fragilità e la ricerca di se stessi. Le parole sono asciutte e ridotte al minimo peso. La natura è esempio, nel bene e nel male, dove trovare la forza per ricominciare o morire. L'ambiente è spesso la montagna, con torrenti, piante e fiori, le cime, i silenzi, il buio e le albe.
Nei suoi scritti,[^] diari e lettere, la villa di Pasturo e il paese, sono luogo di rifugio e ritrovata serenità.

Pasturo

Pasturo, nel 2012, ha dedicato un percorso poetico, un'esposizione permanente lungo le vie del paese in 22 tappe con pannelli di varie dimensioni.[^] Essi riportano una selezione accurata di poesie, passi di diario o stralci di lettere, accostati a fotografie scattate dalla stessa Pozzi o da altri, che la ritraggono nei suoi “momenti pasturesi”.[^] Ogni riferimento è tangibile e verificabile con l’immagine di un luogo preciso, una casa, un portone, una fontana, un lavatoio o una cappelletta.

Villa Pozzi

Villa Pozzi a Pasturo è occasionalmente aperta al pubblico, nell'estate 2016 lo è stata per ben due mesi, luglio e agosto.[^] Io stesso ho avuto il piacere di visitarla.
La villa è rimasta come era al tempo di Antonia Pozzi. La prima emozione è stata il corridoio ai locali della poetessa, a cui si accede da una piccola porta del balcone al primo piano. I due locali studio hanno moltissimi oggetti e ricordi della poetessa. Da ognuno, una finestra guarda il giardino della villa, nè grande, nè piccolo, che trasmette davvero serenità.

Ammiro Villa Pozzi da fuori quando vado in Grigna, negli ultimi anni parto da Barzio. Viene dopo Via Roma e superato il torrente Cariola, che essa costeggia; è grande e perfettamente conservata, antica, si capisce che è una casa importante. Verso monte, c'è un cancello che dà su un ampio cortile; in alto sulla facciata gialla della villa, una targa, che ricorda Antonia (in stampatello):

In questa romita dimora
si svolse per un ventennio
la pensosa adolescenza
di
Antonia Pozzi
che animò di sogni e di canti
le montagne della Valsassina
Estate 1918 Autunno 1938


Alzando lo sguardo, lateralmente, spicca il lungo balcone sorretto da colonne.
Girato l'angolo di Via Alessandro Manzoni, in Via Cantellone, la mia salita inizia lungo il muro di cinta della villa. Tornando a Pasturo, la mulattiera finisce proprio dove c'è il cancelletto al limite del giardino della villa, da cui la Pozzi si incamminava nella natura.

Mostre

Milano, allo Spazio Oberdan, dal 23 ottobre 2015 al 6 gennaio 2016, le ha dedicato una bella mostra, intitolata Sopra il nudo cuore. Fotografie e film di Antonia Pozzi,[^][^][^] che ho visitato.

Note

  1. "Antonia Pozzi". antoniapozzi.it. Consultato il 14 settembre 2017.
  2. "Antonia Pozzi". [Cerca in Google Italia]. Google. Consultato il 14 settembre 2017.
  3. "Antonia Pozzi". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 14 settembre 2017.
  4. "Biografia". antoniapozzi.it. Consultato il 14 settembre 2017.
  5. "Poesie". antoniapozzi.it. Consultato il 14 settembre 2017.
  6. "Scritti". antoniapozzi.it. Consultato il 14 settembre 2017.
  7. Sala, Angelo. Il Grinzone n. 38. "Sulle tracce di Antonia Pozzi. Il percorso poetico di un territorio". Il Grinzone. Consultato il 14 settembre 2017.
  8. 15 aprile 2015. "Antonia Pozzi - Il percorso poetico di un territorio". In Itinerari culturali. Comune di Pasturo. Consultato il 14 settembre 2017.
  9. 6 agosto 2016. "Estate 2016, riapre la casa di Antonia a Pasturo". antoniapozzi.it. Consultato il 14 settembre 2017.
  10. 10 Dicembre 2015. "Sopra il nudo cuore". antoniapozzi.it. Consultato il 14 settembre 2017.
  11. "Sopra il nudo cuore. Fotografie e film di Antonia Pozzi". In Mostre. Arte.it. Consultato il 14 settembre 2017.
  12. Altea, Tiziana (1 Settembre 2016). "'Sopra il nudo cuore' d'immagini, di Antonia Pozzi". antoniapozzi.it. Consultato il 14 settembre 2017.

mercoledì 7 settembre 2016

Pasturo

English

Pasturo è un comune italiano di poco meno di 2000 abitanti in provincia di Lecco[^][^] in Valsassina alle pendici della Grigna Settentrionale, base di partenza per molte escursioni. Il versante orientale della montagna è nel suo territorio, chiamato anche monte di Pasturo o i monti di Pasturo. Il paese si trova a 641 metri di altezza, a nord poco distante a 615 metri sul livello del mare c'è Baiedo,[^] l'unica frazione con un centro abitato.
Il nome Pasturo, Pastür in dialetto valsassinese, sembra indicare la feracità dei pascoli, del piano e della montagna.[^] L'allevamento del bestiame e la lavorazione del latte sono ancora oggi una delle attività prevalenti. Nel 1920 è sorto lo stabilimento Emilio Mauri,[^] nel 1960 inizia la commercializzazione Carozzi,[^] due realtà dell'industria casearia note in tutto il territorio nazionale. Da quasi cent'anni, nell'ultimo fine settimana di settembre, si tengono le Manifestazioni Zootecniche Valsassinesi.[^]

Nel centro del paese c'è la Chiesa Sant'Eusebio ricostruita alla fine del 1500 su una preesistente del 1300; il santo[^] è patrono di Pasturo, la cui ricorrenza è il 2 agosto. Grande devozione è per la Madonna della Cintura, a cui è dedicato un piccolo santuario o chiesa di san Giacomo apostolo a pochi metri dalla chiesa parrocchiale. La statua della Madonna viene portata solennemente in processione la prima domenica di settembre. Chi percorre la strada provinciale della Valsassina o si addentra nel paese non può non notare la presenza di cartelloni, pannelli, percorsi con foto, frasi, poesie di Antonia Pozzi, che a Pasturo trascorreva le vacanze nella settecentesca villa di famiglia. Nel cimitero di Pasturo sono sepolti la poetessa e i genitori.

Nella valle scorre il Torrente Pioverna che sfocia a nord nel Lago di Como a Bellano. Al di là del torrente, in un'ampia area pianeggiante nel comune di Barzio si tiene a cavallo di Ferragosto per una decina di giorni la Sagra delle Sagre,[^] una ricca esposizione di prodotti tipici della valle e non, culinari come formaggi, e di artigianato, come coltelli. La manifestazione fieristica e gastronomica attrae numerosissimi visitatori da tutta la Lombardia. Qui c'è anche la sede della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera.

Un riferimento culturale è il giornale trimestrale Il Grinzone,[^] disponibile on-line, che accanto a notizie di cronaca, ricorda di qualche fatto storico del paese, curiosità, descrizione di personaggi particolari, stralci di poesie.

Il paese per me

Pasturo è un centro agricolo non rovinato dal turismo protetto dalla Grigna, in cui i residenti parlano tra di loro ancora in dialetto. Ho camminato per le vie strette e ombrose del paese che convergono in Piazza Vittorio Veneto con il monumento ai caduti, nella Chiesa di Sant'Eusebio ho ammirato affreschi; ho visitato anche il cimitero. Principalmente, è il paese di partenza per il Grignone.

Quando partivo da Milano, era essenzialmente la fermata dell'autobus di fronte all'Albergo Grigna. Avanti e indietro da Barzio, Pasturo è Via Roma, il torrente Cariola e Via Alessandro Manzoni, con Villa Pozzi e la fontana in cui mi disseto con sopra un vaso di gerani. Il paese è per me Via Cantellone, le due frecce marroni Grigna Sett.le e Pialeral, il segnavia orizzontale 33 sul muro, l'inizio del Sentiero Pasturo - Pialeral. La montagna riflette la storia, la fede cristiana, la vita e l'economia del villaggio, attraverso i cognomi dei caduti della seconda guerra mondiale nella chiesetta degli Alpini di Cornisella, Agostoni, Pigazzi, Platti, Ticozzi, Ticozzelli e tutti gli altri compagni, San Calimero, la Madonna della Cintura, le mucche che pascolano, chi fatica tagliando e raccogliendo il fieno nei prati.

Note

  1. "Pasturo". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 11 agosto 2023.
  2. "Comune di Pasturo". comune.pasturo.lc.it. Consultato il 11 agosto 2023.
  3. "Baiedo". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 11 agosto 2023.
  4. (19 ottobre 2021). "Cenni storici". In Storia di Pasturo. Comune di Pasturo. Consultato il 11 agosto 2023.
  5. "Mauri". mauri.it. Consultato il 11 agosto 2023.
  6. "Formaggi Carozzi". carozzi.com. Consultato il 11 agosto 2023.
  7. "L'Uomo". In Il Territorio. Parco Grigna. Consultato il 11 agosto 2023.
  8. "Sant'Eusebio". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 11 agosto 2023.
  9. "Sagra delle Sagre". sagradellesagre.it. Consultato il 11 agosto 2023.
  10. "Il Grinzone". ilgrinzone.it. Consultato il 11 agosto 2023.

martedì 6 settembre 2016

Valsassina

English

[^][^].

Note

  1. "La Valsassina". Altopiano Valsassina. Consultato il 6 settembre 2016.
  2. "La Valsassina". Altopiano Valsassina. Intenet Archive. Consultato il 16 agosto 2023.
  3. "Valsassina". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 16 agosto 2023.
  4. "la valsassina". lavalsassina.com. Consultato il 16 agosto 2023.
  5. "Valsassina". Lake Como tourism. Consultato il 16 agosto 2023.
  6. "Valsassina News". valsassinanews.com. Consultato il 16 agosto 2023.

Club Alpino Italiano

English

Il Club alpino italiano (C.A.I.),[^][^] fondato in Torino nell'anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella[^][^], libera associazione[^] nazionale, ha per iscopo l'alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale.
(Statuto del Club alpino italiano. Titolo I - Articolo 1)[^]

Solitamente, Club alpino italiano è scritto nella forma con la prima lettera di ogni parola in maiuscolo, Club Alpino Italiano, mentre l'acronimo C.A.I. senza il punto dopo ogni parola, CAI.

Sul Grignone, il CAI ha tracciato i sentieri fino a parecchi anni fa, probabilmente fino a quando, nel 2005, è stato istituito il Parco regionale della Grigna Settentrionale, la cui gestione è affidata alla Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera. La vecchia segnaletica del CAI è ancora presente sulla montagna, con alcune caratteristiche tabelle segnavie con lo sfondo giallo e la segnaletica orizzontale ormai sbiadita lungo i principali percorsi.

Io sono uno degli oltre 300.000 soci del Club Alpino Italiano,[^] consecutivamente dal 2004.[^] Gratuitamente ricevo la copia cartacea della rivista Montagne360, La rivista del Club alpino italiano dal 1882.[^] All'inizio di ogni nuovo anno, rinnovo la mia iscrizione alla Sezione di Milano del Club Alpino Italiano,[^] recandomi nella recente sede in Via Duccio da Boninsegna 21 e 23.

Note

  1. "Club Alpino Italiano". cai.it. Consultato il 20 ottobre 2017.
  2. "Club Alpino Italiano". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 20 ottobre 2017.
  3. "Storia". cai.it. Consultato il 23 maggio 2022.
  4. "Quintino Sella". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 20 ottobre 2017.
  5. "L'Associazione". cai.it. Consultato il 23 maggio 2022.
  6. "Titolo I Articolo 1: Costituzione e finalità". In Statuto [PDF file]. cai.it. p. 4. Consultato il 23 maggio 2022.
  7. "Diventa Socio". cai.it. Consultato il 23 maggio 2022.
  8. Mauro Vezzoli (20 ottobre 2017). "Bollini di validità annuale della mia tessera di riconoscimento di socio del Club Alpino Italiano Sezione di Milano.". In Foto del diario. [Foto di Facebook]. Consultato il 20 ottobre 2017.
  9. "Montagne360". cai.it. Consultato il 23 maggio 2022.
  10. "Club Alpino Italiano Sezione di Milano". caimilano.org. Consultato il 20 ottobre 2017.

venerdì 2 settembre 2016

Pedalando nel Parco

English

Gli escursionisti che vanno in Grigna Settentrionale trovano numerose segnaletiche con il nome Pedalando nel Parco, o "Pedalando nel Parco". A cosa si riferiscono? Esse sono le indicazioni di itinerari ciclabili per mountain bike che la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera ha tracciato sul Grignone, presumibilmente nel 2014, alla scoperta di antichi itinerari di interesse naturalistico ambientale e storico culturale nel Parco regionale della Grigna Settentrionale.[^] Gli itinerari Pedalando nel Parco regionale della Grigna Settentrionale sono cinque, di varie difficoltà, ad anello dalla sede della Comunità Montana, di cui due sono interamente nel versante di Pasturo della montagna.

Cinque itinerari

Gli itinerari Pedalando nel Parco della Grigna Settentrionale progettati per le mountain bike dalla Comunità montana della Valsassina sfruttano la rete di strade, sentieri, mulattiere già presenti in Grigna, con tracciato in parte comune alle tradizionali vie degli escursionisti, la cui capillare segnaletica verticale crea curiosità e un po' di confusione o perplessità in quest'ultimi. Il fondo è di tipo variabile: lunghi tratti su strade in asfalto e cemento, perchè così è ormai la montagna, rettilinei e con tornanti, si alternano a strade sterrate, mulattiere in ciottoli dissestati, sentieri in terra battuta con erba, tratti più insidiosi, con radici, rocce e roccette, scalini. Poichè siamo in montagna, ci sono salite e discese, anche ripide, per un dislivello complessivo compreso tra i 500 e 1000 metri, la quota varia da 600 a 1500 metri, il chilometraggio è compreso tra 12 e 25 km.

Caratteristica comune dei cinque percorsi è che partono dove inizia la Pista ciclopedonale della Valsassina — a Pratobuscante di Barzio, in prossimità un grande parcheggio e il ponte pedonale sul Torrente Pioverna che divide il comune di Pasturo e quello di Barzio (590 m di quota) — e sono un giro ad anello, ossia terminano nella stessa località di partenza, dove si immagina che il turista delle due ruote abbia lasciato la macchina. Così la Comunità Montana Valsassina si fa un po' di pubblicità gratuita e conoscere, perché la sede è in una palazzina di questa località del fondovalle, accanto a una fornace, che è diventata museo.

In Valsassina Outdoor, per ogni ognuno dei cinque giri per le mountain bike Pedalando nel Parco regionale della Grigna Settentrionale, c'è la descrizione dell'ambiente in cui si svolge, la difficoltà, le capacità tecniche richieste, l'altimetria dettagliata e un nome, del quale non c'è traccia sui cartelli della montagna. Si chiamano Bike tour, di cui due per la lunghezza sono Gran bike tour:[^]

  • MB9 it1 Gran Bike tour della Grigna Settentrionale,[^] 22,150 Km e circa 1000 metri di salita
  • MB10 it2 Bike tour dei maggenghi,[^] 16,900 Km e meno di 600 metri di dislivello ascendente
  • MB11 it3 Bike tour della dorsale,[^] 12,600 Km e 500 metri di dislivello in salita
  • MB12 it4 Gran Bike tour della Fasana,[^] Fasana è il nome di una parete verticale della montagna, 25,800 Km e 400 metri di dislivello
  • MB13 it5 Bike tour dei castagni,[^] 20,200 Km e 600 metri di dislivello

L'Itinerario 2 Bike tour dei maggenghi e il 3 Bike tour della dorsale sono totalmente nel versante della Grigna Settentrionale sopra Pasturo. Un tratto dell'itinerario 3, dalla chiesetta degli Alpini di Cornisella, coincide con il sentiero Cornisella - Brunino.

La segnaletica verticale

I tracciati per le due ruote di Pedalando nel Parco Grigna sono indicati in una sola direzione. La segnaletica verticale è presente in ogni bivio e località, conforme con le linee guida del CAI. I cartelli di questo progetto della comunità montana sono inconfondibili perché in alto al palo zincato c'è una tabella con il disegno di un ciclista con uno zaino in spalla che va in salita (la bici è inclinata) e un logo, Sistema Parchi Regione Lombardia, lo sfondo della tabella è rosso. Cosa interessante è che ci sono le tabelle località, con l'altitudine, cosa rara in Grigna. È paradossale come per le bici la segnaletica sia uniforme, mentre i sentieri principali della Grigna non siano gestiti da un ente, con cartelli improvvisati, carenti in alcune biforcazioni. Ogni tabella segnavia Pedalando nel Parco è costituita da:[^]

  • tre righe in alluminio. L'indicazione è nella riga di mezzo se è unica, se ce ne sono più di una quella in alto è la destinazione più lontana, l'altra o le altre due sono intermedie. Il formato è nome della località da raggiungere, un trattino, e solo per la riga più in alto il numero del tracciato, da 1 a 5; a destra, un cerchio colorato che rappresenta la difficoltà di questa parte del tracciato, verde = facile, azzurro = media
  • a sinistra delle tre righe, un bordo rosso con il logo della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera
  • sulla freccia rossa, il logo Parco Regionale Grigna Settentrionale

Il desiderio di conoscere mi ha spinto a guardare a Cornisella le tabelle nella parte opposta, per scoprire che il fabbricante è l'azienda Mec.Tir di Tirano.[^]

Conclusione

La montagna è un luogo naturale splendido per camminare. La parte bassa del Monte Coden (così si chiamava la Grigna fino al 1800) ben si presta alle biciclette per la presenza di strade, mulattiere e ampi sentieri. Io amo il ciclismo, mi diverto e tifo per lo sport e per i campioni davanti alla televisione, ma non vado in bici. Qualche anno fa la Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera lanciò un progetto per mountain bike disegnando cinque tracciati con il nome Pedalando nel Parco. Fitta è questa segnaletica sulla montagna, riconoscibile da una tabella rossa con un ciclista, che disorienta l'escursionista che non è al corrente dei tracciati. I ciclisti sui percorsi di Pedalando nel Parco Regionale della Grigna Settentrionale sono rari. Gli amanti delle due ruote, ogni anno di più per la diffusione delle e-bike, si divertono sul Grignone rimanendo sulla strada agro-silvo-pastorale Pasturo- Alpe Cova, una strada in salita di circa 700 metri di dislivello in cemento, generalmente per raggiungere il Pialeral, e tornano a valle lungo lo stesso percorso.

Note

  1. "Due ruote nel parco". Parco Grigna. Consultato il 8 settembre 2023.
  2. "Mountain Bike". Valsassina Outdoor. Consultato il 8 settembre 2023.
  3. "MB9 it1 Gran Bike tour della Grigna Settentrionale". Valsassina Outdoor. Consultato il 8 settembre 2023.
  4. "MB10 it2 Bike tour dei maggenghi". Valsassina Outdoor. Consultato il 8 settembre 2023.
  5. "MB11 it3 Bike tour della dorsale". Valsassina Outdoor. Consultato il 8 settembre 2023.
  6. "MB12 it4 Gran Bike tour della Fasana". Valsassina Outdoor. Consultato il 8 settembre 2023.
  7. "MB13 it5 Bike tour dei castagni". Valsassina Outdoor. Consultato il 8 settembre 2023.
  8. Mauro Vezzoli (11 giugno 2015). "Recente segnaletica verticale Pedalando nel Parco a Cornisella, di fronte alla segnaletica del CAI e alla chiesetta.Tabella località Cornisella 1050 metri, tabella segnavia Risciöl - 2, tabella segnavia Brunino - 3. Due loghi in ogni tabella, uno Comunità montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, l'altro Parco regionale Grigna Settentrionale.". In Cornisella, Escursioni sul Grignone, Escursioni sulle Grigne, Escursionismo in montagna, Escursionismo in Valsassina, Estate, Itinerario Pedalando nel Parco 2 Bike tour dei maggenghi, Itinerario Pedalando nel Parco 3 Bike tour della dorsale, Segnaletica dei sentieri del Grignone, Sentiero Pasturo - Pialeral, Sentiero Pasturo - Pialeral (da Pasturo a Cornisella). [Foto di Google Photos]. Consultato il 8 settembre 2023.
  9. "Mec.tir snc - Segnaletica EU". segnaletica.eu. Consultato il 8 settembre 2023.

mercoledì 31 agosto 2016

Numerazione dei sentieri

Si tocca qui l'argomento spinoso della numerazione dei sentieri, lo introduco con considerazioni di ordine generale.
Pensando alle grandi strade, esse hanno un numero che precede l'itinerario o il nome proprio, Autostrada A4 Torino - Venezia, Strada Statale 36 dei Giovi, Strada Provinciale 62 della Valsassina, e così via.
Il Club Alpino Italiano nel piano regolatori dei sentieri spiega le ragioni perchè in una rete si devono numerare, in modo che ogni sentiero:

  • diventi più facilmente individuabile dall’escursionista sul terreno e nella cartografia escursionistica
  • possa essere ordinatamente censito in un elenco (catasto) dei sentieri
  • possa essere gestibile in un sistema informatizzato che ne consenta l’individuazione in maniera univoca su tutto il territorio nazionale

Il Grignone dal 2005 è Parco regionale della Grigna Settentrionale gestito da Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera a cui spetta la segnaletica dei sentieri. Essa non numera i sentieri e segna solo:

  • Colle di Balisio - Pialeral
  • Pialeral - Vetta (Via estiva)
  • Pialeral - Vetta (Via invernale)
  • Traversata Bassa
  • Traversata Alta

La Comunità Montana introduce cinque itinerari Pedalando nel Parco per bici, numerandoli e segnandoli in una sola direzione.

Un'altra osservazione da fare è che sul Grignone rimane la vecchia segnaletica del CAI che aveva segnato tutte le Grigne e con una numerazione, cito Sentiero 31 Colle di Balisio - Pialeral e Sentiero 33 Pasturo - Pialeral - Rifugio Brioschi. Scomponendo questi numeri, il primo cioè 3 si riferisce al settore Grignone nel versante di Pasturo, il secondo al sentiero. Così il numero 1 inizia dal Colle di Balisio, il 3 da Pasturo e va in vetta come sentiero principale, mentre di solito il sentiero più importante è il numero 1, c'è un po' di confusione.

Dopo queste riflessioni e gli esempi che ho mostrato, devo prendere una decisione su come formalmente dare un titolo ai miei sentieri, inevitabilmente farò torto a l'uno o all'altro, ed è più importante Colle di Balisio, la via più veloce per la cima e più frequentata, anche più vicina per chi arriva da Lecco, o Pasturo il paese?
Decido di non mettere il numero, privilegiando una già parziale conoscenza della montagna, rimangono i nomi di località o riferimenti che già dicono a chi è stato, a discapito del numero che orienta più facilmente, e non è mia intenzione fare un catasto di sentieri. In effetti però, ci potrebbero essere dei duplicati, dovrò aggiungere qualcosa tra parentesi. Nel contenuto raccontando quello che vedo, qua e là tornano i numeri 31 e 33, come fanno i segnavia orizzontali che di tanto in tanto appaiono sbiaditi sui sentieri, e le tabelle segnavie gialle.

  1. Il piano regolatori dei sentieri (PDF). Il sentiero. Sentieri, pianificazione, segnaletica e manutenzione. Quaderno sentieri n. 1/2010. pagine 21-22. cai.it

martedì 30 agosto 2016

Introduzione

English

Vorrei evitare di creare una cosa inutile e grande, che sempre si dilata, imprecisa, annoiando il lettore e appesantendo l'escursionista. Per anni ho camminato sulle Prealpi Lombarde e le fotografie si sono accumulate. La montagna che ho più frequentato sono le Grigne, per la diversità e il fascino dell'ambiente, e perché sono vicine a Milano. Non sono un alpinista ma uno sportivo. Trascorro le vacanze a Barzio, in Valsassina, perché in estate fa fresco, ci sono le Grigne e i Piani di Bobbio. Le fotografie sono diventate la sorgente per descrivere principalmente il percorso, e la scrittura mi obbliga a ritornare per scoprire meglio e a navigare su internet per conoscere e approfondire.

In questo nuovo viaggio, parto da Pasturo e vado sul Grignone. Percorro il Sentiero Pasturo - Pialeral. Cammino e corro sul Grignone nel versante di Pasturo prestando attenzione a dove metto i piedi, su sassi lavorati, terra calpestata, cemento, terra e roccia. Incontro baite, località, una strada, prati, piccoli edifici di culto dei cristiani, cappelle dedicate alla Madonna e chiesette, incrocio torrenti e raccordi tra sentieri, che ho fotografato e forse descriverò, senza introdurre nuovi nomi. Per qualche ora vivo nella natura, tra alberi e colorati fiori, che mi incuriosiscono, e con le mucche. Respiro aria pulita e godo di un panorama di montagna splendido, fa più fresco, mi sembra di stare meglio e sono felice. La segnaletica è multiforme. I rifugi e gli alpeggi di alta montagna sono più su, chissà se ci arriverò, è più incerto e lungo che farlo a piedi.

Racconto in Blogger e non penso di guadagnarci qualcosa, spero solo di tornare ancora sulle montagne. Ogni post ha la data di pubblicazione, eventuali modifiche non la cambiano. I primi sono stati scritti nell'estate 2015, rileggo e riscrivo quasi esclusivamente in estate. Questa introduzione viene dopo 23 articoli!
Nonostante le fotografie siano state la sorgente, non ci sono, perché preferisco concentrarmi sulla scrittura. Carico le mie foto su Google Photos, facebook e Flickr, organizzandole in album, collegate esternamente in fondo nelle note, insieme alla citazione delle fonti. La prima occorrenza del titolo è in grassetto, così come sinonimi o alias, l'evidenziazione è utile per avere una conferma che sto per davvero trattando del tema. Le citazioni sono in corsivo. I collegamenti ipertestuali sono indirizzati ad altri post che consentono una agevole navigazione. Nella prima riga, un collegamento cambia la lingua, da italiano a inglese e viceversa; in inglese nel titolo le parole Sentiero, Rifugio, Agriturismo non sono tradotte. Le abbreviazioni della segnaletica le scrivo spesso per esteso: così i due cartelli stradali Grigna Sett.le che si trovano a Pasturo li scrivo Grigna Settentrionale, Capp. Sacro Cuore - 3 a Brunino come Cappella del Sacro Cuore - 3.

I sentieri del Grignone nel versante di Pasturo sono escursionistici, solo la Traversata Alta è sentiero alpinistico. Le strade Pasturo - Alpe Cova e Cappella del Sacro Cuore - Agriturismo Brunino sono strade agrosilvopastorali. I sentieri sono senza numerazione, ma si trovano ancora i vecchi segnavia numerati del CAI. Li descrivo secondo il percorso in salita, mentre quando il sentiero è in piano in base alla direzione principale della segnaletica. Il Sentiero Pasturo - Pialeral lo racconto nel suo insieme e in due parti, Sentiero Pasturo - Pialeral (da Pasturo a Cornisella) e Sentiero Pasturo - Pialeral (da Cornisella ad Alpe Cova), e persino in discesa. Prosegue fino al Rifugio Brioschi, pochi metri sotto la croce in cima alla Grigna Settentrionale.

Senza volere cammino sugli itinerari Pedalando nel Parco della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, che non sono altro che l'unione di tratti di sentieri escursionisti alla scoperta del Parco regionale della Grigna Settentrionale.

domenica 28 agosto 2016

Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera

English

La Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera è una comunità montana[^][^] costituita dall'unione di quattro zone che comprende 25 comuni della Provincia di Lecco.[^]
La Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera ha sede a Barzio, in Via Fornace Merlo 2, in Località Prato Buscante, che è la località dove si tiene ad agosto la rinomata Sagra delle Sagre; telefono 0341 910144. Il presidente della Comunità Montana è Fabio Canepari.[^] La comunità è dotata di un corpo di Guardie Ecologiche Volontarie (GEV). La Comunità montana Valsassina - Valvarrone - Val d'Esino e Riviera è anche l'Ente gestore del Parco regionale della Grigna Settentrionale. Il sito web della comunità montana è www.valsassina.it.[^]

La Comunità Montana si prefigge di valorizzare il proprio territorio montano, principalmente attraverso la conservazione dell'ambiente naturale e la rivalutazione dei mestieri, dei prodotti e dello stile di vita delle popolazioni montane.[^]

Stemma ed elenco dei 25 comuni

Lo stemma della Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera è un gonfalone composto da 4 chiavi dorate su sfondo blu, ognuna rappresenta una delle quattro zone che comprendono il territorio della comunità, la Valsassina, la Valvarrone, la Val d’Esino e la Riviera lecchese del Lago di Como.

I 25 comuni che fanno parte della Comunità Montana sono: Barzio, Bellano, Casargo, Cassina, Colico, Cortenova, Crandola Valsassina, Cremeno, Dervio, Dorio, Esino Lario, Introbio, Margno, Moggio, Morterone, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perledo, Premana, Primaluna, Sueglio, Taceno, Valvarrone e Varenna.[^]

Guardie Ecologiche Volontarie

Dal 1982, la Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d'Esino e Riviera si è dotata di un corpo di Guardie Ecologiche Volontarie (GEV), che esercita le proprie funzioni sull'intero territorio della Comunità Montana. Poiché il Parco regionale della Grigna Settentrionale è gestito dalla Comunità Montana della Valsassina, le GEV della Comunità Montana sono a disposizione per la tutela del parco regionale.

Nella Comunità Montana Valsassina le Guardie Ecologiche Volontarie svolgono importanti attività, come l’osservazione e la segnalazione della presenza di flora e fauna endemica minacciata o a rischio di estinzione, la perlustrazione e il monitoraggio del territorio, per prevenire la diffusione di discariche abusive di rifiuti, l'azione informativa, preventiva e, se necessaria, sanzionatoria per tende e campeggi abusivi in zona parco, transiti non autorizzati su mulattiere e sentieri, raccolta funghi, tutela di specie protette. Attualmente sono 9 le guardie volontarie, riconoscibili da divisa e distintivo.[^]

Il Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica è stato istituito con Legge Regionale n. 105 del 29.12.1980,[^] in seguito aggiornata con le Leggi Regionali n. 9 del 28.02.2005 e n. 14 del 06.05.2008. Le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie) o Gev (Guardie ecologiche volontarie)[^] sono cittadini che volontariamente hanno scelto di prestare un servizio pubblico a tutela dell'ambiente, senza remunerazione dell'attività svolta.

Leggi Regionali che affidano la gestione del Parco regionale della Grigna Settentrionale alla Comunità Montana

La Legge Regionale in vigore che affida Il Parco regionale della Grigna Settentrionale alla Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera è la Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12:[^]

Nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifiche alle leggi regionali 30 novembre 1983, n. 86 (Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale) e 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione dei parchi)

Articolo 3 (Gestioni Speciali), Comma 2:

La gestione del parco regionale della Grigna Settentrionale è affidata alla Comunità montana Valsassina – Valvarrone – Val d’Esino e Riviera.

Nella legge regionale precedente, del 16 luglio 2007, n. 16, articolo 189:

La gestione del parco è affidata ad un consorzio tra la comunità montana Valsassina - Valvarrone - Val d’Esino e Riviera e i Comuni di Cortenova, Esino Lario, Parlasco, Pasturo, Perledo, Primaluna, Taceno, Varenna.[^]

Il Parco regionale della Grigna Settentrionale è un parco regionale montano istituito con legge regionale 2 marzo 2005, n. 11.[^]

Si noti il nome proprio Comunità montana Valsassina – Valvarrone – Val d’Esino e Riviera nella dichiarazione della Legge Regionale rispetto a Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera oppure anche Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d'Esino e Riviera.

Un po' di storia

Una comunità montana è un ente territoriale locale italiano istituito con legge 3 dicembre 1971, n. 1102[^] e ora disciplinato dall'art. 27 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (testo unico sugli enti locali). In Valsassina, la legge fu accolta con entusiasmo perché andava a dare riconoscimento a iniziative locali sparse e disomogenee. L'esigenza di confronto e coordinamento trovò realizzazione in un Consiglio di Valle, presieduto dall'ingegner Pietro Pensa,[^] sindaco di Esino Lario sin dal 1956. Tre anni dopo, nel 1974, nasce la Comunità montana n° 16 Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera con sede a Villa Migliavacca a Introbio, con presidente lo stesso Pietro Pensa. Negli anni Ottanta tra i delegati della Comunità Montana con presidente Alvaro Ferrari[^] si fa largo l'ipotesi senza troppo clamore di una nuova sede nella vasta area della Fornace Merlo, in località Pratobuscante, che era in stato di abbandono. Il 14 marzo 1988, la Comunità Montana acquistò il complesso salvando l'area dalla speculazione edilizia, presidente della comunità era Claudio Baruffaldi, in carica dal 1986 al 1992. Su quel terreno tra Barzio e Pasturo oggi sorge la sede dell'ente e trovano ospitalità i grandi eventi del territorio.[^]

Progetti

La Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, gestore del Parco regionale della Grigna Settentrionale, partecipa a numerosi progetti e piani, tra i quali:

  • Museo La Fornace,[^] inaugurato nel settembre del 2017 all'interno di una vecchia fornace di laterizi del 1890, proprio accanto alla sede della comunità montana.
  • progetto Valsassina Outdoor,[^] uno strumento per far conoscere e vivere il territorio
  • il portale Valsassina Cultura,[^] in collaborazione con il Fondo per lo sviluppo del territorio provinciale Lecchese attivato dai Comuni soci di Lario reti Holding S.p.A. e Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus
  • progetto INTERREG (Italia-Svizzera) per la valorizzazione del paesaggio culturale:[^] Catasti storici, Archivi Storici, Alpinescapes, Wiki Valsassina
  • GAL dei due Laghi,[^][^] il Gruppo di Azione Locale costituito nel 2002 per valorizzazione le risorse naturali e turistiche dei laghi di Como e di Porlezza

Il presente

I sentieri della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera sono percorsi da centinaia di escursionisti in tutte le stagioni. Non sembrano interessare alla comunità montana della Valsassina perché sono senza interventi da anni. La comunità montana non frena la progressiva cementificazione di mulattiere, non accorgendosi che per una sola persona che arriva comoda in baita con macchina e moto, cento sono costretti a camminare su un fondo non adatto a mammiferi. Sono salito tante di quelle volte in Grigna Settentrionale da Pasturo e ovviamente non ho incontrato una guardia ecologica volontaria, né altrove. L'attività della comunità montana si nota per pannelli didattici lungo i sentieri principali e la segnaletica di Pedalando nel Parco.

Passati quasi cinquant'anni dalla sua fondazione, che fu accolta con entusiasmo, tra la popolazione residente, turisti e tutti quelli che vivono le montagne e l'ente non c'è un legame. La Comunità Montana della Valsassina, e delle altre tre zone (Valvarrone, Val d'Esino e Riviera) non ha acquisito (o perso) un'autorevolezza e una concretezza di azioni per evitare il cronico consumo dello splendido ambiente a lei affidato per legge, voce troppo debole rispetto a politici di turno che siedono in Regione Lombardia, sindaci della valle, i primi a voler violentare il territorio lecchese per promuovere un turismo cieco e insostenibile, personaggi locali con interessi economici, fuorilegge che approfittano di scarsi controlli per lavori in proprio su terreno pubblico. Non inganni la partecipazione della comunità montana a numerosi progetti, sono di facciata, vecchi se non morti. I siti web di riferimento sono solo in italiano, che non è il miglior modo di attirare turisti stranieri. Una strada per ristabilire un contatto con la popolazione sarebbe quello di promuovere eventi culturali, legati al territorio o a scopo promozionale, ospitati nella propria sede di Via Fornace Merlo. Immagino concerti, racconti sulla montagna, che approfondiscono la conoscenza del territorio della Valsassina, fanno memoria e tengono vive tradizioni, altro. Per acquisire credibilità sarebbe utile una serata di incontro con il personale che lavora nella comunità montana, informando sui progetti in esecuzione.

Anche nel 2023, e sembra impossibile doverlo scrivere, così come triste, nuove strade che distruggono per sempre la natura, senza nessun vantaggio per il bene comune, vengono costruite sulle montagne del lecchese dentro il confine della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, come la strada che da Morterone sale verso il Resegone.[^] Per interventi minori, come la cementificazione della strada per i Piani di Bobbio a Nava di Barzio di due anni fa, dalla comunità montana non si è sentita voce di protesta.[^]

In Italia, il dibattito sul reale beneficio delle comunità montane per il territorio e la gente che lo vive è aperto. In molte regioni sono state abolite, come Sicilia, Sardegna, Molise, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte; in Lombardia dal 2009 sono calate da 30 a 23.[^]

Note

  1. "Comunità montana". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.
  2. Policy Paper (aprile 2020). "Le agevolazioni finanziarie a sostegno di popolazioni e imprese nelle aree montane" [PDF File]. Polis Lombardia. Consultato il 1 settembre 2023.
  3. "Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.
  4. "Il Presidente". valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  5. "Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera". valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  6. "L'Ente". valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  7. "I Comuni". In L'Ente. valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  8. "Guardie Ecologiche Volontarie". In L'Ente. Parco Grigna. Consultato il 1 settembre 2023.
  9. "L.R. 29 dicembre 1980, n. 105.". Edizioni Europee. Consultato il 1 settembre 2023.
  10. "Guardie ecologiche volontarie". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.
  11. "Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12". In Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 1 settembre 2023.
  12. "Articolo 189 - Ente di gestione del parco". In Normatìva. Legge Regionale Lombardia 16/7/2007 n. 16. Edil Tecnico. Consultato il 1 settembre 2023.
  13. "Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11". Gazzetta Ufficiale. Consultato il 24 agosto 2023.
  14. "Legge n. 1102 del 3 dicembre 1971 e s. m. ed i". Regione Abruzzo. Consultato il 1 settembre 2023.
  15. "Pietro Pensa". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.
  16. "Curriculum Vitae". Studio Tecnico AF. webspace. Consultato il 1 settembre 2023.
  17. Canepari, Cesare (14 marzo 2023). "Esclusiva: ecco perché la comunità montana sta là. 35 anni fa fermata la speculazione alla fornace di Pratobuscante". Valsassina News. Consultato il 1 settembre 2023.
  18. "Museo La Fornace". valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  19. "Valsassina Outdoor". valsassinaoutdoor.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  20. "Valsassina Cultura". valsassinacultura.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  21. "Wiki.Valsassina.it". wiki.valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  22. "Il GAL dei due laghi". In Partecipazioni. In L'Ente. valsassina.it. Consultato il 1 settembre 2023.
  23. "GAL dei due laghi". Rete Rurale Nazionale. Consultato il 1 settembre 2023.
  24. Colombo, Marta (6 settembre 2023). "Strada Morterone «Più che tagliafuoco sembra a due corsie»". La Provincia di Lecco. Consultato il 6 settembre 2023.
  25. RedBar (24 novembre 2021). "Barzio-Bobbio, venerdì apre la strada col nuovo bitume. Grazie ai volontari e all’aumento del pedaggio. Valsassina News. Consultato il 1 settembre 2023.
  26. "Le comunità montane in Italia". In Comunità montana. Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 1 settembre 2023.

Parco regionale della Grigna Settentrionale

English

Il Parco regionale della Grigna Settentrionale è un parco regionale montano istituito con Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11. La gestione del parco è affidata all'ente Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera. Pertanto, la sede del parco coincide con quella della comunità montana, che si trova in Via Fornace Merlo, 2 a Barzio (LC), CAP 23816, tel. 0341-910144. La direttrice del parco è Giulia Verano. Un servizio a tutela del parco è svolto dalle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV) della Comunità Montana. Il sito web del parco è www.parcogrigna.it.[^]

In Lombardia, tra Lario, Val d'Esino e Valsassina, a un passo dalle cime occidentali delle Orobie, il Parco regionale della Grigna Settentrionale si sviluppa su di un territorio di più di 5000 ettari (5541,46) attorno al massiccio delle Grigne, uno dei più noti gruppi montuosi della regione, composto da Grigna Meridionale o Grignetta, e Grigna Settentrionale o Grignone. La meravigliosa roccia calcarea, con le sue particolari formazioni, fa da cornice a un mondo immutato nei secoli, felice risultato di un connubio equilibrato tra risorse naturali e presenza umana, tra boschi e pascoli, tra montagne superbe nella loro immobile bellezza e malghe, rifugi, sentieri per l'escursionismo e vie attrezzate per l'alpinismo.[^]
L'area protetta, classificata come montana, si estende quasi interamente al di sopra dei 500 metri sul livello del mare, comprendendo il Comune di Esino Lario[^] e una parte di quelli di Cortenova, Parlasco, Pasturo, Perledo, Primaluna, Taceno e Varenna.[^][^] Sopra il paese di Pasturo, il confine del Parco corre a circa 900 metri di altitudine. In quota, il confine è la cresta tra la Grignetta e il Grignone, per proseguire verso la Cima di Piancaforma, Monte Pilastro e Monte Croce.

2070 ettari del Parco della Grigna Settentrionale, pari a circa il 37% della sua superficie, sono area protetta della Rete Natura 2000, in due Siti di Interesse Comunitario, Sito di Interesse Comunitario IT2030001 "Grigna Settentrionale" e Sito di Interesse Comunitario IT2030002 "Grigna Meridionale", e una Zona di Protezione Speciale, Zona di Protezione Speciale IT2030601 "Grigne".[^][^]

Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11. Istituzione del Parco regionale della Grigna Settentrionale

IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga la seguente legge regionale:
Art. 1 Istituzione del Parco regionale della Grigna Settentrionale[^]

  1. Ai sensi dell'Art. 16-bis della legge regionale 30 novembre 1983, n. 86 (piano generale delle aree regionali protette. Norme per l'istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale)[^] e successive modifiche e integrazioni, è istituito il Parco regionale della Grigna Settentrionale, di seguito denominato parco.
  2. Il parco è classificato, ai sensi dell'Art. 16, comma 1 lettera b, della legge regionale n. 86/1983, come parco montano.[^]

In parcogrigna.it, la pagina Istituzione di Ente inizia: "Con legge n. 11 del 2 marzo 2005 è stato istituito il PARCO REGIONALE GRIGNA SETTENTRIONALE".[^] Si noti il nome tutto maiuscolo e la mancanza della proposizione della rispetto al testo della legge citata. Questo è il nome che compare anche nel logo del parco.

Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16 e Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12

Successivamente alla promulgazione della Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11, Regione Lombardia approva due leggi:

  1. Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16. Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi.
  2. Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12. Nuova organizzazione degli enti gestori delle aree regionali protette e modifiche alle leggi regionali 30 novembre 1983, n. 86 (Piano generale delle aree regionali protette. Norme per l'istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale) e 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi).

La Legge Regionale 4 agosto 2011, n. 12 è quella attualmente in vigore.[^]

Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16, Art. 1 (Oggetto): Il presente testo unico, redatto ai sensi della legge regionale 9 marzo 2006, n. 7 (Riordino e semplificazione della normativa regionale mediante testi unici), riunisce le disposizioni di legge regionali in materia di istituzione di parchi regionali e naturali della Lombardia.[^]
Il capo XXII riguarda il Parco della Grigna Settentrionale. In sezione I Previsione e disciplina del Parco della Grigna Settentrionale, ci sono 7 articoli. Nella banca dati delle leggi regionali di Regione Lombardia, gli articoli sono aggiornati secondo le modifiche della successiva legge:

  • Articolo 186 (Classificazione del parco regionale della Grigna Settentrionale)[^]
  • Articolo 187 (Finalità del parco)[^]
  • Articolo 188 (Confini del parco)[^]
  • Articolo 189 (Ente di gestione del parco)[^]
  • Articolo 190 (Strumenti di pianificazione)[^][^]
  • Articolo 191 (Siti di importanza comunitaria)[^]
  • Articolo 192[^]

Nella legge del 2007, articolo 189, la gestione del parco è affidata ad un consorzio tra la comunità montana Valsassina - Valvarrone - Val d’Esino e Riviera e i Comuni di Cortenova, Esino Lario, Parlasco, Pasturo, Perledo, Primaluna, Taceno, Varenna.[^] La legge del 2011 riscrive l'articolo 189: 1. La gestione del parco è affidata alla Comunità montana Valsassina - Valvarrone - Val d'Esino e Riviera. L'Articolo 192 (norme transitorie) viene abolito.[^]

Logo del parco

Lo sfondo del logo del parco è costituito in basso dal verde di un prato, dove in bianco su tre righe c'è la scritta in caratteri tutti maiuscoli Parco Regionale Grigna Settentrionale, Grigna è in mezzo e più grande. Sopra il colore verde, il bianco-grigio con cui è disegnato il Grignone, la cima è di solo colore bianco. In alto, l'azzurro del cielo. Dal prato, spuntano dei fiori viola con cinque petali, di cui uno in primo piano, che hanno un unico stelo verde, con quattro foglie basali in direzione opposte, quelle davanti e dietro di un verde più chiaro rispetto alle altre due. Il fiore rappresentato è la Primula glaucescente (Primula glaucescens), nota anche come Primula di Lombardia.[^] In mezzo, dove c'è lo sfondo della montagna, spicca un grande conchiglia perché la Grigna Settentrionale 245 milioni di anni fa era sotto il livello del mare e nelle rocce calcaree sono stati trovati numerosi fossili.[^]

Grignone come parco regionale montano

Si dice semplicemente "andare in Grigna" ma la Grigna non è una cima, la Grigna è un mondo, disse il grande alpinista Riccardo Cassin. Sopra Pasturo, non ci sono case, palazzi, solo baite di montagna sparse che non formano un agglomerato urbano. Non c'è il traffico, non ci sono funivie e teleferiche, né impianti da sci. Le mucche pascolano su fertili prati erbosi, così come gregge di pecore, alcuni lavorano per il bestiame. Si incontra gente che cammina, alcuni vanno in vetta, altri raggiungono con il loro mezzo la baita. Questa mondo fatto di gente, animali e architettura nella natura preziosa si è sviluppato nei secoli scorsi e conservato nel Novecento. È giusto preservarlo con un parco. Dopo quasi 20 anni dall'istituzione del parco regionale montano il caro Grignone è ancora così. Questo è un bene.

La Grigna Settentrionale è una delle due montagne del Gruppo delle Grigne. Il Parco regionale della Grigna Settentrionale si estende su una superficie che è solo una parte della montagna, il versante occidentale che si trova nel comune di Mandello del Lario, una zona di alto valore naturalistico, è escluso. Quante delle numerose persone che frequentano il Grignone sono a conoscenza di essere dentro un parco con questo nome? E come potrebbero? Forse dal logo del parco che c'è sulle tabelle segnavie e i pannelli didattici sparsi lungo i sentieri? Si entra ed esce dal Parco Grigna istituito nel 2005 senza notarlo perché è disatteso è l'articolo 188, Confini del parco, comma 2: I confini del parco sono indicati, ai sensi dell'articolo 32 della l.r. 86/12983, a cura dell'ente gestore di cui all'articolo 189, da apposita segnaletica. Il sito Openstreetmap è stato in grado di delineare il confine del Parco Regionale della Grigna Settentrionale sulla propria cartina digitale;[^] un altro sito web sulla mappa di Openstreetmap ha aggiunto il confine dei tre Siti Rete Natura 2000.[^]

Lo stato dei sentieri e della segnaletica del Grignone, e delle Grigne, sono peggiorati con l'istituzione del parco. Fino ad allora se ne occupava il Club Alpino Italiano.
I sentieri del Parco della Grigna sono come possono essere dopo anni senza manutenzione e cura, ossia un terreno sconnesso. Oppure, l'escursionista cammina sul Grignone nel versante di Pasturo sempre più a lungo sul cemento, perché le vecchie mulattiere erano scomode per moto e auto, tanto da scegliere una scarpa da corsa piuttosto di una da trail-running. La strada principale che sale da Pasturo al Pialeral è una striscia di cemento costruita e aggiustata dai frontisti con collette e chissà quali autorizzazioni della Comunità Montana o del Comune di Pasturo. Non è raro incontrare moto da trial che impennano a grande velocità su sentieri, dove è vietato circolare. Il Piano Territoriale di Coordinamento (in sigla PTC), lo strumento fondamentale attraverso il quale vengono dettati gli obiettivi, gli indirizzi e le regole che hanno vigore nel territorio di un'area protetta, se mai viene stilato, non tiene conto del materiale che è idoneo per il fondo di strade e sentieri.
La segnaletica è carente e unidirezionale, la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera si nota solo per indicazione per bici e pannelli didattici. Quest'ultimi hanno il pregio di informare su alcune caratteristiche della montagna, ma la rigida struttura in plastica riciclata con effetto legno è scarsamente estetica. I cartelli di area di maggior tutela sono sempre più rari, inesistenti quelli dei due Siti di Interesse Comunitario. Non ho esperienza e competenza su flora e fauna, che ammiro e mi incuriosiscono, geologia e fossili. Godo di qualche ora all'aria aperta salendo e scendendo il Grignone, che è nel mio cuore, un ambiente naturale unico e inimitabile. Mi piacerebbe allora che tra i valori umani di un parco montano fossero valorizzati escursionisti, alpinisti, ciclisti, che condividono la mia stessa passione e fatica.

Note

  1. "Parco Grigna". parcogrigna.it. Consultato il 24 agosto 2023.
  2. "Colori, profumi e sapori di un mondo immutato nei secoli...". In Parco Regionale della Grigna Settentrionale. Parks.it. Consultato il 24 agosto 2023.
  3. "Esino Lario". In Ambiente e Tesori. In Il Territorio. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  4. "Parco Regionale della Grigna Settentrionale". In Cosa vedere. Valsassina Cultura. Consultato il 24 agosto 2023.
  5. "Parco Regionale Grigna Settentrionale". Lake Como tourism. Consultato il 24 agosto 2023.
  6. "La Rete Natura 2000". In Rete Natura. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  7. "Parco Regionale della Grigna Settentrionale". Archivio Digitale Pietro Pensa e Centro di documentazione e informazione dell'Ecomuseo delle Grigne. pietro.pensa.it. Consultato il 24 agosto 2023.
  8. "Legge Regionale 2 marzo 2005, n. 11". Gazzetta Ufficiale. Consultato il 24 agosto 2023.
  9. "LEGGE REGIONALE 30 novembre 1983 , N. 86". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  10. "Art. 16. Classificazione dei parchi regionali.". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  11. "Istituzione". In L'Ente. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  12. "Legge Regionale 4 agosto 2011 , n. 12". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  13. "Legge Regionale 16 luglio 2007, n. 16". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  14. "Art. 186 (Classificazione del parco regionale della Grigna Settentrionale)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  15. "Art. 187 (Finalità del parco)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  16. "Art. 188 (Confini del parco)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  17. "Art. 189 (Ente di gestione del parco)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  18. "Art. 190 (Strumenti di pianificazione)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  19. "Piano Territoriale di coordinamento del Parco Regionale della Grigna Settentrionale". Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  20. "Art. 191 (Siti di importanza comunitaria)". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  21. "Art. 192". Banca dati delle leggi regionali. Regione Lombardia. Consultato il 24 agosto 2023.
  22. "Articolo 189 - Ente di gestione del parco". In Normatìva. Legge Regionale Lombardia 16/7/2007 n. 16. Edil Tecnico. Consultato il 24 agosto 2023.
  23. "Articolo 192 - Norme transitorie". In Normatìva. Legge Regionale Lombardia 16/7/2007 n. 16. Edil Tecnico. Consultato il 24 agosto 2023.
  24. "La Flora". In La Vegetazione e la Flora. In Il Territorio. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  25. "I Fossili delle Grigne". In La Geologia. In Il Territorio. Parco Grigna. Consultato il 24 agosto 2023.
  26. "map=15/45.9506/9.4394". OpenStreetMap. Consultato il 24 agosto 2023.
  27. " WebGis Parco regionale Grigna settentrionale". Studio Soster. Consultato il 24 agosto 2023.

sabato 27 agosto 2016

Grignone

English

Il Grignone è la montagna più alta del Gruppo delle Grigne,[^] o delle Grigne, misura 2409 metri sul livello del mare e si trova nelle prealpi lecchesi, tra il lago di Como e la Valsassina. «La Grignia è più alta montagnia ch’abbin questi paesi ed è pelata», annotava Leonardo dal Vinci nel Codice Atlantico, questi paesi sono nella pianura lombarda occidentale. Grignone è il nome con il quale, comunemente, si denomina la Grigna Settentrionale.[^][^] Pochi metri sotto la cima, sulla quale c'è una croce, accoglie gli escursionisti di ogni paese il Rifugio Brioschi e si può ammirare un fantastico panorama, dalla pianura padana con Milano alle Alpi.

Il Gruppo delle Grigne è costituito da due montagne principali, il Grignone e la Grignetta, ovvero la Grigna Meridionale, alta 2184 metri; ognuna delle due ha numerose cime, in Grignetta ci sono vere e proprie guglie, la cima ha la forma appuntita. E prima di procedere, ringrazio la lingua nostra che permette di misurare le due montagne con vezzeggiativi, accrescitivo l'uno (Grignone), diminutivo l'altro (Grignetta).
La gioia di aver camminato in montagna mi ha fatto innamorare di più delle vicine Grigne, scrivendo ricordo e imparo, motivi che mi spingono a tornare, in una terza veste, che si aggiunge a sportivo e fotografo. Per indicare la montagna, privilegio, così come nel titolo, il nome popolare, Grignone, a quello formale, Grigna Settentrionale. Non trascuro il più corto, Grigna, che deriva da omettere il punto cardinale, Settentrionale, e perché Grignone è la maggiore del Gruppo. Nel primo modo, ossia senza la direzione principale, Grigna Meridionale e Grigna Settentrionale hanno lo stesso nome, Grigna, o volendo precisare la natura del luogo Monte Grigna. Ma non è infrequente neppure chiamare Grigna o Monte Grigna tutto il gruppo montuoso. Molte città e paesi lombardi hanno celebrato il rilievo montuoso con una via, per mezzo dell'odonimo via Grigna o in forma estesa più rara via Monte Grigna.

Per la Grignetta, accenno il suo carattere selvaggio, che viene dalle rocce e dalle guglie protese verso il cielo. Luogo meraviglioso e attraente, la Grigna Meridionale è una delle mete preferite e palestra di tanti rocciatori e alpinisti. La via principale alla vetta, che da Piani dei Resinelli segue la Cresta Cermenati, è percorribile da escursionisti allenati senza grandi difficoltà, se non per la pendenza.

Versante di Pasturo, versante di Mandello e versante del Cainallo

Il versante di Pasturo del Grignone, in Valsassina, è un grande pendio esposto a est che sale dal paese di Pasturo da una quota di 650 metri circa. Dal nome del paese, questo fianco della Grigna Settentrionale è chiamato anche la montagna di Pasturo o monti di Pasturo. Si adatta perfettamente all'escursionismo e più in genere all'attività in montagna, con lunghi percorsi e dislivelli notevoli, la cui difficoltà aumenta in inverno. La forma della montagna è un massiccio che si estende in largezza senza particolari variazioni di altezza della cima. Fino a una quota di circa 1800 metri, da secoli i suoi fertili e grassi prati sono pascolo di bestiame, con la presenza di numerose baite.

Il versante opposto a Pasturo, verso ovest con sullo sfondo il Lago di Como e la cittadina di Mandello del Lario, ha una conformazione completamente differente. Ci sono rocce imponenti, come il celebre Sasso Cavallo, che è stato disegnato in un foglio da Leonardo da Vinci. In questa parte della Grigna si trovano due rifugi, Rifugio Bietti a 1719 metri, nella conca del Releccio, e il più piccolo Rifugio Elisa, a metri 1515 metri, nella Val Meria.

Verso nord-ovest, c'è la conca di Moncodeno, di origine glaciale e chiusa dalle pareti verticali del Pizzo della Pieve, dove a 1816 metri si trova il Rifugio Bogani. Monte Coden era il nome della Grigna o Monte Grigna Settentrionale nei secoli scorsi. Qui, c'è la Via Ganda, che parte da sopra il Cainallo, nella zona di Esino Lario, e sale fino alla cima della Grigna Settentrionale, tra la Cresta Piancaformia e Cima del Palone, che è un percorso con dislivello minore rispetto alla salita dal versante di Pasturo.

La montagna è protetta con leggi regionali attraverso il Parco regionale della Grigna Settentrionale, istituito nel 2005 con lo scopo di preservare l'ambiente e le specie animali e vegetali. La Grigna è una montagna molto studiata dai naturalisti per le diversità che presenta, e probabilmente, per la vicinanza alla densamente abitata pianura.

Sentieri principali nel versante di Pasturo

Quasi ogni montagna ha un sentiero più importante, e di solito è il sentiero che va in vetta o al rifugio più prossimo alla vetta, e che si può percorrere senza eccessive difficoltà.
Per il Grignone nel versante di Pasturo il sentiero più frequentato è facile da individuare ed è il sentiero che conduce al Rifugio Luigi Brioschi. Si individuano due tratti principali, nel cui mezzo c'è la località Pialeral a 1400 metri, dove c'è anche un rifugio, il Rifugio Antonietta al Pialeral. Al Pialeral si arriva da Pasturo e da Colle di Balisio, le due vie si uniscono all'Alpe Cova, poco sotto Pialeral. Il percorso più breve e con minore dislivello (circa 200 metri) è dal Colle di Balisio, e quindi preferito dalla maggioranza degli escursionisti, che lasciano la macchina un po' più avanti, alla Chiesetta del Sacro Cuore; esso segue la Valle dei Grassi Lunghi costeggiando il Torrente Pioverna. Da Pialeral per il Rifugio Brioschi ci sono due vie, via estiva e via invernale. Colle di Balisio - Rifugio Brioschi richiede almeno tre ore di cammino, con un dislivello di più di 1500 metri.

Altri due rilevanti sentieri sono: Traversata Bassa, una lunga e comoda passeggiata tra boschi, Piani dei Resinelli - Pialeral - Chiesetta di San Calimero, e Traversata Alta, attrezzata con catene, bella e panoramica, che unisce le due cime delle Grigne in circa 2 ore e mezza.

Note

  1. "Gruppo delle Grigne". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 6 aprile 2018.
  2. "Grigna settentrionale". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 6 aprile 2018.
  3. "Grigna Settentrionale". lavalsassina.com. Consultato il 6 aprile 2018.